Bitcoin (BTC) entra in una nuova settimana decisiva per il suo destino, con il mercato in attesa di un'altra scelta chiave di politica monetaria degli Stati Uniti.

Dopo aver chiuso la settimana precedente positivamente ai massimi da metà giugno, BTC/USD appare oggi molto più cauto mentre la Federal Reserve si prepara ad aumentare i tassi di interesse al fine di contrastare l'inflazione.

Sebbene molti sperassero che la coppia uscisse dal recente trading range continuando il rialzo, la pressione della Fed è chiaramente palpabile, in un panorama generale già compromesso.

Questa fragilità si sta manifestando anche sui fondamentali della rete Bitcoin: la difficoltà percepita dai miner è reale e il costo di estrazione è per molti insostenibile.

Allo stesso tempo, si intravedo segnali incoraggianti da alcuni parametri on-chain, con gli investitori di lungo termine che rifiutano di cedere.

Analizziamo insieme i possibili movimenti di mercato della settimana, la quale prospetta tensione per criptovalute, azioni ed asset di rischio in generale.

 

Questa settimana la Fed deciderà il prossimo rialzo dei tassi

Il momento più importante sarà senza dubbio il rialzo dei tassi della Federal Reserve.

Il 26 e 27 luglio, in occasione del Federal Open Markets Committee (FOMC), i responsabili politici decideranno l'entità del prossimo rialzo dei tassi. Secondo le previsioni, si tratterà di 75 o 100 punti base.

L'inflazione statunitense, come in molte altre giurisdizioni, è ai massimi da quarant'anni e la sua avanzata sembra aver colto di sorpresa l'establishment, considerando che le ipotesi di un picco sono state accolte da guadagni ancora più consistenti.

"Sarà un'altra settimana divertente", sintetizza oggi William Clemente, lead insights analyst di Blockware.

La decisione sui tassi di interesse è prevista per il 27 luglio alle 20:00 (ora italiana), giornata che potrebbe essere accompagnata da un aumento della volatilità sugli asset di rischio.

Un analista avverte che questa situazione potrebbe essere esacerbata dalla scarsa liquidità estiva e dalla mancanza di convinzione da parte degli acquirenti.

"Stiamo entrando nel periodo BCE/FOMC/Tech Earnings con la liquidità più bassa dell'anno. Il mercato è tornato in ipercomprato. Bull, lasciate correre", riferisce l'account Twitter Mac10.

In un post precedente, le notizie sugli utili del secondo trimestre sono state segnalate come potenzialmente in grado di contribuire ad un movimento al ribasso, in linea con l'episodio precedente.

 

I tech earning e il FOMC sono stati i catalizzatori di due grandi crolli nel 2022.

"Questa volta sarà diverso"

"Quest'anno BTC e gli asset di rischio sono aumentati in occasione degli eventi del FOMC, per poi crollare: questa volta sarà diverso?", ha proseguito il collega Tedtalksmacro:

"La riunione del FOMC di giugno ha visto la Federal Reserve statunitense effettuare un rialzo di 75 pb, il più consistente dal 1994. Si prevedono altri pesanti rialzi prima che l'inflazione si "normalizzi"".

La settimana si presuppone già diversa dalla scorsa, anche prima del manifestarsi degli eventi: i mercati asiatici appaino tendenzialmente piatti rispetto al tono rialzista della scorsa settimana, che ha accompagnato una ripresa di Bitcoin e delle altcoin.

Se da un lato si sostiene che la Fed non possa aumentare i tassi più di tanto senza far crollare l'economia, dall'altro Tedtalksmacro indica il mercato dell'occupazione come obiettivo per mantenere i rialzi.

"Bitcoin farà fatica a superare i 28.000$ finché i dati non si deterioreranno", aggiunge.

 

Il prezzo spot non riesce a recuperare la media mobile chiave

L'ultima chiusura settimanale di Bitcoin ha rappresentato una sorta di passo falso per i rialzisti, come riportato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.

Pur ottenendo la migliore performance da oltre un mese, BTC/USD non è riuscita a recuperare l'importante media mobile a 200 settimane (MA) a 22.800$.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

A seguito della chiusura, attestatasi intorno a 22.500$, Bitcoin ha iniziato a scendere verso la parte inferiore del trading range, rimanendo ancora al di sotto dei 22.000$ al momento della stesura.

Buongiorno leggende

Range high dump durante la sessione notturna su $ETH e $BTC.

Cerchiamo un po' di relief bounce se riusciamo a mantenere 1460$ su $ETH e 21.700$ su $BTC.

Aggiornamenti sui grafici in arrivo

"Vediamo se riusciamo a trovare un supporto a 21.666$. Pazienza", dichiara il popolare trader Anbessa su Twitter.

Il collega Crypto Chase, nel frattempo, suggerisce che un ritorno alla MA a 200 settimane porterebbe ad un ulteriore modesto rialzo.

