Il Partito Democratico della Corea del Sud ha fatto marcia indietro sulla sua proposta di implementare una tassa sulle plusvalenze delle criptovalute nel 2025, accettando un ulteriore posticipo di due anni.

In una conferenza stampa del 1° dicembre, il leader del Korea Democratic Party (KDP), Park Chan-dae, ha annunciato che il partito ha accettato una proroga di due anni sull'implementazione dell'imposta sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di asset digitali. Il posticipo era stato originariamente proposto dal People's Power Party (PPP), ovvero il partito attualmente al governo del Paese. 

La tassa sarebbe dovuta entrare in vigore a gennaio. Tuttavia, il nuovo sviluppo farà slittare l'attuazione dell'imposta al 2027. In precedenza il governo aveva proposto una proroga di due anni, mentre il PPP di tre anni.

Il Partito Democratico fa marcia indietro

Il 12 luglio, il partito al governo ha proposto ufficialmente di ritardare l'attuazione della tassa sui profitti del trading di criptovalute. Il PPP sosteneva che tassare tanto rapidamente le criptovalute "è sconsigliabile", in quanto potrebbe spingere gli investitori ad abbandonare del tutto il mercato. Il partito desiderava posticipare l'implementazione al 2028, mantenendo una delle promesse fatte durante il periodo elettorale. 

Ma prima di fare un passo indietro sull'implementazione della tassa, il KDP si era opposto con forza alle proposte del governo sudcoreano e del partito al potere. Il 20 novembre il KDP ha contestato il piano di rinvio delle imposte, affermando che si trattava semplicemente di un trucco politico che il PPP intendeva riutilizzare nelle future elezioni.

Invece di ritardare la tassa sulle criptovalute, il KDP aveva proposto di introdurla nel 2025 ma di aumentare la soglia fiscale da 1.800 a 36.000 dollari: in questo modo, sarebbero stati influenzati principalmente i grandi trader.

La tassazione delle crypto è già stata posticipata di sei anni

Il piano della Corea del Sud di tassare i guadagni delle criptovalute era stato inizialmente previsto per il 2021. Tuttavia, le reazioni dei crypto-investitori hanno spinto il governo a ritardare l'attuazione della tassa al 2023. L'imposta è stata poi rinviata al 2025, per motivi analoghi.

Quando la tassa entrerà in vigore, gli investitori sudcoreani dovranno pagare un'imposta del 20% sui guadagni derivanti dalla vendita di asset digitali.