Il mining di Bitcoin (BTC) genera un'enorme quantità di calore. Poiché i prezzi dell'energia in Europa continuano ad aumentare, i miner stanno pian piano escogitando modi per riciclare questa risorsa solitamente scartata.

Ad esempio, in Norvegia un miner sfrutta il calore generato dalla sua mining farm per essiccare i tronchi di una segheria locale; nei Paesi Bassi, un altro miner sta invece dando una mano con il riscaldamento di serre in cui vengono coltivati fiori.

Si tratta di una partnership vincente tra un agricoltore olandese e un miner di Bitcoin: "Bitcoin Bloem" estrae BTC e coltiva fiori in serre situate nel Brabante Settentrionale, a sud-est di Rotterdam.

I termini della collaborazione sono molto semplici. Bitcoin Bloem estrae BTC all'interno delle serre dell'agricoltore e paga le bollette dell'elettricità; l'agricoltore ottiene calore gratuito per coltivare i suoi raccolti.

Bert de Groot, fondatore di Bitcoin Bloem, ha spiegato a Cointelegraph che l'operazione "riduce l'uso di gas naturale" nel processo di coltivazione in serra, poiché il calore generato dai dispositivi di mining va a sostituire i radiatori a gas, molto più inquinanti.

Un miner di Bitcoin in azione: genera criptovalute e riscalda la serra, contemporaneamente! Fonte: Twitter
Un miner di Bitcoin in azione: genera criptovalute e riscalda la serra, contemporaneamente! Fonte: Twitter

La partnership rappresenta un grosso vantaggio per entrambi. Da una parte l'agricoltore risparmia sul costo dell'energia, specialmente da quando il costo del gas naturale è notevolmente aumentato; dall'altra Bitcoin Bloem ottiene l'accesso ad elettricità a buon mercato.

Secondo Bert de Groot, i Paesi Bassi potrebbero diventare "un luogo ottimale per il mining di Bitcoin:"

"La maggior parte dei grandi data center – come quelli di Google e Facebook – si trovano nei Paesi Bassi. Qui abbiamo un grande abbondanza di acqua per il raffreddamento ed elettricità a basso costo per operazioni su larga scala."

Ha inoltre aggiunto che i Paesi Bassi potrebbero un giorno seguire l'esempio del Texas, dove i miner di criptovalute lavorano a stretto contatto con le autorità locali per garantire un utilizzo ottimale delle risorse elettriche.

Attualmente i Paesi Bassi sono una delle nazioni europee con le regolamentazioni più stringenti in merito alle criptovalute. Stiamo tuttavia assistendo ad un graduale avvicinamento al mondo degli asset digitali da parte di svariate aziende locali: la catena di ristoranti Domino's e alcune squadre di calcio olandesi hanno infatti iniziato ad offrire salari in BTC.