"Il prezzo si aggira intorno alla S/R giornaliera (riquadro rosso) con l'incapacità di riottenere i 22.800$ (resistenza giornaliera) in supporto. Tentativi multipli di farlo, ma finora falliti", riporta accanto ai grafici:

"Se il prezzo si spinge nuovamente al di sopra e trova accettazione, spero che i 22.800$ diventino un supporto per tentare un potenziale ingresso long a 23.200$".

Un aggiornamento successivo individua i 21.200$ un potenziale obiettivo ribassista, che costituisce anche un livello di supporto/resistenza su grafico giornaliero.

Malgrado tutto, a 21.900$ Bitcoin resta ad un livello più alto rispetto ad una settimana fa.

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp) con 200MA. Fonte: TradingView

Ad ogni modo, l'ultima price action non è stata sufficiente a mutare le prospettive di lungo termine. Per Venturefounder, collaboratore della società di analisi on-chain CryptoQuant, deve ancora palesarsi un macro bottom, che potrebbe potenzialmente siglare i 14.000$.

"In linea con i precedenti cicli di halving, questa è ancora la mia più valida previsione per Bitcoin prima del prossimo dimezzamento: BTC capitolerà nei prossimi 6 mesi e toccherà il fondo del ciclo (ovunque tra i 14-21.000$), si aggirerà tra 28-40.000$ per gran parte del 2023 e sarà di nuovo a ~40.000$ entro il prossimo halving", ribadisce l'analista riferendosi ad un precedente post di giugno.

La difficoltà torna ai livelli di marzo

A dimostrazione del fatto che i problemi dei miner dovuti alla debolezza dei prezzi potrebbero essere solo all'inizio, dei disordini sono adesso visibili su tutta la rete Bitcoin.

La difficoltà, il parametro regolato in base alla partecipazione sulla rete che misura la concorrenza tra i miner, è in calo da fine giugno ed ora è tornata a livelli non registrati da marzo.

L'ultimo aggiustamento è stato particolarmente evidente, con una riduzione del 5% del totale della difficoltà ed un cambiamento nell'attività dei miner. Si è trattato del più grande singolo calo da maggio 2021 e il prossimo, previsto tra dieci giorni, si stima che farà diminuire la difficoltà di un altro 2%.

Essendo probabilmente l'aspetto più importante della rete Bitcoin stessa, gli aggiustamenti della difficoltà definiscono anche la scena della ripresa, livellando il campo di gioco per i miner. Più bassa è la difficoltà, più "facile" – o meno dispendioso in termini energetici – è minare BTC, in quanto la concorrenza è complessivamente minore.

Nel frattempo, tuttavia, la necessità di rimanere a galla rimane una reale preoccupazione. Secondo CryptoQuant, solo il 24 luglio i miner hanno inviato 909 BTC agli exchange, il massimo giornaliero dal 22 giugno, evento accompagnato da un calo del 5% della difficoltà.

Un'inversione di trend per i miner non è quindi in vista questa settimana.

Panoramica dei fondamentali della rete Bitcoin (screenshot). Fonte: BTC.com

Come riportato da Cointelegraph, non è solo il prezzo di BTC a mettere in difficoltà i miner nelle condizioni attuali.

Buone nuove dal MVRV-Z Score

Una dei parametri on-chain più interessanti di Bitcoin ha appena attraversato quello che è probabilmente il suo livello più importante: lo zero.

Il 25 luglio, lo MVRV-Z Score di Bitcoin è tornato in territorio negativo dopo una breve settimana in positivo, rientrando così nella zona tipicamente riservata ai macro-fondi dei prezzi.

Lo MVRV-Z Score di #Bitcoin $BTC ha appena superato lo 0.

Prima: 0,010 -> Ora: -0,000

Visualizza il parametro:

L'MVRV-Z mostra il livello di ipercomprato o ipervenduto di BTC rispetto al "fair value" ed è popolare grazie alla sua straordinaria capacità di definire i minimi di prezzo.

Il suo ritorno potrebbe segnalare un nuovo periodo di pressione sui prezzi, in quanto la precisione nell'individuare i bottom ha un margine di errore di due settimane.

Ad inizio luglio, Cointelegraph ha riportato l'MVRV-Z, fornendo uno scenario peggiore di 15.600$ per BTC/USD.

Il sentiment si raffredda dai massimi di quattro mesi

Per il mercato delle criptovalute, la settimana appena trascorsa potrebbe essere stata un breve periodo di esuberanza irrazionale, considerando la credibilità dei dati.

Il Crypto Fear & Greed Index mostra un calo costante da aprile.

Alla data odierna l'indice si attesta a 30/100, ancora in territorio di "paura", ma ancora cinque punti al di sopra della "paura estrema", nella quale il mercato ha precedentemente trascorso un record di 73 giorni.

Il sentiment è comunque tornato in auge da metà giugno, quando Fear & Greed ha toccato uno dei livelli più bassi mai registrati, appena 6/100.

Crypto Fear & Greed Index (screenshot). Fonte: Alternative.me

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.