Ogni industria, gruppo e cricca che si rispetti ha i suoi personaggi strani, e le criptovalute non fanno eccezione.
Considerando che le crypto sono la cosiddetta valuta "nativa" di internet, il depositario della somma della conoscenza umana e delle eccentricità che vi sono contenute, il settore da sempre accoglie iniziative e personalità forse ancora più strane rispetto ai business più consolidati e tradizionali.
Al di fuori del carattere intrinsecamente bizzarro della crittografia, il 2020 è stato un anno decisamente fuori dal comune. I problemi socioeconomici esistenti nei paesi di tutto il mondo sono stati esacerbati dalla comparsa del nuovo coronavirus e dalle successive reazioni dei governi.
La Bolivia ed il Kirghizistan sono stati oggetto di sconvolgimenti politici, mentre le elezioni presidenziali degli Stati Uniti hanno sollevato più dubbi sul futuro del Paese che certezze sulla transizione pacifica del potere.
Il marchio di moda di Kanye West ha ricevuto 5 milioni di dollari in aiuti per il coronavirus che erano stati pensati per le piccole imprese. Gli hacker sono entrati nelle chiamate su Zoom. Per un breve periodo, Tiger King è stato un'ossessione. Un gruppo di celebrità stonate hanno cantato "Imagine" ed è stato assolutamente orribile. La lista delle cose strane e delle cose brutte continua.
Il 2020 del mondo crypto non ha fatto eccezione, con la sua buona dose di eccentrici miliardari, di falli, di prese di potere e di atteggiamenti borderline. Quindi, mentre diciamo "sayonara" al 2020, diamo un'occhiata ad alcuni dei momenti più strani del settore avvenuti quest'anno.
I presidenti crypto
Nell’ultimo anno ci sono stati importanti passi avanti nell'adozione delle criptovalute. Grandi società finanziarie sono entrate in Bitcoin (BTC), con consistenti stanziamenti ed investimenti anche da parte di banche e fondi comuni.
Poiché le crypto stanno diventando uno strumento finanziario sempre più diffuso, hanno attirato l'ammirazione e l'ira di chi si trova nelle stanze del potere. I sostenitori hanno raggiunto il risultato di un'approvazione normativa, mentre politici sospettosi di tutto il mondo hanno cercato di reprimere il fenomeno.
Non dovrebbe quindi sorprendere che molti membri famosi della community abbiano cercato di influenzare la formazione della nuova legislazione sulle valute digitali. Solo alcuni, tuttavia, hanno cercato di farlo in qualità di presidente degli Stati Uniti d'America.
L'informatico americano e noto eccentrico John McAfee ha annunciato nel 2018 la sua corsa alla Casa Bianca come "candidato crypto". Tuttavia, le cose si sono fatte ancora più interessanti quando ha iniziato a condurre la sua campagna elettorale dall'estero, poiché si supponeva che fosse sfuggito alla cattura da parte delle autorità statunitensi, che lo perseguivano a causa di problemi fiscali:
"Ho finalmente scelto il manager della mia campagna elettorale libertaria per il 2020: @Loggiaonfire, Intelligence Coordinator della mia corsa del 2016, era già stato fondamentale quattro anni fa. Rob è un amico leale, un estimatore della verità ed un vero guerriero."
I have finally chosen a campaign manager for my 2020 Libertarian Presidential run: @Loggiaonfire - the Intelligence Co-ordinator for my 2016 POTUS run, was instrumental in placing me on the 2016 National Stage. Rob is a loyal friend, a seeker of truth, and a constant warrior. pic.twitter.com/LmV9l3uMQu
— John McAfee (@officialmcafee) October 3, 2018
McAfee ha spesso dichiarato di essersi candidato alla presidenza solo per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alle criptovalute, e non si aspettava di vincere.
Nel maggio 2020 McAfee ha gettato la spugna, candidandosi invece alla vicepresidenza, poiché il Partito Libertario permette al vicepresidente di candidarsi separatamente.
Brock Pierce, ex attore bambino e crypto venture capitalist, si è lanciato nella corsa presidenziale relativamente tardi, nell'estate del 2020.
Co-fondatore di Block.one, l'organizzazione che ha creato EOS, Pierce è stato protagonista del Last Week Tonight, programma condotto dal comico britannico John Oliver, che ha preso in giro la sua eccentrica visione spirituale di EOS ed il suo matrimonio a tema unicorno, celebrato nel corso del leggendario festival statunitense Burning Man.
La strategia di Pierce e l'immagine complessiva della sua campagna sono state molto più moderate di quella di McAfee. Oltre ad avere una base ideologica che dà priorità allo sviluppo delle valute digitali, aveva anche chiare proposte politiche su una serie di altre questioni rilevanti, tra cui la riforma della giustizia penale, il reddito universale e l'assistenza sanitaria.
Come ben sappiamo, nessuno dei due ha vinto. Pierce è quasi del tutto sparito dopo la conclusione della campagna, mentre si ritiene che McAfee risieda in un carcere spagnolo, quindi non ci saranno feste a tema unicorno nel Rose Garden, e nessuno fumerà sali da bagno nella Sala Roosevelt.
