PNC - l'ottava banca più grande degli Stati Uniti con quasi 400 miliardi di dollari in asset - è la prima banca del Paese ad utilizzare la rete blockchain RippleNet per i pagamenti cross-border.

Il 29 agosto, Fintech Futures ha riportato che PNC Treasury Management sta offrendo ai suoi clienti commerciali alcune soluzioni per i pagamenti internazionali basate su RippleNet, promuovendo come benefici principali:

"Avere la capacità di ricevere immediatamente un pagamento da un acquirente estero, trasformare il modo in cui gestiscono le loro fatture attive e una migliore gestione del loro capitale circolante."

Ripple: i frutti della partnership con MoneyGram

Come riportato in precedenza da Cointelegraph, PNC ha rivelato di voler utilizzare RippleNet a settembre 2018. All'epoca, l'annuncio fece volare il valore del token XRP di Ripple.

Tuttavia, come ha indicato l'head of Global Institutional Markets della società Breanne M. Madigan questa settimana - che, ricordiamo, non è andata per niente bene per il token - il prezzo non è l'unico parametro che gli esperti tengono d'occhio.

Il 23 agosto, Madigan ha condiviso alcuni dati che rivelano che, nonostante il volume complessivo del trading di XRP fosse in calo di quasi il 65%, i volumi XRP/MXN sugli exchange di criptovalute messicani sono aumenti di oltre il 25% dopo il lancio dei pagamenti MoneyGram in Messico tramite XRP.

A giugno, Ripple aveva annunciato l'acquisto di una quota del 10% in MoneyGram, la seconda società di rimesse più grande al mondo, nell'ambito di una partnership da 30 milioni di dollari. Una delle clausole centrali dell'accordo era che MoneyGram avrebbe iniziato a usare xRapid.

Successivamente, il CEO di Ripple Brad Garlinghouse ha affermato che, tra circa un anno, l'accordo con MoneyGram "avrà un impatto più significativo sui mercati delle criptovalute rispetto al white paper di Libra".

La rivolta degli holder di XRP

Questa settimana, a Garlinghouse è stato chiesto di commentare alcune controversie relative al progetto Ripple. Tra queste vi è la continua frustrazione di alcuni holder riguardo quelle che percepiscono come conseguenze di mercato negative causate dalle vendite di XRP da parte di Ripple.