Paolo Ardoino, il CEO di Tether, ha condiviso alcune foto di prodotti in vendita in un negozio dell'aeroporto boliviano con prezzi espressi in USDt, la stablecoin dell'azienda, suggerendo un crescente uso non ufficiale della criptovaluta nel contesto dell'economia del paese in difficoltà.
Tramite un post pubblicato sabato su X, Ardoino ha condiviso alcune immagini di articoli in vendita in Bolivia con prezzi espressi in USDt (USDT), tra cui occhiali da sole e dolciumi. Uno scatto mostrava un avviso ai clienti che indicava che i prezzi erano fissati in USDT:
“I nostri prodotti hanno un prezzo in USDT (Tether), una criptovaluta stabile con un prezzo di riferimento comunicato quotidianamente dalla Banca Centrale della Bolivia, basato sul tasso di Binance (una piattaforma di trading di criptovalute)”, recita l’avviso.
L’avviso precisava che i clienti potevano pagare sia in valuta locale, bolivianos, sia in dollari statunitensi. L’USDT è stato utilizzato per stabilire il tasso di cambio dollaro-boliviano.

Tether, Stablecoin
Fonte: Paolo Ardoino

USDt spopola in Bolivia

L'avviso e gli articoli sono stati fotografati presso Duty Fly, un negozio aeroportuale che offre articoli duty-free ai propri clienti. Né Duty Fly né Tether hanno replicato alla richiesta di commento di Cointelegraph.
Non è chiaro quanto sia diffuso l'utilizzo di USDT come parametro di riferimento per i prezzi in Bolivia, sebbene altre fonti suggeriscano che la stablecoin stia riscuotendo un notevole successo nel Paese. A fine ottobre 2024, la principale banca locale Banco Bisa ha iniziato a offrire un servizio di custodia per USDT, affermando che avrebbe consentito ai propri clienti di acquistare, vendere e trasferire l'asset tramite la banca.

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Crollo dell'economia boliviana

L'economia boliviana è in forte declino. Le riserve valutarie utilizzabili del Paese sono scese dai 15 miliardi di dollari del 2014 a 1,98 miliardi di dollari a dicembre 2024, pari a soli 2,9 mesi di importazioni. Di tale importo, meno di 50 milioni di dollari erano in contanti e il resto in oro.
La Bolivia presenta un florido mercato nero del dollaro, con un tasso di cambio che a metà 2024 era pari a circa 10 bolivianos per dollaro. L'attuale tasso di cambio ufficiale si avvicina a 7 bolivianos per dollaro statunitense.

Tasso di cambio di USD/BOB. Fonte: Google Finance

Il governo boliviano spende inoltre circa 56 milioni di dollari alla settimana per importare diesel e benzina, ma nonostante ciò il Paese continua a fronteggiare carenze a livello nazionale. A marzo 2025 l'inflazione dell'indice dei prezzi al consumo locale era pari al 14,6%.
Una delle foto condivise da Ardoino mostrava un pacchetto di Oreo al prezzo compreso tra 15 e 22 USDT, sottolineando la rapida erosione del potere d'acquisto della valuta locale.

Traduzione a cura di Walter Rizzo