Lo faida di Bitmain
I dettagli della leadership aziendale sono spesso sconosciuti ai profani, poiché le decisioni e le conversazioni principali si svolgono tutte a porte chiuse. Ci si immagina acquisizioni machiavelliche e mercenari senza scrupoli che fanno a gara per scalare la gerarchia, come in Billions o in The Wolf of Wall Street.
Il caso di Bitmain, uno dei maggiori produttori di hardware per il mining Bitcoin, sembra seguire questo stereotipo.
Questa è una storia così drammatica che avrebbe potuto essere scritta per la televisione: i vecchi amici e co-fondatori del colosso per il mining di Bitcoin si sono trovati bloccati in un'aspra lotta di potere interna alla società, influenzandone persino le operazioni quotidiane.
Nell'ottobre dello scorso anno, il co-fondatore di Bitmain, Micree Zhan, è stato estromesso dalla società dall'altro co-fondatore, Jihan Wu.
Il conflitto sarebbe iniziato a causa del presunto controllo sproporzionato di Zhan sulla compagnia. Egli possedeva presumibilmente il doppio delle azioni della società rispetto a Wu, ma esse sono state declassate quando sono iniziate le controversie.
Nel maggio 2020, Bitmain ha rilasciato dichiarazioni che confermavano i rumor secondo cui Zhan era stato estromesso dalla società. Zhan ha successivamente citato in giudizio Bitmain, e Wu ha ordinato a tutti i dipendenti di interrompere i contatti con lui, pena una punizione.
Alcune guardie armate sono apparse negli uffici di Pechino della società su ordine di Zhan, che intendeva affermarsi come rappresentante legale della società. Mentre Wu ha condannato il gesto, Zhan sembra aver ottenuto un certo successo, dato che è riuscito a proibire ai dipendenti di completare le spedizioni di attrezzature da mining.
Bitmain ha sostenuto che Zhan non aveva il diritto di rappresentare legalmente la società, ma a giugno si è offerto di acquistare l'azienda per 4 miliardi di dollari in azioni. Sembra che sia riuscito a modificare i dettagli dei pagamenti della società verso altre imprese che controlla, ma le spedizioni di hardware hanno avuto altre difficoltà e 10.000 attrezzature per il mining sono "scomparse" in Mongolia.
La lotta per la leadership di Bitmain sembra essersi conclusa questa settimana: entrambe le parti hanno accettato una compensazione da 600 milioni di dollari per Jihan Wu, mentre il controllo dell'azienda passerà a Zhan.
Il grande hack di Twitter del 2020
Il 15 luglio 2020 è un giorno nero per il gigante dei social media Twitter, poiché sono stati hackerati account di politici, uomini d'affari e influencer famosi: i malintenzionati li hanno utilizzati per truffe a tema Bitcoin.
Le pagine di Elon Musk, Kanye West, del presidente eletto Joe Biden, dell'ex Presidente Barack Obama, di Warren Buffett e di Bill Gates sono state tutte compromesse e hanno inviato messaggi che promuovevano una delle più vecchie truffe del mondo crypto: il cosiddetto “giveaway scam”.
Tale truffa prevede che un individuo "magnanimo" affermi di voler condividere il proprio patrimonio tramite Bitcoin. Basta inviare una piccola somma al loro indirizzo, in modo che possano accertare quale sia il vostro account, per poi inviarvi una somma che vale molto di più rispetto al trasferimento iniziale.
La maggior parte delle persone che hanno anche solo una scarsa dimestichezza con il mondo crypto sono a conoscenza di questo tipo di truffa, ma alcuni utenti che conoscono poco l’ambiente, o non lo conoscono affatto, apparentemente non ritengono che sia strano che Barack Obama voglia regalare loro dei Bitcoin, e quindi cadono vittime della frode.
L'account di Elon Musk durante l’hack. Fonte: Cointelegraph
Oltre ai suddetti personaggi famosi, gli hacker hanno anche compromesso gli account di protagonisti del mondo crypto, tra cui i famosi exchange Binance, Coinbase e Gemini, oltre a protocolli come Tron.
Sebbene Twitter abbia risposto immediatamente bloccando gli account interessati, il danno era già stato fatto. L'amministratore delegato di Twitter, Jack Dorsey, aveva al tempo commentato su Twitter:
"Giornataccia per noi di Twitter. Siamo terribilmente dispiaciuti di quanto accaduto. Stiamo valutando ed analizzando tutto ciò che possiamo e condivideremo qualsiasi informazione con voi quando avremo una maggiore comprensione di che cosa sia accaduto di preciso.
Un 💙 ai nostri colleghi che stanno lavorando duramente per risolvere la situazione."
Tough day for us at Twitter. We all feel terrible this happened.
— jack (@jack) July 16, 2020
We’re diagnosing and will share everything we can when we have a more complete understanding of exactly what happened.
💙 to our teammates working hard to make this right.
