XRP raggiunge i massimi di 7 anni grazie all'entusiasmo prevalente sulle preoccupazioni per l'appello della SEC

Grazie all'ottimismo nei confronti delle normative emergenti sulle criptovalute al di là delle preoccupazioni sollevate dall'ultimo ricorso legale presentato dalla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense, XRP è risalito al livello più alto da gennaio 2018.
Il 15 gennaio la quotazione di XRP (XRP) è balzata ad un massimo di sette anni a 3,20 dollari, per poi ritracciare a 3,09 dollari alle 8:45 UTC odierne. In base ai dati di CoinMarketCap, XRP è in rialzo di oltre il 32% sul grafico settimanale.

Il rally è proseguito nonostante sia stato presentato un ricorso da parte della SEC il 15 gennaio, che ha contestato la sentenza del giudice distrettuale Analisa Torres di luglio 2023, secondo la quale le vendite di XRP agli investitori al dettaglio non costituivano offerta titoli non registrati. La SEC sta cercando di far classificare tali vendite retail come tali.
Nonostante l'appello della SEC, secondo Ryan Lee, chief analyst di Bitget Research, il mercato ha privilegiato le parziali vittorie legali ottenute da Ripple Labs nella lunga causa.
Tali vittorie legali parziali, abbinate all'ottimismo degli investitori per una attesa maggiore chiarezza normativa, costituiscono i principali fattori che hanno determinato il rally del prezzo di XRP, ha dichiarato l'analista a Cointelegraph, aggiungendo:

"L'impennata di XRP può essere attribuita agli esiti favorevoli della causa della SEC di Ripple e ad un contesto politico più favorevole alle criptovalute negli Stati Uniti. Qualora le incertezze normative venissero risolte, l'afflusso di investitori istituzionali potrebbe consolidare ulteriormente la posizione di XRP nel mercato."

La crescente adozione di RippleNet ha inoltre “aumentato l'attrattiva di XRP sul mercato”, ha aggiunto Lee.

In vista dell'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per il 20 gennaio, si registra un aumento dell'ottimismo degli investitori. La nuova presidenza presumibilmente porterà maggiore chiarezza normativa per il settore crypto e la potenziale accettazione del Bitcoin Act, che mira a creare una riserva strategica di Bitcoin (BTC) per la più grande economia del mondo.

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XRP ETF potrebbero rappresentare il prossimo catalizzatore di prezzo per il 2025

L'insediamento di Trump potrebbe rappresentare un ulteriore catalizzatore, grazie alla potenziale approvazione dei primi fondi negoziati in borsa (ETF) su XRP negli Stati Uniti.

Se approvato, un XRP ETF potrebbe assorbire da 3 a 6 miliardi di dollari di nuovi investimenti netti, supponendo un tasso di adozione pari a quello degli Ether ETF, secondo le stime di JPMorgan.
Diversi grandi gestori patrimoniali hanno anche presentato domanda per un ETF Solana, tra cui VanEck, Grayscale, 21Shares, Bitwise e Canary Capital.
La SEC dovrebbe prendere decisioni preliminari su tali richieste entro fine gennaio. La scadenza per la domanda di Grayscale è il 23 gennaio, mentre per gli altri richiedenti le decisioni sono attese per il 25 gennaio.

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Il prezzo di XRP può superare i 14 dollari grazie a sviluppi normativi positivi?

La rapida ripresa del token XRP dai minimi del 3 gennaio a 2,20 dollari ha rafforzato le aspettative degli analisti di un nuovo massimo storico che potrebbe raggiungere la doppia cifra nel 2025.
Tale dinamica potrebbe far sì che XRP superi i rendimenti di Bitcoin, grazie alla formazione di una bandiera rialzista sul grafico giornaliero in grado di sostenere il prezzo di XRP fino a 14 dollari, sostiene l'analista Steph Is Crypto in un post su X del 14 gennaio.
“XRP ha ritestato con successo il punto di breakout. Obiettivo rialzista: 14 dollari. Obiettivo conservativo: 5 dollari”, precisa l'analista.

Il “bullish pennant” (bandiera rialzista) è una formazione tecnica utilizzata dai trader per valutare la continuazione di un forte rally al rialzo.

Traduzione a cura di Walter Rizzo