Stando ad un resoconto pubblicato dal colosso della tecnologia IBM e dall'Official Monetary and Financial Institutions Forum (OMFIF), le banche centrali di tutto il mondo ammettono che le Central Bank Digital Currencies (CBDC), vale a dire criptovalute distribuite da banche centrali, potrebbero in alcuni casi rappresentare un'ottima alternativa al denaro tradizionale.
"È nel loro interesse assicurare che non vengano lasciate indietro"
Allo studio "Retail CBDCs: The next payments frontier", condotto tra luglio e settembre di quest'anno e pubblicato in data 29 ottobre, hanno partecipato banche appartenenti a 13 economie avanzate e 10 mercati emergenti.
In particolare, gli autori del resoconto affermano:
"Le banche centrali stanno rispondendo alla realtà che le valute digitali, emesse sia privatamente che pubblicamente, faranno presto parte del sistema monetario globale. È pertanto nel loro interesse assicurare che non vengano lasciate indietro o del tutto sostituite."
Il 73% delle banche prese in esame ha espresso pareri favorevoli nei confronti delle CBDC: secondo loro infatti questi strumenti dovrebbero essere resi disponibili a tutti e utilizzabili per qualsiasi tipologia di pagamento.
La prima CBDC? Entro i prossimi cinque anni
Sulla base dei risultati ottenuti con questa ricerca, IBM e OMFIF sostengono che la prima CBDC verrà distribuita entro i prossimi cinque anni:
"La principale conclusione è che probabilmente assisteremo all'introduzione di una Central Bank Digital Currency entro i prossimi cinque anni, come complemento oppure in sostituzione di banconote e monete."
È tuttavia improbabile che la prima CBDC venga lanciata da un paese facente parte del G20. Al contrario, verrà presumibilmente introdotta in un'economia più piccola e meno complessa al fine di raggiungere determinati obiettivi, come l'incremento della stabilità del sistema di pagamento nazionale o l'estensione dell'inclusione finanziaria.
Questo mese Patrick Harker, Presidente della Federal Reserve Bank of Philadelphia, ha affermato che le CBDC sono inevitabili. Durante una conferenza bancaria, l'uomo aveva infatti dichiarato:
"È inevitabile ... penso sia meglio cominciare a lavorarci su."