La Federal Reserve degli Stati Uniti sta ancora involontariamente pubblicizzando Bitcoin: il suo presidente, Jerome Powell, continua a sostenere la necessità di stampare ulteriore denaro.

Tyler Winklevoss, co-fondatore dell'exchange di criptovalute Gemini, ha dichiarato su Twitter che l'ultimo discorso di Powell era "un modo per dire di comprare Bitcoin".

Powell: il Congresso dovrebbe approvare un altro stimolo

Powell ha discusso della questione durante una conferenza stampa, tenuta a seguito di un incontro della Fed del 5 novembre per discutere dello stato attuale dell'economia e delle future politiche dell'istituzione.

Proprio come in passato, ha ribadito che la banca centrale non ha ancora esaurito gli strumenti a propria disposizione per sostenere l'economia. Ad oggi, per evitare il collasso economico durante la crisi innescata dal COVID, la Fed è infatti intervenuta in maniera diretta nei mercati azionari e ha distribuito sussidi e pagamenti diretti a tutti i cittadini statunitensi.

In particolare, Powell ha commentato:

"Penso che avremo una ripresa più forte, se solo riuscissimo ad ottenere più supporto fiscale quando appropriato... la quantità che il Congresso riterrà sia appropriata."

Da tempo i sostenitori di Bitcoin mettono in guardia contro l'impatto a lungo termine che l'intromissione della banca centrale potrebbe avere sull'economia: nel corso del 2020, abbiamo assistito a un significativo aumento del debito pubblico sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo.

Attualmente il bilancio della Federal Reserve si attesta sui 7,14 bilioni di dollari, una cifra molto vicina ai massimi storici. Il debito nazionale statunitense ha invece superato i 27,2 bilioni, un numero mai visto prima nella storia.

Bilancio della Fed dal 2007 a oggi
Bilancio della Fed dal 2007 a oggi. Fonte: Federal Reserve

"Non c'è praticamente più alcun BTC in vendita"

Questa settimana, in quel che molti hanno descritto come una chiara dimostrazione del principio di domanda e offerta, il prezzo di Bitcoin è aumentato in maniera vertiginosa. Negli ultimi sette giorni il valore della criptovaluta è cresciuto di oltre il 15%, raggiungendo livelli che non si vedevano da inizio 2018.

Secondo il noto analista PlanB, si è trattato di un movimento del tutto prevedibile: sei mesi fa abbiamo assistito al dimezzamento delle ricompense per i miner, e questo ha significativamente ridotto l'offerta della criptovaluta.

Al tempo stesso anche la domanda per Bitcoin è aumentata, specialmente da parte di grandi investitori istituzionali come Grayscale, MicroStrategy e Square.

"Non c'è praticamente più alcun BTC in vendita", ha commentato su Twitter l'utente Girevik, notando un gran numero di acquirenti sugli exchange a livelli inferiori ai 13.000$ e pochissimi venditori persino sopra i 16.000$.