Il Giappone è rimasto indietro per quanto riguarda l'introduzione di una Central Bank Digital Currency, e dovrebbe pertanto supportare il dollaro digitale degli Stati Uniti: è il parere di Takaya Nakamura, dirigente dell'exchange di criptovalute locale Fisco.

Sebbene il governo giapponese stia ancora studiando la praticabilità tecnica delle CBDC, pare che la Cina abbia già completato lo sviluppo dell'architettura back-end del suo yuan digitale e che il lancio di tale valuta sia imminente.

Il Giappone dipende dagli Stati Uniti sia economicamente che militarmente

Nella lotta globale per la supremazia delle valute digitali nazionali, secondo Nakamura il ruolo del Giappone dovrebbe essere quello di sollecitare gli Stati Uniti ad accelerare lo sviluppo di una CBDC:

"Il Giappone non possiede più il potere nazionale necessario per sviluppare qualcosa del genere in maniera indipendente.

Pertanto, dovrebbero collaborare con altri Paesi avanzati e avere in questo modo un'influenza nello sviluppo delle valute digitali."

A gennaio di quest'anno, la Bank of Japan ha stretto una collaborazione con le banche centrali di Unione Europea, Regno Unito, Svezia, Svizzera e Canada al fine di studiare le CBDC e condividere eventuali scoperte. Gli Stati Uniti non sono inclusi in questa coalizione.

Oggigiorno il Giappone dipende dagli Stati Uniti sia economicamente che militarmente. Inoltre, la maggior parte delle sue riserve di valuta estera è composta da dollari statunitensi.

Pertanto, Nakamura ritiene che "sia difficile per il Giappone abbandonare i dollari americani":

"Il parere dei Paesi europei potrebbe essere differente, ma il Giappone non è nemmeno preparato all'avvento delle CBDC e questo non va bene.

Penso che il Giappone dovrebbe sperare nel rapido completamento del progetto CBDC degli Stati Uniti, così da ostacolare l'ascesa dello yuan digitale con un dollaro anch'esso digitale."

Stati Uniti ancora titubanti sul dollaro digitale

Durante un incontro con il Comitato per i Servizi Finanziari della Camera, Jerome Powell, presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, ha affrontato l'argomento CBDC. Non ha tuttavia fornito alcuna risposta concreta:

"Dobbiamo rimanere al passo coi tempi, è nostro dovere nei confronti del pubblico che serviamo.

Se è qualcosa che porterà vantaggi all'economia degli Stati Uniti e alla valuta di riserva mondiale, vale a dire il dollaro, allora dobbiamo essere pronti e comprendere questa tecnologia prima e meglio di chiunque altro."

Secondo Nakamura, in futuro la Cina diverrà più aggressiva con la propria CBDC e tenterà di spezzare l'egemonia del dollaro nei mercati internazionali: a quel punto gli Stati Uniti non potranno far altro che lanciare il dollaro digitale.

A giugno David Weild IV, ex vicepresidente di NASDAQ, ha previsto che lo yuan digitale non genererà molta domanda al di fuori della Cina, a causa della natura eccessivamente restrittiva del suo sistema politico.