Le continue interruzioni del servizio rappresentano la sfida più grande per Solana, sostiene il suo co-founder Anatoly Yakovenko. Lanciato nel 2020, nel corso degli anni il network Solana è andato spesso offline a causa di congestione e spam.

In un'intervista del 2 settembre con Raoul Pal, co-founder di Real Vision, Yakovenko ha affermato che i blackout della rete sono stati una "maledizione" per Solana. Queste rare instabilità sono il prezzo da pagare per un network tanto veloce e a basso costo:

"Questa è stata la nostra maledizione. È perché la rete è così economica, così veloce... moltissimi utenti e applicazioni effettuano un'enorme quantità di transazioni."

Nonostante i disturbi causati agli utenti, sottolinea il CEO di Solana, le interruzioni del servizio non hanno in alcun modo compromesso il network. Ha spiegato che ogni rete blockchain è costruita in maniera differente, e pertanto ognuna presenta un proprio punto debole: ha a tal proposito citato un evento passato in cui il network di Bitcoin si è fermato per circa due ore.

"[Bitcoin] è progettato per essere estremamente resiliente. [...] Quando una certa quantità di hash power cinese ha abbandonato il network, ci sono stati periodi di due ore fra un blocco e l'altro. E al tempo questo è stato considerato un avvenimento del tutto normale. [...]

Ma quando Solana si blocca per due ore, il network muore perché è progettato per generare nuovi blocchi ogni 400 millisecondi."

Solana è una piattaforma per smart contract veloce ed economica, capace di elaborare "30 milioni di transazioni al giorno, [...] più di tutte le altre chain messe assieme:"

"In un network tanto veloce, ciò che viene considerato o meno un fallimento dalla community cambia rispetto a Bitcoin o Ethereum. [Un fattore positivo è che] tali difficoltà derivano dal fatto che abbiamo numerosi utenti. [...]

Questa è la nostra sfida più grande... che in fondo non mi dispiace avere, perché tutti questi problemi sono dovuti al fatto che abbiamo un sacco di utenti sulla blockchain ogni giorno."

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Solana ha subito ben sette blackout dal suo lancio nel 2020 a oggi, cinque dei quali soltanto nel 2022. Il più lungo, di ben 17 ore, è avvenuto a settembre 2021. Yakovenko ha spiegato che queste interruzioni del servizio sono dovute ai validatori che non riescono ad elaborare le transazioni nei periodi di maggior traffico:

"Abbiamo assistito a 10 milioni di pacchetti al secondo inviati a un solo validatore. E se c'è un bug in uno di quei validatori, l'utilizzo di memoria cresce rapidamente ed esponenzialmente, fino a interrompere del tutto le sue operazioni."

Alcune delle interruzioni più note includono un attacco DDoS causato dai bot che spammavano il protocollo Raydium nel settembre 2021; un blackout di sette ore causato dai bot delle applicazioni NFT a maggio 2022; infine, a giugno di quest'anno un bug nel codice ha temporaneamente congelato la produzione di blocchi.