Bitcoin (BTC) inizia la nuova settimana sopra i 16.000$, mentre le azioni sono in aumento e il dollaro statunitense è in calo. Quali saranno i prossimi movimenti della criptovaluta?
Cointelegraph esamina i fattori che potrebbero influenzare il modo in cui Bitcoin si muoverà nei prossimi giorni.
Azioni vicine ai massimi storici, USD affonda
Il contesto macroeconomico di questa settimana appare diverso rispetto a quello alla scorsa: le azioni sono in crescita, probabilmente grazie a un importante accordo commerciale in Asia, mentre il dollaro statunitense perde terreno.
Quest'oggi lo U.S. Dollar Currency Index (DXY) è scivolato a 92,4, in calo rispetto al picco di 93,2 raggiunto subito dopo le elezioni. Tradizionalmente Bitcoin si muove in direzione opposto al DXY: sebbene di recente questa relazione sia divenuta meno pronunciata, grossi movimenti in entrambe le direzioni potrebbero comunque avere un impatto sulla coppia BTC/USD.

Le azioni asiatiche iniziano la settimana in positivo: 15 nazioni hanno firmato la tanto attesa Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), che mira a ridurre le tariffe commerciali internazionali fino al 92%.
L'atmosfera positiva si è persino riversata sui future europei e statunitensi, i cui mercati hanno quasi raggiunto livelli record. Si tratta di una situazione curiosamente familiare: dopo il crollo e il successivo rebound di inizio anno, i mercati sono ancora una volta ottimisti nonostante l'inasprimento in tutto il mondo delle restrizioni per il coronavirus.
Ciononostante, la continua intromissione delle banche centrali mette in dubbio il reale stato di salute dei mercati azionari. Comunque sia, il noto investitore Dan Tapiero ritiene che queste politiche economiche aiuteranno soprattutto i beni rifugio, come oro e Bitcoin.
Tapiero ha scritto su Twitter:
"Aspettatevi ulteriori iniezioni di liquidità da parte delle banche. Nel breve termine l'attività economica rallenterà e assisteremo a un ritorno della cautela.
Non ho alcun parere sul COVID, solo sulla risposta delle persone alla pandemia. I mercati saranno ben supportati, oro e Bitcoin continueranno a beneficiare."
Bitcoin, terza chiusura settimanale più alta di sempre
I movimenti di Bitcoin nel week-end hanno permesso alla criptovaluta di ottenere la sua terza chiusura settimanale migliore di sempre, sopra l'area dei 15.890$.

Ieri Michaël van de Poppe, analista di Cointelegraph Markets, ha commentato mentre il valore della coppia BTC/USD oscillava attorno ai 15.850$:
"In generale, il mercato si trova ad un crocevia. Se scivolerà sotto i 15.500$, presumo che assisteremo a una correzione in tutti i mercati. BTC potrebbe arrivare a 13.000$ o persino più in basso."
Il trader Tone Vays ha svelato di star puntando a un picco compreso fra i 17.000 e i 18.000 dollari:
"Non credo che la spinta attuale ci porterà a nuovi massimi storici.
Penso che il picco verrà raggiunto nella seconda metà di novembre oppure a fine novembre. Potrebbe estendersi fino ai primi giorni di dicembre."
Le istituzioni non stanno vendendo
Indipendentemente dalle oscillazioni a breve termine, i grandi investitori istituzionali rimangono fortemente rialzisti su Bitcoin. Secondo lo statistico Willy Woo, gli afflussi di capitali lo dimostrano: "Trading setup per il week-end: ci scrolleremo di dosso alcuni parametri tecnici ribassisti (divergenza RSI a 4 ore, TD9 a 8 ore)", aveva commentato sabato su Twitter.
"I fondamentali on-chain nel breve e medio termine sono rialzisti: sempre più monete rimosse dagli exchange, sempre più utenti in arrivo. Un chiaro scenario 'buy the dip'."
Woo faceva riferimento al numero decrescente di monete detenute all'interno degli order book delle piattaforme di trading: un fenomeno presente sin da quanto Bitcoin ha oltrepassato gli 11.000$. Piuttosto che speculare, gli investitori preferiscono conservare le proprie monete al di fuori degli exchange: ciò dimostra il desiderio diffuso di detenere la criptovaluta a lungo termine.
Trend dei fondamentali in rialzo
Nonostante alcuni analisti ritengano che assisteremo presto a una contrazione, i fondamentali del network di Bitcoin rimangono forti.
Secondo le stime di BTC.com, nelle prossime ore la difficoltà di mining di Bitcoin aumenterà di circa il 4%. Questo significativo incremento della competizione fra i miner di Bitcoin segue un crollo della difficoltà del 16% appena due settimane fa: il più grande dal 2011.
Svariati esperti ritengono che la difficoltà sia una delle caratteristiche tecniche più importanti di Bitcoin. Preston Pysh, co-founder del The Investor’s Podcast Network, ha scritto la scorsa settimana su Twitter:
"La regolazione della difficoltà garantisce che un numero limitato di monete possa essere immesso nel mercato ogni giorno. Le conseguenze per il prezzo sono interessanti, perché aiuta a gestire l'impulso di anticipare gli halving futuri."

I dati mostrano che anche l'hash rate, un valore che stima la potenza di calcolo complessiva della blockchain di Bitcoin, sta tornando ai livelli precedenti al crollo.
Quanto ancora durerà questa Extreme Greed?
Al tempo stesso, il Crypto Fear & Greed Index suggerisce che una correzione della coppia BTC/USD è praticamente garantita.
Tale indice prende in esame svariati fattori per valutare l'umore generale tra gli investitori di BTC: con un punteggio di 90 su 100, attualmente Bitcoin si trova in zona "Extreme Greed".

Non assistevamo a un valore tanto alto dal picco della bull run del 2019. Comunque sia, gli analisti ritengono che quest'anno la crescita di Bitcoin è stata molto più organica: l'aumento di prezzo pare pertanto sostenibile anche nel lungo termine.