La rapida rimonta di Bitcoin (BTC) oltre i 46.000$ ha rinnovato le previsioni del prezzo con target a 100.000$ entro la fine del 2021, mentre gli effetti dei provvedimenti contro il settore del mining in Cina iniziano lentamente a svanire e l’hash rate del network di Bitcoin mostra segni di ripresa.

Hash rate medio di Bitcoin vs. prezzo
Hash rate medio di Bitcoin vs. prezzo. Fonte: Glassnode

Uno dei vantaggi secondari del giro di vite contro il mining in Cina è che ha ridotto le barriere all’ingresso in questo campo, che ha dimostrato di aver fornito profitti in momenti sia di bull che di bear market.

Il mining di Bitcoin è uno dei pochi modi in cui gli investitori possono investire in BTC senza acquistarlo direttamente sul mercato, e sta diventando rapidamente un settore dominato da grandi operatori che possono permettersi i costi energetici e la manutenzione necessari per gestire un’attività di mining.

Ecco alcune delle opzioni disponibili per l’utente crypto medio che vuole acquisire più BTC attraverso contratti di cloud mining, piattaforme di prestito crypto ed exchange centralizzati (CEX).

Contratti di cloud mining

Il settore del cloud mining è nato già nei primi giorni di Bitcoin, e offre a chi è interessato al mining ma non ha lo spazio, l’attrezzatura e l’elettricità richiesti un’opportunità per delegarne la produzione.

Alcune delle compagnie più conosciute che offrivano cloud mining includono Genesis Mining e HashNest, ma la domanda per questi servizi ha superato le loro capacità, risultando nell’esaurimento dei loro contratti di Bitcoin Mining.

Uno degli operatori di mining con contratti ancora disponibili è Shamining, una compagnia con sede nel Regno Unito attiva dal 2018, che sostiene di avere strutture distribuite in tutto il mondo tra California, Messico, Cape Town e Londra.

Attraverso questo servizio, gli utenti possono noleggiare attrezzature di mining e pagare i costi associati all’operazione delle unità, mentre la compagnia gestisce l’alloggiamento, l’utilizzo e la manutenzione. Una volta operative, i ricavi generati possono essere prelevati su un wallet Bitcoin specificato dall’utente.

I contratti di noleggio attualmente disponibili includono due opzioni per miner GPU, che costano circa 283$ per 23.580 gigahash al secondo (GH/s) o 1.066$ per 94.340 GH/s, e un’altra opzione per miner ASIC al prezzo di 2.571$ per 235.849 GH/s di potenza. Tutti i contratti indicano redditività a partire dal 143%.

Un’altra opzione che offre agli utenti una maggiore flessibilità per quanto riguarda i termini del contratto è ECOS, una compagnia sviluppata nella Free Economic Zone di Hrazdan, in Armenia, attiva dal 2017.

Calcolatrice della redditività del cloud mining con ECOS
Calcolatrice della redditività del cloud mining con ECOS. Fonte: ECOS

Come mostra il grafico qui sopra, un contratto da 50 mesi per 9 terahash al secondo costa attualmente 1.668$ e si stima che risulti in un profitto del 272,82% a un prezzo di BTC di 70.000$.

Occorre sottolineare che tutti i servizi di cloud mining avvertono sui rischi elevati associati e che nessun margine di profitto può essere garantito. Questo potrebbe essere dovuto a una varietà di circostanze, tra cui la fluttuazione dei prezzi dell’energia elettrica, la volatilità del prezzo di Bitcoin e progressi nella tecnologia di mining che portano a incrementi sostanziali della difficoltà di mining, rendendo obsolete le attrezzature più vecchie.

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Servizi di prestito crypto

Un’opzione più tradizionale a disposizione degli HODLer per acquisire più Bitcoin utilizzando le loro riserve attuali, e che a differenza del mining non richiede investimenti aggiuntivi, è rappresentata dai servizi di prestito che offrono un rendimento sui depositi.

Nexo e Celsius sono due delle piattaforme di prestito più conosciute che permettono agli utenti crypto di prendere in prestito fondi usando le proprie crypto come collaterale o guadagnare ricompense per i depositi.

Al momento della stesura, Celsius offre agli utenti un rendimento percentuale annuo (APY) del 6,2% sui depositi di Bitcoin; Nexo offre un rendimento standard del 5% sui depositi a termine flessibile, mentre i depositi a termine fisso da un minimo di un mese possono generare il 6%.

Una terza opzione che promette agli utenti un rendimento del 4% sui depositi di BTC è BlockFi, un fornitore di servizi per crypto asset che offre conti fruttiferi e prestiti garantiti da crypto, e di recente ha lanciato una carta di credito con ricompense in Bitcoin.

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Guadagnare BTC su exchange centralizzati

Diversi exchange centralizzati offrono ai possessori di Bitcoin un rendimento sui loro depositi di BTC, anche se con tassi più bassi rispetto a quelli menzionati sopra.

Binance, il più grande CEX nell’ecosistema crypto, offre agli utenti un APY stimato dello 0,5%, mentre l’exchange al terzo posto Huobi offre l’1,32%. Il miglior rendimento offerto su un CEX statunitense può essere trovato su Gemini, dove gli utenti possono guadagnare l’1,65% sui propri depositi.

KuCoin offre un approccio più libero al prestito di BTC, in cui i creditori possono definire parametri e termini del prestito, scegliendo tra lunghezze di 7, 14 o 28 giorni e impostando individualmente tassi d’interesse giornalieri per competere con gli altri creditori nel mercato.

Il rendimento più basso attualmente offerto su KuCoin è un tasso annuale dell’1,82% su un contratto da sette giorni.

Come indicano i dati forniti, ci sono diversi modi per espandere le proprie riserve di Bitcoin oltre al semplice acquisto sul mercato libero, ma col passare del tempo diventano sempre più limitate.

Mentre grandi istituzioni, aziende energetiche e governi iniziano a sviluppare infrastrutture per il mining di Bitcoin, i partecipanti al mercato più piccoli vengono allontanati man mano che le strutture di cloud mining non riescono a stare al passo con la domanda.

I prestiti di Bitcoin sembra sempre di più l’unico modo a disposizione dei possessori di BTC per guadagnare un rendimento pagato in BTC nel futuro, mentre i prestiti garantiti da Bitcoin offrono agli HODLer un modo per accedere al valore dei loro token senza dover vendere e creare un evento tassabile.