Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa locale Fars News il 31 luglio, la polizia provinciale iraniana ha arrestato un individuo che stava contrabbando dei dispositivi per il mining di criptovalute. 

Il dipartimento di polizia di Saveh ha sequestrato un camion che trasportava 117 miner di criptovalute del valore di 11,7 miliardi di rial iraniani (circa 277.876$).

Secondo Sardar Kiomars Azizi, un funzionario dell'agenzia di stampa della polizia, le autorità avrebbero confiscato le suddette apparecchiature di mining e arrestato il camionista.

La notizia arriva sulla scia del riconoscimento del mining di criptovalute come attività industriale da parte del governo iraniano. Ora, le entità impegnate in questa pratica dovranno richiedere una licenza al Ministero dell'Industria del Paese.

Il governo ha comunque sottolineato che l'utilizzo delle criptovalute per le transazioni interne rimane vietato, e che coloro che sono coinvolti nel settore dovranno assumersi la responsabilità dei rischi senza pretendere alcuna garanzia da parte del governo o del settore bancario locale.

Nonostante la legalizzazione del mining, Jamal Arounaghi, vice presidente dell'Amministrazione Doganale della Repubblica Islamica dell'Iran, ha rivelato che l'agenzia non ha ancora rilasciato alcuna licenza per l'importazione delle attrezzature.

Costi energetici e contributi economici

Sempre a luglio, la Commissione Economica Iraniana ha definito un sistema di tariffazione dell'elettricità apposito per il mining di criptovalute. Il ministro dell'Energia Homayoon Ha’eri non ha ancora rilasciato i dettagli precisi del programma, ma ha spiegato che le tariffe dipenderanno da vari fattori di mercato, come i prezzi del carburante nel Golfo Persico.

In passato, Il presidente del Sindacato dell'Industria Elettrica dell'Iran Ali Bakhshi aveva proposto un prezzo di 0,07$/kWh per l'energia utilizzata nelle attività di mining. Mostafa Rajabi Mashhadi, portavoce del Ministero dell'Energia, ha dichiarato che la produzione di un singolo Bitcoin utilizza circa 1.400$ in sussidi statali.

Il governatore della Banca Centrale Iraniana Abdolnaser Hemmati ha affermato che chi mina valute digitali in Iran dovrebbe contribuire all'economia del Paese, piuttosto che lasciare che i Bitcoin (BTC) minati vadano a finire all'estero.