L'adozione delle stablecoin da parte delle banche e delle istituzioni finanziarie statunitensi potrebbe accelerare in seguito all'approvazione di una nuova legge al Senato.
Come recentemente riportato, il Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins, o GENIUS Act, è stato approvato dal Senato degli Stati Uniti con 68 voti a favore e 30 contrari martedì, secondo quanto riportato da Cointelegraph. Il disegno di legge ha lo scopo di stabilire regole chiare per la collateralizzazione delle stablecoin e di imporre il rispetto delle leggi antiriciclaggio.
Il voto del Senato lancia un “forte segnale positivo alle istituzioni” portando il disegno di legge un passo più vicino alla sua approvazione, secondo Katalin Tischhauser, head of investment research presso la banca di asset digitali Sygnum.
Numerose grandi banche e istituzioni finanziarie tradizionali starebbero pianificando l’integrazione delle stablecoin per i pagamenti e i regolamenti, riferisce Tischhauser a Cointelegraph, aggiungendo:
“Sono necessari quadri normativi chiari e percorsi di conformità, così come il riconoscimento giuridico delle stablecoin come strumenti di regolamento”.
Tuttavia, riporta che l'uso istituzionale delle stablecoin potrebbe inizialmente essere limitato ai token emessi su blockchain private.
Gli sviluppi normativi emergenti nel settore crypto e le regolamentazioni delle stablecoin costituiscono catalizzatori significativi per il ciclo del mercato crypto del 2025, suggerisce a Cointelegraph Alice Li, investment partner e responsabile per gli Stati Uniti della società di venture capital Foresight Ventures, durante il Chain Reaction X Spaces show del 3 giugno.
“Uno dei fattori trainanti più forti è sicuramente il cambiamento di politica”, aggiunge, riferendosi all'approvazione della riserva di Bitcoin da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e agli sviluppi della politica sulle stablecoin come principali catalizzatori dell'aumento del prezzo dell'asset (BTC) nel 2025.
Il GENIUS Act rende gli emittenti di stablecoin “operatori chiave”
L'approvazione definitiva del GENIUS Act da parte del Congresso renderà le stablecoin “parte dell'infrastruttura finanziaria degli Stati Uniti”, dichiara Andrei Grachev, managing partner di Falcon Finance e DWF Labs.
“Qualora gli emittenti dovessero iniziare a detenere grandi quantità di titoli del Tesoro, il loro ruolo cambierebbe da strumenti di nicchia a operatori chiave dell'economia”, sottolinea Grachev.
Egli aggiunge che le stablecoin garantite dal Tesoro darebbero alle istituzioni maggiore fiducia nell'utilizzarle per il settlement e i pagamenti.
Secondo Alex Buelau, cofondatore di Rayls, la blockchain per le banche che utilizzano l'infrastruttura blockchain Kinexys di JP Morgan, le istituzioni finanziarie che impiegano stablecoin hanno “operato in una zona grigia dal punto di vista normativo, con poche iniziative concrete a causa della mancanza di chiarezza e di indicazioni da parte dei governi”.
“Ora che questo punto è stato smarcato, le istituzioni non esiteranno a cogliere le opportunità offerte dalle stablecoin, in particolare per quanto riguarda i pagamenti transfrontalieri, i regolamenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e il miglioramento della liquidità globale on-chain”, aggiunge Buelau a Cointelegraph.
Il 15 giugno, il gigante dell'investment banking JPMorgan Chase ha depositato una nuova domanda di marchio negli Stati Uniti per “JPMD”, amplificando le speculazioni su un'offerta di stablecoin.
La pratica elenca servizi che includono il trading di asset digitali, i trasferimenti, lo scambio, la compensazione e l'elaborazione dei pagamenti.
Traduzione a cura di Walter Rizzo