Bitcoin (BTC) inizia la seconda settimana di novembre con del FUD familiare: come reagirà la quotazione dell'asset?

Ieri, la criptovaluta ha chiuso la settimana appena sotto i 21.000$, siglando un rilevante massimo plurisettimanale. Tuttavia, rimane costretta nell'attuale trading range.

Nonostante i massimi di quasi 21.500$ raggiunti la scorsa settimana, non si è ancora verificato un catalizzatore in grado di rompere lo status quo del mercato.

Il 10 novembre saranno pubblicati i dati chiave sull'inflazione negli Stati Uniti per il mese di ottobre, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione e i molteplici interventi da parte dei funzionari della Federal Reserve potrebbero impattare sulla volatilità degli asset di rischio.

Un colpo di scena inaspettato nel settore crypto è rappresentato dalle turbolenze che hanno coinvolto l'exchange FTX, Alameda Research e Binance.

Le preoccupazioni sulla liquidità si sono intensificate quando il CEO di Binance, Changpeng Zhao, ha rivelato l'intento di vendere l'intera riserva in possesso di FTX, il token proprietario della piattaforma.

Durante la notte Bitcoin ha reagito in linea con il sentiment di mercato, ma il futuro potrebbe riservarci più del semplice FUD.

Analizziamo insieme alcuni dei principali fattori che influenzeranno la quotazione di BTC nei prossimi giorni.

Le problematiche di FTX interferiscono sulla chiusura settimanale

Pur correggendo lievemente durante la chiusura settimanale, BTC/USD è riuscito comunque a registrare la chiusura settimanale più alta da metà settembre.

Cointelegraph Markets Pro e TradingView confermano i 20.900$ su Bitstamp.

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

In tal senso, Bitcoin difende il trading range evitando di rompere l'attuale equilibrio, che da agosto oscilla tra i 19.000 e i 22.800$.

Mentre si dirigeva verso la parte alta del range, le notizie correlate ad FTX e Binance hanno smorzato l'umore, costando infine a Bitcoin la soglia dei 21.000$.

"Come parte dell'exit di Binance dalle equity di FTX lo scorso anno, Binance ha ricevuto l'equivalente di circa 2,1 miliardi di dollari in BUSD e FTT", riporta il CEO di Binance, Changpeng "CZ" Zhao, su Twitter.

"A causa delle recenti rivelazioni che sono venute alla luce, abbiamo deciso di liquidare i rimanenti FTT in nostro possesso".

Zhao ha aggiunto che il disinvestimento delle partecipazioni in FTX richiederà a Binance "alcuni mesi", riconoscendo che i mercati potrebbero subire un impatto nel corso del tempo.

Sam Bankman-Fried, CEO di FTX, ha fatto riferimento a ciò che definisce "voci infondate" sui problemi di liquidità.

"Siamo grati a coloro che sono rimasti e quando tutto questo sarà finito daremo il benvenuto a tutti gli altri", riporta in un recente post.

La reazione del mercato è stata tutto fuorché positiva: al momento della stesura, uno sguardo alle prime dieci criptovalute per capitalizzazione di mercato mostra perdite giornaliere che sfiorano il 10%.

Per i trader di Bitcoin sarebbe il momento di approfittare del ritracciamento in una settimana che, a parer loro, dovrebbe portare ad un ulteriore rialzo.

"Perso il supporto del time frame inferiore. Un bel ritracciamento. Cercherò di andare long quando troverà il prossimo supporto", afferma il popolare account di trading IncomeSharks in un aggiornamento.

Un ulteriore post si è concentrato sui potenziali guadagni delle criptovalute.

"Sul giornaliero, la capitalizzazione totale di mercato è in ottima forma. Bull o bear, penso che ci sia abbastanza gente ancora in attesa con cash pronto a spingere fino a 1.500 miliardi", si legge.

Grafico giornaliero della capitalizzazione totale del mercato crypto. Fonte: TradingView

Anche Michaël van de Poppe, fondatore e CEO della società di trading Eight, ha dichiarato di essere nel breve termine alla ricerca di "opportunità di acquisto".

Il collega trader Il Capo di Crypto ha avanzato una analisi in controtendenza, sostenendo che i 21.500$ segneranno il punto più alto di un trend ribassista destinato a continuare.

"Vedo le whale che vogliono assorbire le ask a 21.500$. Un rapidissimo scam pump a questo livello risulterebbe nella perfetta fine della festa. ETH a 1.700$", dichiara nel tweet.

CPI e elezioni di metà mandato americane in vista

La Federal Reserve ha dominato l'ultima settimana di ottobre per ciò che riguarda la performance delle criptovalute, grazie alla decisione di aumentare i tassi di interesse di un altro 0,75%.

Mentre la decisione viene attuata, questa settimana i mercati attendono un ulteriore parametro chiave: i dati dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) per il mese di ottobre.

Secondo le stime degli economisti intervistati da Bloomberg, l'inflazione su base annua si attesta al 7,9%, in calo dello 0,3% rispetto a settembre.

