Secondo Brian Behlendorf, direttore generale di Hyperledger, la tecnologia blockchain potrebbe contrastare il potere delle principali compagnie di Silicon Valley.

Durante un'intervista con il giornale svizzero Handelszeitung, Behlendorf ha spiegato che la prossima ondata tecnologica "non verrà plasmata da Silicon Valley". Numerose aziende con sede in California desiderano essere al centro del mondo, ma "possiedono un grosso punto debole quando si tratta di blockchain":

“I colossi della tecnologia come Google, Amazon o Facebook si avvicineranno certamente alla blockchain, generando grazie ad essa dei modelli di business. Tuttavia, penso che l'idea alla base di tale tecnologia — la decentralizzazione — ridurrà il loro potere sul mercato".

Behlendorf vede inoltre un chiaro parallelo tra il recente fenomeno delle criptovalute e la frenesia del dot-com di fine anni '90:

“Era un tempo nel quale i fondatori di Silicon Valley potevano capitalizzare su praticamente qualsiasi piano economico. Anche il mercato degli investimenti che oggi circonda la blockchain presenta un simile surriscaldamento. Da un certo punto di vista, il lato positivo è che una grossa fetta dei capitali viene spesa per lo sviluppo di software."

Secondo Behlendorf, Hyperledger non sarebbe "per nulla interessata ai mercati delle ICO o delle criptovalute. Stiamo soltanto studiando il potenziale della tecnologia blockchain". Ha poi aggiunto che i progetti legati al settore delle catene di distribuzione non ricevono purtroppo abbastanza attenzioni.

Juniper Research ha recentemente pubblicato uno studio nel quale veniva rivelato che le grosse multinazionali avrebbero presto integrato la blockchain all'interno dei propri sistemi. Stando al resoconto, 6 grandi aziende su 10 starebbe infatti considerando l'idea di adottare tale tecnologia, o starebbe già sviluppando i propri servizi blockchain.

Lo scorso mese Facebook ha fondato il Blockchain Exploratory Committee, guidato dal membro del consiglio d'amministrazione di Coinbase David Marcus. "Sto organizzando un piccolo gruppo di studio per analizzare come sfruttare al meglio la tecnologia blockchain per Facebook, cominciando da zero", aveva spiegato l'uomo in un messaggio pubblicato sulla sua pagina personale.