Il cofondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha pubblicato un altro aggiornamento su ciò che, secondo lui, potrebbe riservare il futuro della rete.
In un post odierno pubblicato sulla piattaforma social media basata su blockchain Farcaster, Buterin ha delineato le sue aree di interesse personali per lo sviluppo di Ethereum per quest'anno. Esse includono lo studio di modifiche all'infrastruttura di rete per ottenere il single-slot finality, aggiornamenti all'esecuzione degli smart contract e miglioramenti alla privacy.
Il post arriva in un momento cruciale per la rete Ethereum, che registra un nuovo traguardo. I dati di GrowThePie rivelano che il numero settimanale di indirizzi unici che interagiscono con l'ecosistema Ethereum ha raggiunto un nuovo massimo di oltre 15,4 milioni, con quasi 13,45 milioni sui protocolli layer 2.
Recentemente Buterin ha sostenuto che la privacy dovrebbe essere una priorità assoluta per gli sviluppatori e ha proposto alcune soluzioni per rafforzarla su Ethereum. Ad inizio aprile ha anche pubblicato una roadmap a breve termine per la privacy su Ethereum, illustrando in dettaglio le soluzioni tecniche per garantire la trasparenza della rete.
L'attenzione di Buterin per la ricerca lungimirante fa seguito ai cambiamenti avvenuti presso la Ethereum Foundation, l'organizzazione senza scopo di lucro che sviluppa l'ecosistema Ethereum. Ad inizio mese, il co-direttore esecutivo della Ethereum Foundation, Tomasz Stańczak, ha affermato che Buterin ora ha più tempo da dedicare alla ricerca e alla sperimentazione.
“Ogni volta che Vitalik condivide le sue intuizioni o comunica una direzione, accelera importanti progressi di lungo termine”, ha scritto.
Modifiche proposte al protocollo Ethereum
Nel post odierno, Buterin ha annunciato che quest'anno si dedicherà alla ricerca sullo single-slot finality su Ethereum. L'aggiornamento proposto consentirebbe ai blocchi di diventare definitivi in un unico slot entro 12 secondi. Ciò ridurrebbe notevolmente il tempo necessario per confermare le transazioni in modo irreversibile e migliorerebbe la user experience.
Un'altra area di interesse riguarderebbe la statelessness di Ethereum. Ciò comporterebbe che i nodi non memorizzerebbero più lo stato completo (saldi dei conti, contratti, ecc.), ma richiederebbero invece agli utenti di fornire i dati di stato necessari (witnesses) ad ogni transazione. In questo modo si potrebbe potenzialmente migliorare la scalabilità e la decentralizzazione.
Buterin prevede inoltre di studiare modalità per migliorare la sicurezza informatica dell'ecosistema sia sul front-end che sul back-end, nonché la sua resilienza e decentralizzazione. Egli ha fissato alcuni obiettivi che, secondo lui, dovrebbero applicarsi anche al software client, come i wallet di terze parti:
“Garantire che Ethereum sia utilizzabile in modo altamente sicuro, privo di intermediari centralizzati e rispettoso della privacy.”
Non si tratta solo del protocollo
Oltre a lavorare sul protocollo Ethereum, Buterin intende dedicarsi al miglioramento degli strumenti di comunicazione, alla condivisione delle informazioni e al livello sociale che circonda Ethereum. Questo include cambiamenti nella governance, nella gestione delle risorse della rete e nel finanziamento dello sviluppo open source.
Buterin ha illustrato che ciò comporta anche lo sviluppo di sistemi di messaggistica crittografata più efficaci, la documentazione del software e la promozione della loro adozione nell'ecosistema. Ha anche accennato allo sviluppo di mercati predittivi e tecnologie correlate, nonché di alcuni potenziali nuovi strumenti di comunicazione.
Altri obiettivi includono lo sviluppo di livello inferiore. Buterin ha citato l'intenzione di indagare sulla crittografia, i sistemi operativi, l'hardware, l'infrastruttura fisica e la difesa biologica senza fornire ulteriori spiegazioni.
Buterin ha infine citato alcune aree di sviluppo in cui non è personalmente coinvolto, tra cui i piani per aumentare il gas limit di Ethereum come soluzione di scalabilità a breve termine, nonché i sistemi peer-to-peer.
Traduzione a cura di Walter Rizzo