Secondo un comunicato stampa pubblicato il 13 marzo, la società statunitense Bcause LLC utilizzerà la tecnologia del Nasdaq per il trading, i processi di compensazione e la sorveglianza del mercato.

Secondo l'annuncio, Bcause utilizzerà la tecnologia nel proprio mercato spot di criptovaluta, che verrà lanciato tramite la piattaforma Financial Framework di Nasdaq nella prima metà del 2019.

Secondo il Nasdaq, la tecnologia permetterà alla compagnia di monitorare i propri mercati, salvaguardandoli da attività di manipolazione e altri tipi di condotta sospetta, creando quindi un mercato spot e dei derivati ​​più sicuro.

Fred Grede, CEO di Bcause, si aspetta che il nuovo mercato spot attragga una vasta gamma di utenti, inclusi investitori finanziari esperti e appassionati di criptovalute, che potrebbero non avere familiarità con i mercati tradizionali.

Paul McKeown, vice presidente senior e Head of Marketplace Operators & New Markets presso il Nasdaq, ha aggiunto:

"Sfruttando il Nasdaq Financial Framework, Bcause disporrà della scalabilità e della funzionalità modulare necessarie per introdurre nuovi micro-servizi ed espandere la propria offerta commerciale, in modo da soddisfare le richieste del settore e l'evoluzione dell'economia degli asset digitali".

Pare che la startup abbia inoltre fatto domanda di licenza presso la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti, con l'obiettivo di diventare un mercato di future regolamentato e successivamente un'organizzazione per la compensazione dei derivati.

Come riportato in precedenza da Cointelegraph, la tecnologia del colosso statunitense è già utilizzata da un totale di sette exchange di criptovalute. Oltre a Bcause, solo due delle partnership sono però state rese pubbliche: quella di Gemini, l'exchange dei gemelli Winklevoss, e quella di Vctrade, la piattaforma gestita dal colosso giapponese SBI Holdings.