Più di 80 aziende operanti nel settore degli asset virtuali della Cina continentale e di nazioni straniere hanno espresso interesse a stabilire una presenza a Hong Kong, nell'ambito degli sforzi compiuti dalla città al fine di diventare un hub leader del Web3.

Durante un discorso tenuto il 20 marzo a Hong Kong, il Segretario per i Servizi Finanziari e il Tesoro, Christian Hui, ha dichiarato che Hong Kong sta attirando "l'interesse" di varie crypto imprese in tutto il mondo da ottobre 2022.

Hui ha evidenziato che da quando il governo di Hong Kong ha rilasciato la sua dichiarazione politica sullo sviluppo degli asset virtuali a ottobre 2022, oltre 80 società associate agli asset virtuali hanno espresso interesse a "stabilire la loro presenza a Hong Kong" a fine febbraio 2023.

Ha aggiunto che 23 crypto società hanno già dichiarato di "avere intenzione di stabilire la loro presenza" in città. Tra le imprese vi sono exchange di asset virtuali, infrastrutture blockchain e società di sicurezza della rete blockchain.

Christopher Hui, Segretario per i Servizi Finanziari e l'Ufficio del Tesoro, tiene il discorso di apertura e rafforza la visione del governo di Hong Kong di sviluppare il settore degli asset virtuali a Hong Kong.
Egli afferma che il Web3 rappresenta un cambiamento di paradigma nell'era di Internet. 

Hui ha riportato che queste aziende sono interessate ad approfondire i "dettagli di attuazione" della dichiarazione politica, i requisiti normativi, i requisiti di visto per l'ammissione dei talenti e le misure di sostegno mirate per gli asset virtuali e il settore Web3.

Hui ha precisato che Hong Kong conta già oltre 800 aziende fintech e che è "ben posizionata" per divenire un hub leader per il Web3, evidenziando lo stanziamento di bilancio di quest'anno di "50 milioni di dollari" per "accelerare la crescita dell'ecosistema Web3".

Hui ha inoltre ribadito l'intenzione di Hong Kong di istituire un regime di licenze per i provider di servizi di asset virtuali a giugno 2023, suggerendo che ciò potrebbe portare un maggior numero di imprese ad affluire:

"Grazie all'istituzione di un sistema normativo completo e chiaro, ci aspettiamo che un maggior numero di imprese di qualità avvii attività a Hong Kong o cerchi opportunità di sviluppo a Hong Kong".

La Securities and Futures Commission (SFC) di Hong Kong sta attualmente accettando commenti sul suo regime di licenze nell'ambito di un processo di consultazione che proseguirà fino al 31 marzo.

Come è noto, la Commissione ha proposto che tutte le piattaforme di trading di criptovalute centralizzate che operano a Hong Kong debbano essere autorizzate dall'ente regolatore.

Traduzione a cura di Walter Rizzo