Il token nativo di Ethereum, Ether (ETH), ha registrato la peggiore performance giornaliera dell'anno quando la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha impedito a Kraken, un exchange di criptovalute, di offrire servizi di staking.

Il 9 febbraio, Kraken ha accettato di pagare 30 milioni di dollari per risolvere l'accusa della SEC secondo la quale l'azienda avrebbe infranto le leggi sui titoli offrendo servizi di staking agli investitori statunitensi. 

La notizia ha causato il ribasso non soltanto di Ether, ma anche dei token di altre blockchain Proof-of-Stake (PoS). Il 9 febbraio, il valore di ETH è diminuito di quasi il 6,5%, raggiungendo quota 1.525$. Si è trattato del più grande declino giornaliero dal 16 dicembre dello scorso anno.

Grafico di ETH/USD. Fonte: TradingView.com

Riuscirà lo staking su Ethereum a sopravvivere alla SEC?

La SEC si è scagliata contro lo staking su Ethereum proprio mentre il network si prepara al lancio dell'aggiornamento Shanghai, previsto per marzo. L'update permetterà finalmente ai validatori del network — che hanno bloccato i propri ETH all'interno dello smart contract PoS di Ethereum — di prelevare i fondi e le ricompense per lo staking.

Di conseguenza, diversi analisti — fra cui il Chief Investment Officer di Bitwise Asset Management, Matt Hougan — considerano Shanghai un evento rialzista per Ether:

"Oggi, molti investitori che vorrebbero fare staking su Ethereum e ottenere rendimenti passivi si mantengono alla larga: non possono tollerare un sistema che blocca i loro asset potenzialmente per sempre. [...]

Quindi, la maggior parte degli investitori non è ancora entrata nel mercato. Ma una volta rimosso quel blocco indefinito, la percentuale di investitori disposti a fare staking di ETH esploderà."

Ma dubbi sul futuro dello staking di criptovalute sono recentemente emersi dagli Stati Uniti. Brian Armstrong, CEO dell'exchange di criptovalute Coinbase, teme che la SEC potrebbe rendere illegali i servizi di staking:

"Abbiamo sentito voci secondo cui la SEC vorrebbe eliminare lo staking di criptovalute negli Stati Uniti per i clienti retail. Spero non sia vero, sarebbe una strada terribile per gli Stati Uniti se venisse introdotto un simile divieto."

Vietare i servizi di staking costringerebbe i piccoli investitori ad abbandonare Ethereum. Attualmente infatti gli staker su Ethereum devono depositare ben 32 ETH (50.000$) all'interno dello smart contract PoS per poter diventare validatori. Di conseguenza, gli investitori si affidano a servizi di terze parti che permettono di mettere i fondi in comune con altri utenti.

L'analista indipendente Ripple Van Winkle ha a tal proposito commentato:

"Se la SEC vieterà lo staking di criptovalute per il grande pubblico, la maggior parte dei validatori di Ethereum dovrà ritirarsi. Perché hai bisogno di 32 ETH per iniziare a fare staking: il network di ETH potrebbe risentirne."