I subreddit e i feed crypto degli HODLer Bitcoin sono in attesa febbrile, mentre l'appetito per i lingotti digitali raggiunge il massimo storico. 

L'esplosione di interesse è stata accelerata grazie all'adozione da parte di PayPal, insieme alla tanto agognata approvazione pubblica da parte di figure molto note nel mondo del business come Michael Saylor, Jack Dorsey e Paul Tudor Jones.

Il corrispondente apprezzamento e la consapevolezza mainstream da parte di personaggi del calibro di Maisie Williams e il più recente buy-in istituzionale di MassMutual continuano a far crescere il prezzo e rafforzare il sentiment intorno a Bitcoin (BTC). Sembra sempre più che il 2021 sarà un anno ricco di azione per il network Bitcoin

Diamo un'occhiata ad alcuni dei fattori chiave da tenere d'occhio il prossimo anno. 

La valutazione dei miner Bitcoin e il confronto con l'oro

L'estrazione di Bitcoin ha molte somiglianze con quella dell'oro; tuttavia, ci sono differenze chiave da sottolineare nel complesso compito di valutare la solidità economica dei miner. Come esempio prenderemo Riot Blockchain, miner statunitense con sede in Colorado. 

Riot ha avviato l'attività nel 2017 ed ha recentemente comunicato di voler aumentare il proprio hashrate, con una consegna di hardware prevista per la primavera del 2021. Attualmente, Riot ha un hashrate di 1,5 esahashes al secondo, che rappresenta circa l'1,11% del totale della rete Bitcoin, pari a 135 EH/s.

Secondo i report relativi al terzo trimestre, pubblicati il 9 novembre, la società ha estratto 224 BTC, che equivarrebbero a circa 4,25 milioni di dollari di entrate considerando il prezzo di BTC a 19.000 dollari. 

Osservando le cifre di cui sopra, gli investitori si chiederanno: come può una società giustificare un market cap di 670 milioni di dollari con soli 4 milioni di dollari di entrate e costi operativi enormi (principalmente di elettricità)? 

Anche se l'azienda avesse nei bilanci più di 1.000 BTC, pari a circa 19 milioni di dollari al prezzo attuale, la valutazione sarebbe a dir poco carente. 

Qui entrano in gioco due considerazioni che potrebbero giustificare un market cap molto più ampio per Riot, supponendo che la rete continui la propria traiettoria rialzista. 

L'aspettativa di un futuro apprezzamento

Non è necessario svolgere ricerche approfondite per trovare un'ampia gamma di previsioni ottimistiche per il prezzo di Bitcoin da qui ad un anno. La range si estende dai 65.000 dollari stimati da Mike Novogratz fino ai 288.000 dollari di PlanB, secondo il popolare modello Stock-to-Flow.

Nel frattempo, CitiBank ha recentemente parlato di 318.000 dollari come una soglia possibile; i gemelli Winklevoss hanno suggerito 500.000 dollari e Catherine Wood, CEO di Ark Investment, sembra essere d'accordo. 

Questi obiettivi di prezzo sono la ragione per cui i miner sono rimasti nel business per tutta la bear run del 2018 e a volte hanno lavorato in perdita: si aspettano che la rete continui ad esistere nel prossimo futuro. I miner sanno anche che il continuo aumento dell’hash rate della rete dimostra che Bitcoin sta diventando ogni giorno più sicuro e competitivo. 

I "miseri" 224 BTC che Riot ha estratto nel terzo trimestre espanderebbero il suo flusso di entrate ad un numero ben maggiore se il prezzo del Bitcoin aumentasse. Questo significa che la stima dei profitti di Riot sarebbe completamente da rifare se BTC avesse un altro rally parabolico, nonostante il fatto che la valutazione attuale non ha senso a fronte dei costi legati all'estrazione di Bitcoin.

Mancanza di hardware per il mining 

Gli aspetti preoccupanti per chi vuole avviare un’attività di mining sono la bassa barriera all'ingresso e la rete Proof-of-Work molto efficiente e competitiva, che Michael Saylor ha descritto come un nido di "cyber calabroni".

Chiunque può dedicare la propria potenza di calcolo all'estrazione di Bitcoin, anche se con una probabilità molto bassa di chiudere un blocco ed essere il primo a risolvere l'algoritmo di hashing. 

Con l'aumento dell’hashrate, i miner hanno iniziato a raggrupparsi in pool, utilizzando hardware sempre più potente per avere le migliori possibilità di chiudere i blocchi. Mentre chiunque potrebbe teoricamente iniziare a fare mining, non si andrà lontano a meno che non si disponga dell'ultimo Antminer S19 della Bitmain, che non sarà disponibile fino all'aprile 2021

L'ultima volta che Bitcoin ha avuto una crescita parabolica, nel 2017, c'è stata una carenza di chip ASIC e di altro hardware per mining: persino grandi fornitori come AMD, Nvidia e Bitmain non sono riusciti a tenere il passo con la domanda. 

Se questa situazione dovesse ripetersi, allora qualsiasi miner che attualmente possiede hardware di prossima generazione avrà un vantaggio competitivo fino a quando non verranno immesse sul mercato quantità maggiori di queste attrezzature.

