Entro la metà del prossimo mese, la banca centrale degli Stati Uniti inietterà nell'economia almeno 425 miliardi di denaro inesistente.

In una dichiarazione rilasciata l'11 dicembre, la Federal Reserve ha confermato l'accelerazione delle cosiddette operazioni di "pronti contro termine" (repo), in alcune date chiave nei primi giorni del prossimo anno.

Prevista la "stampa" di 425 miliardi, il triplo della capitalizzazione di mercato Bitcoin

"L'Open Market Trading Desk (Desk) della Federal Reserve Bank di New York ha pubblicato il programma delle operazioni di pronti contro termine (repo) per il periodo mensile dal 13 dicembre 2019 al 14 gennaio 2020", recita la nota.

La Fed quindi conferma:

"In conformità con le recenti direttive FOMC, il Desk effettuerà le operazioni di pronti contro termine per garantire che l'offerta di riserve rimanga ampia e per mitigare il rischio di pressioni del mercato monetario verso la fine dell'anno che potrebbero influire negativamente sull'attuazione delle politiche."

Le repo del 31 dicembre e il 2 gennaio saranno di 150 miliardi di dollari. Entro la scadenza del 14 gennaio, il minimo che la Fed prevede di generare è 425 miliardi di dollari.

“Tutto ok”

Sebbene comuni, tali mosse implicano l'immissione nel mercato di una liquidità enorme, senza che sia sostenuta da nulla: essenzialmente equivale a "stampare" denaro, seppur non fisicamente.

I critici, specialmente nelle comunità di Bitcoin (BTC), hanno da tempo messo in evidenza tali politiche come un esempio della cattiva gestione delle economie da parte delle banche centrali.

L'argomento costituisce un principio centrale del famoso libro "The Bitcoin Standard", in cui l'autore Saifedean Ammous sostiene che la caduta di nazioni e imperi deriva dalla caduta di una valuta che non è autorizzata a operare senza manipolazione.

Opinioni simili a favore di Bitcoin sono emerse a settembre, durante un altro picco di operazioni di pronti contro termine.

Commentando l'annuncio della Fed, il sostenitore di Bitcoin noto come "Rhythm" su Twitter ha osservato che 425 miliardi di dollari equivale a più del triplo della capitalizzazione di mercato di Bitcoin.

"Va tutto bene però", ha riassunto ironicamente.

Come riportato in precedenza da Cointelegraph, a novembre il debito nazionale degli Stati Uniti ha raggiunto i 23mila miliardi di dollari - circa 12 milioni per ogni Bitcoin.