Le voci e le speculazioni secondo cui l'hack avrebbe avuto un supporto dall’interno della società sono state dissipate quando Twitter ha pubblicato un report sull'incidente, rivelando che alcuni dipendenti con ampi privilegi da amministratore erano stati vittime di un attacco di spear-phishing.
Finti account di personaggi famosi vengono spesso creati per eseguire truffe, ma l'hack di Twitter ha fissato un nuovo precedente per l’impatto, anche mediatico, che i truffatori hanno ottenuto colpendo un gigante dei social media.
Taglia da un milione di dollari... che non è mai esistita
Il fondatore di Tron e CEO di BitTorrent, Justin Sun, è sempre pronto a infilarsi in qualche trovata pubblicitaria: ha offerto una taglia da un milione di dollari a chiunque riuscisse a rintracciare i responsabili dell'hack di Twitter.
Tuttavia, quando alcuni giornalisti hanno tentato di contattare Tron per rintracciare i truffatori, la società, stranamente, non ha mantenuto la sua promessa.
Dopo che un individuo ha contattato un reporter di Cointelegraph con informazioni altamente credibili sui potenziali hacker, abbiamo cercato di metterlo in contatto con Tron per trasmettere queste informazioni.
Tron, tuttavia, sembrava totalmente disinteressato a parlare con la fonte, insistendo invece affinché quest'ultima ottenesse l'approvazione di Cointelegraph prima di effettuare le proprie verifiche. Nella sua corrispondenza sia con Cointelegraph che con la fonte, sembrava che la società stesse cercando un modo di evitare di pagare la taglia. Una chat di gruppo è andata così:
"Fonte: potremmo fare una chiamata Zoom o Discord, così che possa spiegarvi tutto, in qualsiasi momento siate liberi.
Rappresentante di Tron: No, possiamo chattare proprio qui, vai avanti.
Fonte: È molto, molto più facile farlo in una chiamata vocale.
Rappresentante Tron: No, non lo faremo."
Invece, Tron ha creato un account di posta elettronica per le dritte, mentre i principali giornali hanno riferito di approfondite analisi dell'hackeraggio quattro giorni dopo che Cointelegraph e la fonte si erano inizialmente rivolti a Tron. Tron ha poi sostenuto che un'indagine dell'FBI sull'incidente era una causa sufficiente per porre fine alla taglia.
Il comportamento di Tron è sembrato piuttosto strano a molti, visti gli obiettivi che si proponeva, oltre ad essere piuttosto furbo, in quanto così facendo non c‘era bisogno di pagare la generosa somma.
Il "Dickening"
Le previsioni sul prezzo abbondano nel mondo crypto. Esperti e analisti hanno previsto una bull run che porterà Bitcoin a 100.000 dollari durante questo ciclo, e forse fino a 1 milione di dollari entro il 2035. Un analista di Citibank ha recentemente affermato che il prezzo di BTC potrebbe superare i 300.000$ nel 2021.
Tuttavia, c'è una previsione in particolare che si è guadagnata un posto di diritto nella lista delle cose strane di quest'anno. John McAfee, che già conosciamo come eccentrico affermato all'interno del settore, tre anni fa ha fatto una scommessa che potrebbe essere piuttosto dolorosa, qualora la onorasse davvero.
Nel 2017, McAfee ha scommesso che Bitcoin avrebbe raggiunto i 500.000 dollari entro il 2020; in caso contrario, avrebbe mangiato i suoi genitali in televisione. Quando la bull run del 2017 guadagnava terreno, però, ha incrementato la sua scommessa:
"Quando ho previsto che Bitcoin sarebbe arrivato a 500.000$ entro la fine del 2020, stavo utilizzando un modello che prevedeva BTC a 5.000$ entro la fine del 2017. BTC, però, ha accelerato molto più di quanto supponevo. Ora prevedo che Bircoin (sic) arriverà ad 1 milione di dollari entro la fine del 2020. Se mi sbaglio, mi mangerò il pene."
When I predicted Bitcoin at $500,000 by the end of 2020, it used a model that predicted $5,000 at the end of 2017. BTC has accelerated much faster than my model assumptions. I now predict Bircoin at $1 million by the end of 2020. I will still eat my dick if wrong. pic.twitter.com/WVx3E71nyD
— John McAfee (@officialmcafee) November 29, 2017
L'evento, che è diventato noto come The Dickening ed ha persino il proprio conto alla rovescia personalizzato, è ora a meno di due settimane dal termine.
Quindi, tutto ciò che il prezzo di Bitcoin deve fare per evitare che McAfee degusti un pranzo molto particolare è di aumentare di quasi il 5.000% nei prossimi giorni. Forse è un bene che la sua scommessa non sia fissata in uno smart contract!
L'anno che verrà
Alla fine del 2020, una cosa è chiara: il mondo crypto è in crescita e l'adozione continuerà ad aumentare per tutto il 2021 e per gli anni a venire. Man mano che l'industria prospera, le stranezze in esso contenute continueranno probabilmente a shockare (e a intrattenere!) sia gli addetti ai lavori che gli osservatori.