Al contrario, i minatori d'oro hanno bisogno sia di macchine da scavo adeguate, sia del diritto di svolgere la propria attività su uno specifico terreno: questi elementi fungono da barriere all'ingresso nel business dell'estrazione dell'oro.

Se il prezzo dell'oro raddoppiasse fino a 4.000 dollari per oncia, l'interesse aumenterebbe e il tasso di estrazione dell'oro dalla terra aumenterebbe. Questo, a sua volta, porterebbe l'offerta e la domanda nuovamente in equilibrio, abbassando di conseguenza il prezzo se l'offerta superasse la domanda.

Tuttavia, non importa quanto si intensifichi la “corsa agli armamenti” dell’hardware da mining: non si possono estrarre più di 6,25 Bitcoin ogni 10 minuti, grazie alla regolazione della difficoltà che Satoshi Nakamoto ha integrato nel protocollo. Questo influisce pesantemente sulle dinamiche di domanda e offerta del Bitcoin, argomento che analizzerò successivamente.

GBTC vs. Bitcoin 

Il Bitcoin Trust di Grayscale (GBTC) fa trading over the counter e permette agli investitori di ottenere un'esposizione alla valuta digitale sottostante in conti di brokeraggio comuni, come un fondo chiuso. 

Ogni azione rappresenta 0,00095346 Bitcoin, dopo aver sottratto la commissione annuale del 2% e il premium che va a GBTC. Di seguito è riportato un confronto tra la performance di GBTC e di Bitcoin negli ultimi quattro mesi. 

Confronto tra Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) e il prezzo di Bitcoin 

Come dimostra la riduzione del divario tra i prezzi degli asset a fine settembre, GBTC tende a fare leggermente peggio di BTC in un periodo di consolidamento dei prezzi.  

GBTC, d’altro canto, registra una performance leggermente migliore rispetto all'asset sottostante se il premium si espande e l'aumento della domanda attenua le inefficienze del veicolo di investimento OTC rispetto al prezzo in tempo reale dell'asset sottostante.  

Il grafico sottostante mostra in modo ancora più dettagliato il premium riconosciuto a GBTC negli ultimi 12 mesi, oltre al net asset value rispetto al prezzo dell'azione. 

Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) vs prezzo Bitcoin

Il premium è sceso a circa il 10% nelle fasi ribassiste del prezzo di BTC (aprile, luglio e settembre) e si è espanso fino al 30%-40% durante i rapidi aumenti di prezzo che si sono verificati a febbraio ed agosto. 

La recente accelerazione del prezzo di Bitcoin verso i 19.000 dollari sta aumentando il premium coerentemente con questa tendenza. Resta da vedere cosa farebbero (se ci fossero) dei fondi chiusi concorrenti che offrissero l'esposizione Bitcoin, dato che GBTC resta l’unico prodotto di questo tipo sul mercato statunitense.

La situazione, però, potrebbe cambiare rapidamente: il 25 novembre, difatti, VanEck ha lanciato una negoziazione di titoli Bitcoin scambiati sulla borsa tedesca Böerse Xetra. Inoltre, a dicembre cambierà il presidente della SEC: qualora il nuovo dirigente fosse più favorevole all’asset, ci sarebbe una maggiore probabilità di arrivare all’autorizzazione di un fondo scambiato in borsa negli Stati Uniti.

Domanda e offerta 

Ogni 10 minuti viene estratto un blocco e 6,25 nuovi Bitcoin vengono emessi come block reward: quindi, ogni ora vengono estratti 37,5 BTC. Ciò equivale a 900 nuovi BTC al giorno. Prima dell'halving dell'11 maggio, questa cifra era di 12,5 BTC ogni 10 minuti, e nel 2024 si ridurrà ulteriormente a 3,125 BTC

Ai livelli di prezzo correnti, ogni giorno il market cap di Bitcoin cresce di circa 16,7 milioni di dollari. Lo stesso GBTC ha registrato un afflusso giornaliero di 115 milioni di dollari il 12 novembre, in aumento di 11 volte rispetto ai 50 milioni di dollari investiti in un’intera settimana del mese precedente. La domanda, quindi, è di 6,9 volte superiore all’offerta: è evidente, a questo punto, che c'è un divario sempre maggiore tra la domanda e l’offerta di Bitcoin. Storicamente, questa dinamica tende a ripetersi nel corso dell'anno successivo all’halving.   

L'ultima volta che è successo, ciò ha portato alla bull run del 2017, che ha brevemente reso le crypto estremamente appetibili per gli investitori retail, dato che il prezzo era cresciuto di 20 volte in un anno. Se Bitcoin dovesse scalfire lo status dell'oro come riserva di valore globale, il market cap del metallo prezioso, pari a circa 9.000 miliardi di dollari, diventerebbe evidentemente il benchmark per gli investitori. Al momento, ciò implicherebbe una crescita di 25 volte del market cap di Bitcoin, supponendo che i due asset possano coesistere pacificamente. 

Quali sviluppi ci porterà il 2021? Su cosa ci confronteremo e di cosa discuteremo la prossima volta?

Happy HODLdays! 

I punti di vista e le opinioni espresse nel presente articolo sono ascrivibili esclusivamente all'autore e non riflettono necessariamente il punto di vista di Cointelegraph. Ogni mossa di investimento e di trading comporta dei rischi, ed è necessario che tutti conducano delle ricerche personali quando si prende una decisione.