Secondo quanto riportato da Bloomberg in data 29 agosto, i ministri dell'economia e della finanza appartenenti ai ventotto stati membri dell'Unione Europea terranno un incontro informale per esaminare le sfide poste dalle monete digitali e la possibilità di rafforzare le regolamentazioni.

In particolare, in data 7 settembre i partecipanti a tale riunione discuteranno della generale mancanza di trasparenza nel settore e del potenziale delle criptovalute di essere utilizzate per evasione fiscale, finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro.

A febbraio di quest'anno, l'Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati (ESMA) aveva messo in guardia i consumatori riguardo alle Initial Coin Offering (ICO), citando una mancanza di comprensione da parte degli investitori. L'istituzione ha inoltre sottolineato che gli exchange non regolamentati risultano per propria natura poco sicuri, in quanto agiscono al di fuori delle normative finanziarie: questo significa che in caso di attacco informatico i clienti non verrebbero protetti dalle leggi dell'Unione Europea.

Nonostante le avvertenze da parte delle autorità finanziarie, all'interno del documento ottenuto da Bloomberg viene spiegato che le ICO "hanno istituito una maniera efficace ed efficiente per raccogliere fondi", e che queste potrebbero aiutare ad integrare i mercati dei capitali in Europa.

A luglio è entrata in vigore la Quinta Direttiva Antiriciclaggio dell'Unione Europea. Tale normativa darà vita ad una nuova struttura giuridica per le autorità finanziarie, permettendo loro di regolamentare le criptovalute e combattere in maniera più efficace riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. Queste leggi imporranno requisiti di trasparenza più severi per l'utilizzo di "pagamenti anonimi attraverso carte prepagate" e "piattaforme d'exchange di criptovalute".

A marzo la ESMA ha rafforzato i requisiti per i Contratti per Differenza (CFD) basati su criptovalute. L'organo di regolamentazione ha modificato i limiti di leva finanziaria per i CFD da 5:1 a 2:1: questo significa che gli investitori dovranno possedere abbastanza fondi da poter coprire almeno metà del valore di un contratto per poterne aprire uno.