Secondo un dirigente della banca centrale neozelandese, l’ente non ha alcuna fretta di emettere una CBDC. Christian Hawkesby, assistant governor della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ), ha affermato che il Paese non “prevede di emanare una CBDC nel breve periodo”. 

In un discorso tenuto lo scorso lunedì, Hawkesby ha detto che la banca mantiene una mentalità aperta in merito agli ulteriori progressi nel campo del denaro e delle tecnologie di pagamento, sottolineando il suo impegno attivo nella ricerca sulle CBDC:

"Per emettere una moneta che soddisfi le esigenze del pubblico dobbiamo adottare un approccio nuovo, olistico. Ci rendiamo conto che c'è molto lavoro da fare. Non abbiamo ancora tutte le risposte, né ci aspettiamo di trovarle da soli. Tuttavia, lavorando insieme alla Nuova Zelanda vogliamo essere 'sul pezzo' ora e in futuro". 

L'assistant governor della RBNZ ha anche sottolineato l'ampio numero di vantaggi del denaro contante, sostenendo che questi, finora, "non sono stati ben replicati nella moneta elettronica". 

La dichiarazione di Hawkesby fa eco alle recenti affermazioni del presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti, Jerome Powell. Lunedì, Powell ha dichiarato che gli Stati Uniti non emetteranno un dollaro digitale fino a quando la Fed non avrà chiarito tutte le criticità di una potenziale CBDC, incluse quelle relative alla privacy e alla sicurezza degli utenti. Sottolineando che c'è ancora una forte domanda di denaro contante negli Stati Uniti, Powell ha dichiarato: "La CBDC è una di quelle questioni in cui per gli Stati Uniti è più importante fare le cose per bene che agire di fretta pur di arrivare primi.

Hawkesby ha infine sottolineato che, nonostante il calo dell’uso dei contanti per le transazioni, la circolazione della carta moneta continua ad aumentare: "Ciò è probabilmente dovuto al fatto che alcuni la utilizzano come riserva di valore".