Qualsiasi dato del CPI inferiore alle aspettative potrebbe comportare un vantaggio per le criptovalute e gli asset di rischio, in quanto diminuirebbe le possibilità che la Fed innalzi ulteriormente i tassi.

Prima del CPI e dei dati sulla disoccupazione, tuttavia, c'è da affrontare la questione delle elezioni di midterm negli Stati Uniti, una potenziale fonte di volatilità di per sé.

"Personalmente, non ho ancora fretta di iniziare a comprare", dichiara ai follower il noto personaggio dei social media @CryptoGodJohn.

"Il dramma di CZ vs SBF, le elezioni di Midterm martedì, il CPI di giovedì. Questa sarà la più importante settimana per le crypto che stabilirà l'andamento per la fine dell'anno".

Ad ogni modo, l'annuncio del rialzo dei tassi è stato assorbito, scatenando una volatilità svanita nel giro di pochi giorni.

L'analista Capital Hungry, nel frattempo, mette in guardia dall'impatto di un'inflazione CPI più forte:

"Se questa settimana il CPI statunitense sarà ancora elevato, assisteremo all'inversione rialzista dell'oro, al ritorno della forza per l'USD e al ritorno dei bear sulle azioni".

Al momento della stesura, l'indice del dollaro statunitense (DXY) sta recuperando il terreno perduto dopo aver registrato, il 4 novembre, un drammatico calo giornaliero del 2%.

Grafico giornaliero dell'indice del dollaro statunitense (DXY). Fonte: TradingView

I funding rate sono in aumento

In un segnale d'allarme per i bull – e in particolare per i long in ritardo – i funding rate di Bitcoin si stanno impennando sugli exchange dei derivati.

Come evidenziato da Maartunn, collaboratore della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, i funding rate sono ora ai massimi degli ultimi sei mesi.

I funding rate sono un meccanismo utilizzato nei perpetual contract per mantenere il prezzo vicino al prezzo spot di Bitcoin.

Funding rate altamente positivi indicano che il mercato si aspetta che BTC/USD aumenti, e che i trader versano un incentivo per andare sempre più long su BTC.

L'effetto può essere dannoso, in quanto un calo dei prezzi innescherebbe la liquidazione di un gran numero di posizioni eccessivamente rialziste.

"E in questo momento i funding rate sono molto alti. I trader stanno scommettendo su prezzi più alti e sono disposti a pagare un notevole interesse", ha spiegato Maartunn insieme ai dati di CryptoQuant.

"Non è detto che si tratti di una persistenza ribassista, ma quando i prezzi iniziano a muoversi contro di loro potrebbero essere costretti ad uscire dalla loro posizione o a liquidarla".
Funding rate su Bitcoin. Fonte: Maartunn/ Twitter

Come riportato da Cointelegraph, il mese scorso mentre Bitcoin si faceva strada verso i 21.000$ sono state registrate liquidazioni da record per il 2022.

Maartunn ha aggiunto che i funding rate siano "qualcosa da attenzionare nei prossimi giorni".

Miner danneggiati dall'aggiustamento della difficoltà

I fondamentali della rete Bitcoin rimangono interessanti, anche se non propriamente rialzisti.

Gli ultimi dati offerti dalla risorsa di monitoraggio on-chain BTC.com confermano che in data odierna la difficoltà della rete sia diminuita dello 0,2%, molto meno di quanto stimato in precedenza.

Fondamentali del network Bitcoin (screenshot). Fonte: BTC.com

Il risultato si è ripercosso sui miner, che hanno visto i loro profitti ridursi anche quando l'hash rate ha raggiunto nuovi massimi storici.

Un'importante diminuzione della difficoltà avrebbe contribuito a livellare la concorrenza per alcuni, mentre la sua assenza mantiene la pressione su alcuni operatori.

La scorsa settimana Sam Rule, analista di mercato presso UTXO Management, ha rivelato che persino i maggiori miner pubblici di Bitcoin stiano "sottoperformando pesantemente" BTC nell'attuale contesto.

Come riportato da Cointelegraph, la combinazione di un alto hash rate e di una bassa redditività dei miner potrebbe suggerire un Bitcoin sottovalutato.

Questo mese, il Bitcoin Yardstick continua a spostarsi verso l'area "economica", dopo aver toccato dei rari livelli minimi.

Bitcoin Yardstick. Fonte: Glassnode

Indicatore del sentiment raggiunge i massimi da tre mesi

Per il familiare indicatore, potrebbe non essere tutto rose e fiori il sentiment del mercato crypto.

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Il Fear & Greed, che misura il sentiment con un punteggio normalizzato da 0 a 100 utilizzando un paniere di fattori, ha raggiunto nel fine settimana il massimo da metà agosto.

A 40/100, l'ottimismo si è rivelato insostenibile a causa del ritracciamento del mercato nella settimana corrente e, alla data odierna, il punteggio di 33/100 si colloca saldamente in area di "paura".

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

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