Entro febbraio di quest'anno il parlamento russo esaminerà un nuovo disegno di legge per la regolamentazione delle criptovalute: lo ha svelato il portale d'informazione TASS, citando quanto affermato dal capo del Comitato per i Mercati Finanziari.

Anatoly Aksakov, questo il nome del funzionario in questione, ha poi aggiunto che la tanto attesa normativa sugli asset digitali, termine utilizzato dal governo russo per definire tecnologie legate al settore delle criptovalute, tratterà anche di piattaforme per investimenti e crowdfunding

Le tempistiche accelerate sono state scelte su richiesta di Vyacheslav Volodin, Presidente della Duma di Stato. In data 9 gennaio, all'apertura della sessione primaverile del parlamento, l'uomo ha infatti esortato i legislatori del paese a concentrarsi su questioni di economia digitale, comprese problematiche legate alle criptovalute. Volodin ha proposto la fondazione di un gruppo di esperti, imprenditori e ricercatori, allo scopo di velocizzare lo sviluppo di nuove leggi.

A maggio dello scorso anno il governo russo aveva approvato la prima lettura di norme per la regolamentazione del settore delle criptovalute. Successivamente tale documento è stato tuttavia modificato, scatenando le critiche degli operatori dell'industria. In questa versione mancavano infatti numerosi concetti alla base delle monete digitali, come quello di "mining" e "crittografia".

Pochi mesi più tardi l'Unione Russa degli Industriali e degli Imprenditori (URII), che include membri di alto profilo come il miliardario Vladimir Potanin, proprietario di una società d'estrazione e fusione di minerali, e Viktor Vekselberg, a capo del fondo per l'innovazione Skolkovo, ha proposto delle regolamentazioni alternative al disegno di legge originariamente redatto dal parlamento.