Brad Garlinghouse, il CEO di Ripple, è convinto che la sua compagnia possa continuare a prosperare in uno scenario ipotetico in cui XRP viene dichiarato una security dai legislatori statunitensi.

Durante l’episodio 439 del Pomp Podcast, Garlinghouse ha parlato delle implicazioni di una designazione di XRP come security da parte della Securities and Exchange Commission statunitense, o SEC. A suo avviso, tale posizione sarebbe in contrasto con l’opinione prevalente tra i mercati del G20.

Pur riconoscendo che “è molto difficile considerare XRP una security,” Garlinghouse ha spiegato:

“Anche se XRP venisse definito una security qui negli Stati Uniti, ci sono altri mercati del G20 che hanno adottato una posizione diversa. Non sono a conoscenza di alcun mercato a livello globale che consideri XRP una security.”

Garlinghouse ha aggiunto che “più del 90% dei clienti di RippleNet si trova in paesi esterni agli Stati Uniti,” suggerendo che una designazione di security non ostacolerebbe necessariamente l’attività sottostante della compagnia.

Se XRP venisse dichiarato una security negli Stati Uniti, gli investitori (inclusa la stessa Ripple) dovrebbero ottenere l’approvazione broker-dealer dalla SEC.

Negli ultimi anni lo status giuridico di XRP è stato oggetto di un’attenta analisi. Il trader veterano Peter Brandy è la più recente figura pubblica a definirlo una security. Per contro il membro del congresso Tom Emmer, deputato repubblicano del Minnesota, ha affermato ad agosto che XRP non è una security.

Ripple sta affrontando un’azione legale collettiva mossa da investitori contrariati secondo cui XRP è una security. La causa rivolge accuse di falsa pubblicità e concorrenza sleale contro Ripple. Una rettifica apportata a marzo sostiene che Garlinghouse stesse promuovendo XRP a potenziali investitori e al contempo liquidando le sue riserve.

XRP è tornato alla ribalta questo mese in seguito a un rialzo esplosivo che ha spinto la criptovaluta oltre un range pluriennale. L’asset ha assistito a una forte vendita di realizzo nella giornata di giovedì, perdendo più del 28%.