La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ha ordinato a tre aziende operanti nel settore delle criptovalute, le quali offrivano servizi d'investimento non autorizzati, di interrompere le proprie attività.

Pare che una di queste compagnie, una piattaforma di trading denominata Richmond Investing, abbia violato il Testo Unico della Finanza (TUF), un insieme di normative che regola i mercati finanziari in Italia. Le altre due aziende, Crypton Ltd. e Eagle Bit Trade, sono state invece sospese per un periodo di 90 giorni.

In particolare il resoconto spiega che CryptoForce, società specializzata nel mining Proof-of-Stake (PoS), stesse pubblicizzando una criptovaluta detta "Crypton" sulla propria pagina di Facebook. Eagle Bit Trade offriva invece "trading packages" non autorizzati agli investitori del nostro paese.

A settembre di quest'anno, un istituto di ricerca con sede in Belgio aveva invitato l'Unione Europea ad implementare una struttura normativa unificata per le monete digitali, nonché ad effettuare maggiori controlli su come queste venissero distribuite tra gli investitori.

Nonostante in Italia non sia ancora presenta una struttura normativa formale per la regolamentazione delle criptovalute, a marzo di quest'anno il Ministero dell'Economia aveva annunciato la realizzazione di un nuovo decreto che avrebbe consentito di censire l'utilizzo di monete digitali all'interno del paese, così da realizzare un registro dei "prestatori di servizi relativi all'utilizzo di valuta virtuale".