Secondo quanto riportato da Sprout, la polizia olandese ha arrestato il fondatore di Komodore64, una startup che sviluppa giochi basati su blockchain che ha raccolto 78 milioni di euro dagli investitori.
Komodore64, formata a giugno con l'obiettivo di creare una piattaforma di gaming in cui le transazioni sono tracciate su blockchain, sembrava essere uno schema fraudolento che ha ingannato sia gli investitori che i propri dipendenti. Il progetto ha dichiarato fallimento, abbandonando la sua criptovaluta nativa K64.
Coinvolgimento di una "nota società di investimento"
Il fondatore di Komodore64 Sam N. avrebbe attirato gli investitori sostenendo che il progetto aveva raccolto fondi da una "nota società di investimento", il colosso americano Goldman Sachs, quando, in realtà, un gruppo di persone si è spacciata per una delegazione della banca statunitense.
I dipendenti dell'azienda hanno affermato che la festa di lancio è costata decine di migliaia di euro, tuttavia, né i fornitori né i dipendenti hanno ricevuto i loro compensi. I dipendenti di Komodore64 hanno presentato istanza di fallimento per l'azienda.
Ancora inganni e investitori furiosi
Inoltre, il curatore di Komodore64 John Dullaart ha affermato che Max Theyse, che era stato presentato come cofondatore dell'azienda, non ha mai ricoperto quel ruolo. “Penso che N. lo abbia presentato come tale. Il vero cofondatore è qualcun altro. Questa persona dice di essere sorpresa che il cofondatore fosse qualcun altro", ha dichiarato Dullaart a Sprout.
La polizia ha arrestato N. in un hotel, dove stava soggiornando perché si sentiva minacciato dagli investitori.
Polizia olandese contro i criminali informatici
Quest'estate, l'Europol, in collaborazione con la polizia olandese, la Central Cyber Crime Unit del Regno Unito, Eurojust e la National Crime Agency britannica, ha coordinato l'arresto di sei persone sospettate di aver rubato oltre 27 milioni di dollari in criptovaluta.
A maggio, la polizia olandese ha arrestato l'ex imprenditore Barry van Mourik per aver ingannato gli investitori in una finta operazione di mining di Bitcoin (BTC) da 23 milioni di euro. Fingendo di essere il gestore di una mining farm, van Mourik ha accumulato i fondi dei clienti, senza però acquistare attrezzatura e spendendoli in vari oggetti di lusso.