In data 5 maggio il governo del Venezuela ha annunciato che Petro, la sua controversa criptovaluta basata sul valore del petrolio, sarebbe andata offline per manutenzione fino al 10 maggio.
Tuttavia, analizzando il block explorer ufficiale di Petro, la community ha notato che il 5 maggio 2020 viene identificato come la data di creazione del genesis block.
Altri block explorer sostengono invece che la data di creazione del blocco genesi di Petro sia il 13 ottobre 2018: in questo momento potrebbero pertanto esistere due chain della stessa criptovaluta.
Petro ha silenziosamente eseguito un hard fork?
Una volta terminata la manutenzione, la National Superintendency of Crypto Assets ha annunciato di aver apportato alcune migliorie all'infrastruttura: per poter continuare a utilizzare il servizio, gli utenti di PetroApp dovranno aggiornare i propri wallet.
L'economia del Venezuela soffre di un altissimo tasso d'inflazione, che nel corso degli anni ha incrementato la domanda per Bitcoin (BTC) e altre criptovalute nel Paese: in Venezuela sono infatti presenti i volumi di trading peer-to-peer fra i più al mondo.
Adozione delle criptovalute in crescita
In Venezuela, sempre più persone utilizzano le criptovalute nella vita di tutti i giorni: a partire dal mese prossimo, oltre 20.000 aziende e negozi inizieranno ad accettare pagamenti sotto forma di monete digitali.
Grazie a una collaborazione fra Cryptobuyer e Mega Soft, i commercianti potranno accettare pagamenti non soltanto in denaro tradizionale, ma anche in Bitcoin (BTC), Ether (ETH), Dash (DASH), Litecoin (LTC), Tether (USDT) e molte altre criptovalute. Stranamente, il Petro non verrà supportato dal servizio.
Jorge Luis Farias, CEO di Cryptobuyer, aveva commentato in merito all'iniziativa:
"È questa la vera inclusione finanziaria. [...]
L'uso di denaro contante come il dollaro statunitense viene complicato dal fatto che molte volte al momento dell'acquisto i commercianti non possiedono il resto necessario, costringendo le persone a comprare più prodotti di quanti ne abbiano davvero bisogno.
L'uso delle criptovalute è molto più versatile in Paesi dove i sistemi di pagamento sono poco efficienti."