Da quando il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha presenziato allo StartmeupHK Festival 2021, il prezzo di Ether (ETH) si trova in una spirale discendente. In una chat session tenutasi il 27 maggio, Vitalik ha dichiarato che alcuni conflitti interni al team hanno causato diversi ritardi nella migrazione alla Proof-of-Stake.

Come riportato da Cointelegraph, "Phase One", che introdurrà la scalabilità attraverso lo sharding, è stata posticipata al 2022. Inoltre, la natura intrinsecamente decentralizzata della DeFi potrebbe non essere del tutto vantaggiosa, in quanto l'elaborazione tramite sharding richiederebbe l'esecuzione delle transazioni attraverso una relay chain.

ETH/USD su Coinbase. Fonte: TradingView
ETH/USD su Coinbase. Fonte: TradingView

È impossibile individuare il motivo alla base del forte calo di Ether dal suo massimo storico, ma le crescenti gas fee hanno sicuramente avuto un impatto sulle aspettative degli investitori. Non ha solo evidenziato quanto sia limitata la rete, ma ha anche incentivato i trader a sperimentare reti alternative come Binance Smart Chain (BSC) e la soluzione layer-2 di Polygon.

Gas fee di Ethereum in USD, media settimanale. Fonte: CoinMetrics
Gas fee di Ethereum in USD, media settimanale. Fonte: CoinMetrics

Il grafico riportato in alto mostra come, circa un mese dopo l'attivazione dell'aggiornamento "Berlin" avvenuta in data 15 aprile, le commissioni medie sul network hanno raggiunto un picco di ben 45$. La community è sempre stata consapevole del fatto che Berlin non avrebbe avuto alcun effetto positivo sulle gas fee nel breve termine: il suo obiettivo era principalmente quello di spianare la strada all'attesissima EIP-1559 dell'hard fork "London", previsto per il 4 agosto.

Questo è uno dei tre fattori che potrebbero avere un impatto negativo sul prezzo di Ether nel breve termine.

Ritardo del fork London

L'hard fork London sarà parte integrante della versione finale di Ethereum 2.0, il cui lancio avverrà nel 2022. Il tanto atteso aggiornamento, originariamente programmato per fine luglio, è previsto per il 4 agosto.

I miner saranno gli utenti più colpiti dalla EIP-1159, che mira a distruggere parte delle commissioni generate sulla blockchain di Ethereum, riducendo così le loro entrate. Successivamente, la EIP-3554 introdurrà un aggiustamento della difficoltà incrementale che andrà ad incentivare la migrazione alla nuova blockchain Proof-of-Stake.

Anche il track record di consegna degli sviluppatori di Ethereum non ispira fiducia. Se dovesse aver luogo un aggiornamento parziale e le modifiche più dibattute venissero posticipate, il prezzo di Ether potrebbe incorrere in un ritracciamento. È indubbio che l’attuale rally si basi infatti su un’alta aspettativa riguardo l'hard fork.

Esodo dei miner

Questa volta, la preoccupazione principale non è tecnica ma squisitamente economica. È evidente che quando la fonte di entrate dei miner di Ethereum verrà gradualmente ridotta, l’incentivo a migrare verso differenti chain Proof-of-Work sarà più elevato.

Nonostante la maggior parte delle blockchain con smart contract sia stata progettata con alla base un modello di consenso Proof-of-Stake, alcuni progetti meno noti potrebbero modificare il loro algoritmo per supportare il mining tramite Ethash.

Gli analisti non dovrebbero scartare la possibilità che Binance Chain o Solana possano implementare un livello di sicurezza aggiuntivo utilizzando l'hashing power extra derivante dal possibile esodo di miner di Ethereum. Malgrado questo scenario sia lontano, tali movimenti metterebbero senza dubbio sotto pressione il prezzo di Ether.

DApp multi-chain

Maggiore sarà il tempo necessario per l'implementazione completa di Eth2 e per il supporto dello sharding da parte delle varie DApp, maggiori saranno gli incentivi per l'aggiunta del supporto multi-chain.

Curve e AAVE, i due principali protocolli DeFi per valore totale bloccato, hanno entrambi aggiunto il supporto per blockchain diverse da Ethereum. Nel frattempo, Polygon detiene 550 milioni di dollari di contratti Curve e AAVE altri 1,8 miliardi, secondo i dati di DeFi Llama.

In conclusione, il cosiddetto "Ethereum killer" più plausibile sarebbe la rete stessa, in quanto posticipare la soluzione di scalabilità spingerebbe utenti e DApp a soluzioni alternative. Allo stesso tempo, la migrazione alla PoS (Proof-of-Stake) dà spazio a blockchain concorrenti.