Un attesissimo aggiornamento al network di Ethereum, che potrebbe trasformare ETH in un asset deflazionistico, è ora previsto per l’hard fork “London” di luglio.

Tim Beiko, lead developer di Ethereum, aveva accennato due settimane fa che la decisione sarebbe stata presa ieri, e ha proposto l’inclusione durante la riunione dei Core Developer. Non ci sono state obiezioni verbali.

Siamo a un punto in cui la EIP è valida,” ha spiegato Beiko. “Siamo a un punto, credo, in cui è pronta ad essere inclusa in un aggiornamento.

La proposta, co-creata dal co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, allontanerà la struttura delle commissioni di Ethereum da un sistema ad asta che consente ai miner di dare la priorità alle offerte più alte. La nuova struttura regolerà dinamicamente e programmaticamente le commissioni affinché gli utenti paghino solo l’offerta più bassa per ciascun blocco.

Inoltre, la commissione di base del network verrà “bruciata” per ogni transazione, portando potenzialmente a tokenomics deflazionistici per ETH.

La proposta era molto attesa da quasi tutti i membri della comunità di Ethereum, inclusi investitori, speculatori e utenti regolari del network. Un'analisi delle transazioni sul network realizzata lo scorso anno ha rivelato che EIP-1559 avrebbe bruciato 1 milione di Ether nell’arco di 365 giorni, quasi l’1% dell’offerta totale. A febbraio, una ricerca pubblicata dall’emittente di ETF Grayscale ha concluso che un meccanismo deflazionistico sarà un forte fattore rialzista per il prezzo di Ether, creando un feedback loop positivo.

Anche gli utenti si lamentano da mesi delle gas fee eccessive, con alcuni esempi significativi di commissioni esorbitanti per semplici transazioni, tra cui uno scambio su Uniswap costato 36.000$.

Un gruppo meno entusiasta della proposta sono i miner di Ethereum. Negli ultimi mesi, hanno minacciato un hard fork e proposto un meccanismo alternativo: alcune stime valutano la perdita economica per i miner al 50%. Nonostante ciò la proposta si avvicina all’implementazione, mettendo fine alle pratiche di mining “egoistiche."