Il Fondo monetario internazionale (FMI) ha esortato la banca centrale delle Filippine a raccogliere dati sui flussi transfrontalieri delle criptovalute. L'FMI ha formulato tale raccomandazione all'interno del suo ultimo Technical Assistance Report per le Filippine, rilasciato il 30 dicembre 2019.

I consigli dell'FMI

All'interno del documento, il Fondo monetario internazionale fornisce alle Filippine dei consigli su come meglio approcciarsi al trading di asset crittografici, in seguito ad una richiesta diretta da parte del Bangko Sentral ng Pilipinas (BSP). In particolare, nel report l'istituzione osserva:

"Le Filippine potrebbero diventare un mercato importante per gli asset crittografici, dato che il BSP ha recentemente autorizzato le operazioni per altri tre exchange di monete virtuali (VCE), portanto a 10 il numero complessivo di VCE approvati."

Dato il numero sempre crescente di exchange di criptovalute operanti all'interno della giurisdizione delle Filippine, l'FMI ha esortato la banca centrale del Paese a raccogliere dati su queste piattaforme di trading, specialmente per quanto riguarda i flussi internazionali di tali asset.

Questi dati dovrebbero indicare sia il Paese di origine che la destinazione dei fondi oggetto di transazione, nonché tutte le parti coinvolte negli scambi sia tra individui che tra corporazioni.

Banca centrale delle Filippine diffidente verso le crypto

A giugno dello scorso anno Benjamin Diokno, direttore del Bangko Sentral ng Pilipinas, ha lanciato un monito contro l'utilizzo delle criptovalute per il finanziamento del terrorismo, sottolineando che l'istituzione continuerà a studiare attentamente l'impiego di tali strumenti all'interno del Paese.

Al tempo stesso, Diokno ha ammesso che la blockchain e certe implementazioni dei registri distribuiti possono risultare utili per pagamenti e transazioni peer-to-peer, e rappresentano per tale motivo una seria minaccia per il settore bancario tradizionale:

"La teoria dei giochi determina possibili disfunzioni durante i crolli del mercato, quando nessuno ha più fiducia dell'altro. Non può essere presente totale indifferenza nei confronti della banca centrale o di un ente di terze parti."