Il Venezuela pianifica di vendere il petrolio presente nelle riserve di una compagnia petrolifera statale in favore di Petro (PTR), la criptovaluta nazionale il cui valore è ancorato proprio alle riserve petrolifere del Paese.

Nicolás Maduro, presidente del Venezuela, ha recentemente approvato un'ordinanza per la vendita di 4,5 milioni di barili di petrolio provenienti dalle riserve della Petróleos de Venezuela (PDVSA).

Maduro ha annunciato la notizia durante il proprio discorso dinanzi all'Assemblea Nazionale Costituente, eletta nel 2017 per redigere una nuova costituzione per il Venezuela.

Un "meccanismo d'esplorazione" per il Petro

Una volta completata la vendita iniziale di 4,5 milioni di barili di petrolio, l'azienda inizierà a vendere 50.000 barili al giorno, denominati in Petro, come "meccanismo d'esplorazione" per la criptovaluta. Maduro ha sottolineato che questo progetto sarà fondamentale per il consolidamento del Petro:

"Ci stiamo preparando per la seconda fase, che consentirà un uso più efficiente della criptovaluta."

Inoltre, il presidente ha decretato che tutto il carburante per aerei utilizzato per coprire le rotte internazionali dovrà essere acquistato in Petro. Questa iniziativa permetterà al Venezuela di "aprire le porte ad una nuova economia" e di costruire un mondo di "pace, integrazione, felicità e miglioramento dei popoli."

Maduro ha anche affermato che il Petro sarà uno strumento molto importante nella lotta al crimine organizzato. Maibort Petit, scrittore e giornalista venezuelano, ha citato su Twitter le parole del presidente:

"Molte persone non vogliono passare al Petro perché svolgono i loro affari in dollari. La mafia e i ladri in generale non apprezzano questa criptovaluta perché limita il loro operato."

Su Twitter alcuni membri della comunità hanno fortemente criticato il nuovo piano di Maduro, affermando che il Petro è "una rapina mascherata da 4,5 milioni di barili". Altri sostengono invece che la vendita del petrolio proveniente dalle riserve nazionali violi la costituzione del Venezuela.

Petro è stato lanciato ufficialmente nel febbraio del 2018, divenendo la prima criptovaluta nazionale al mondo ad essere supportata dal valore del petrolio. Alla fine dello scorso anno, i pensionati del Paese hanno ricevuto il proprio bonus di Natale in Petro piuttosto che in denaro tradizionale.