Stando a recenti indiscrezioni, alcune delle più grandi società bancarie statunitensi starebbero valutando la possibilità di collaborare al lancio di una stablecoin.
Come riportato dal Wall Street Journal il 22 maggio citando fonti vicine alla vicenda, diverse società di proprietà di JPMorgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo starebbero discutendo la possibilità di emettere congiuntamente una moneta digitale ancorata al dollaro statunitense.
Altre istituzioni finanziarie legate alla potenziale stablecoin includono Early Warning Services, la società madre della rete di pagamenti digitali Zelle, e la rete di pagamenti Clearing House.
Le discussioni sono ancora in fase iniziale e la decisione finale sul progetto potrebbe cambiare a seconda del contesto normativo e della domanda di stablecoin.
Un portavoce di JPMorgan ha dichiarato a Cointelegraph che la società non ha commenti in merito. Bank of America, CitiGroup e Wells Fargo non hanno rilasciato dichiarazioni.
Il 20 maggio, il Senato degli Stati Uniti ha votato con 66 voti a favore e 32 contrari a favore di portare avanti la discussione sulla legge GENIUS (Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins) che regola le stablecoin. 
Il disegno di legge delinea un quadro normativo per la collateralizzazione delle stablecoin e impone il rispetto delle leggi antiriciclaggio. Il disegno di legge è ora in discussione al Senato.
All'inizio di questa settimana, il “zar delle crypto” della Casa Bianca David Sacks ha dichiarato di aspettarsi che il disegno di legge venga approvato e che riceva il sostegno bipartisan.
Tuttavia, alcuni esponenti di spicco del Partito Democratico intendono emendare il disegno di legge per includere una clausola che vieti al presidente Donald Trump e ad altri funzionari statunitensi di trarre profitto dalle stablecoin.
Trump e la sua famiglia hanno infatti lanciato la piattaforma crypto World Liberty Financial, che a marzo ha creato la stablecoin USD1. I detrattori sostengono che il presidente Trump possa trarre vantaggi personali dall'approvazione di una normativa favorevole.

Aumento della domanda di stablecoin

La domanda di stablecoin è in aumento, con gli Stati nazionali e le istituzioni che desiderano adottarle.
La capitalizzazione di mercato totale delle stablecoin è salita a 245 miliardi dai 205 miliardi di dollari di inizio anno, pari a un aumento del 20%.
A inizio settimana, è stato riferito che le stablecoin con rendimento ora rappresentano quasi il 4,5% dell'intero mercato delle stablecoin, con un'offerta circolante di 11 miliardi di dollari.
Austin Campbell, professore alla New York University e fondatore di Zero Knowledge Consulting, ha affermato che la lobby bancaria americana è “in preda al panico”, in quanto le stablecoin potrebbero sconvolgere il modello di business bancario tradizionale.
Ad inizio mese, secondo quanto riportato, il gigante tecnologico Meta starebbe valutando la possibilità di integrare pagamenti in stablecoin nelle proprie piattaforme.

Traduzione a cura di Walter Rizzo