Monochrome, gestore patrimoniale australiano, intende lanciare il proprio fondo negoziato in borsa (ETF) di Bitcoin spot sull'exchange di quotazione globale Cboe Australia. Monochrome ha presentato la domanda per il prodotto a luglio 2023.
L'ETF su Bitcoin di Monochrome, se approvato, diventerà il primo prodotto in Australia a consentire la detenzione diretta di Bitcoin (BTC).
Le autorità di regolamentazione australiane hanno già dato il via libera a due exchange-traded products (ETP) in grado di offrire un'esposizione agli asset crypto spot su Cboe Australia. Sebbene tali ETP non detengano direttamente Bitcoin, essi investono invece in prodotti di investimento con esposizione all'ETF spot su BTC.
Per quotare il proprio ETF spot in Australia, i gestori patrimoniali devono prima ottenere l'approvazione dell'autorità di regolamentazione dei titoli e richiedere la quotazione in borsa.
Monochrome ha già ricevuto l'approvazione dell'autorità di vigilanza australiana ASIC e si aspetta che il Cboe Australia approvi la sua domanda entro giugno.
In precedenza, il gestore patrimoniale avrebbe dovuto lanciare il suo ETF spot tramite il rivale Cboe ASX; tuttavia, Jeff Yew, CEO di Monochrome Asset Management, ha dichiarato a Cointelegraph che la scelta di Cboe Australia come sede di quotazione per l'ETF di Monochrome si allinea maggiormente "alla nostra visione strategica, alla portata di mercato e ai nostri tempi". Yew ha aggiunto:

"Prevediamo una decisione da parte di Cboe Australia in merito al Bitcoin ETF di Monochrome prima della metà del 2024. Il Monochrome Bitcoin ETF sarà il primo Bitcoin ETF in Australia autorizzato a detenere direttamente Bitcoin".

Yew ha sottolineato che la differenza fondamentale tra gli ETP esistenti e l'ETF spot su Bitcoin proposto da Monochrome è che esso fornisce agli investitori un percorso di esposizione semplice e trasparente. Si tratta di una soluzione identica a "come sono strutturati gli ETF su spot Bitcoin negli Stati Uniti".
Gli ETF spot su Bitcoin sono diventati oggetto di attenzione da parte dei principali governi di tutto il mondo da quando la Securities and Exchange Commission statunitense ha approvato 11 prodotti l'11 gennaio.
Di conseguenza, il successo del lancio negli Stati Uniti ha spinto altri Paesi a considerare la possibilità di introdurre prodotti simili nei loro mercati.

Traduzione a cura di Walter Rizzo