Immagina uno scenario in cui hai bisogno di app diverse per inviare tipi di messaggi differenti. Per esempio, WhatsApp per i messaggi di testo, Viber per l’audio e Telegram per i video, ecc. Piuttosto scomodo, no? Ma questo è esattamente quello che succede nella finanza: non c’è modo di inviare sia denaro fiat digitale che criptovalute da un conto bancario senza passaggi aggiuntivi. Questa mancanza non influenza ancora le masse, ma nei prossimi anni, con l’emissione delle valute digitali nazionali (Central Bank Digital Currency, CBDC) in tutto il mondo, la situazione diventerà complicata. Dobbiamo iniziare sin da ora a cercare una soluzione.
Le CBDC richiedono un framework multi-formato
Il sistema finanziario tradizionale non può più ignorare le nuove tecnologie. Secondo il Cambridge Center for Alternative Finance, il numero persone che utilizzano criptovalute è quasi triplicato dai 35 milioni del 2018 ai 101 milioni del Q3 2020. Un altro studio, svolto dai ricercatori della Financial Conduct Authority inglese, ha rivelato un aumento del 78% dal 2019.
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Le operazioni in criptovaluta sono redditizie. Solo nel Q4 2020, PayPal ha visto il suo numero di transazioni aumentare del 36%, equivalente a circa 277 miliardi di dollari. La crescita è iniziata nel Q3 2020, quando la compagnia ha introdotto le transazioni crypto. Questo è uno dei migliori rendimenti trimestrali nella storia di PayPal.
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Tuttavia, le Central Bank Digital Currency entreranno a far parte delle nostre vite quotidiane fra 3-5 anni, e abbiamo bisogno di un’infrastruttura completamente nuova per la loro adozione mainstream. La Cina è stata la prima a promuovere attivamente il progetto del suo yuan digitale, conosciuto come Digital Currency Electronic Payment, o DCEP. Il paese è completamente concentrato sull’infrastruttura in quanto diverse banche locali hanno già sviluppato o stanno sviluppando i propri e-wallet, lo strumento centrale per interagire con il DCEP.
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Finora, lo yuan digitale cinese è l’unico esempio di moneta digitale emessa da una banca centrale effettivamente funzionante. Inoltre, più di 60 banche centrali in tutto il mondo stanno esplorando questa opportunità. Il DCEP si basa su tecnologia blockchain centralizzata completamente gestita dalla Central Bank of China. Questa tecnologia consente di avere il pieno controllo su tutte le transazioni finanziarie, garantisce il targeting delle spese sociali, migliora la riscossione delle tasse e impedisce i crimini finanziari.
A sua volta, il sistema di pagamenti internazionali Visa ha introdotto di recente un protocollo per le transazioni offline con Central Bank Digital Currency. Per pagare o accettare pagamenti offline basta semplicemente scaricare un’applicazione per smartphone. In questo caso, essenzialmente le CBDC sostituiscono i contanti, portando a un aumento del numero di transazioni controllate dall’emittente, che sia una banca o un intermediario finanziario.
Il framework monetario multi-formato sta per diventare un requisito per gli strumenti finanziari. Le banche dovranno fare in modo che transazioni in fiat, CBDC e crypto possano essere effettuate in un posto solo: un’applicazione bancaria. Ma c’è un inghippo. I nuovi formati non avranno nulla da spartire con i loro predecessori; inoltre, i governi considerano il lancio della propria CBDC come qualcosa di autonomo. In altre parole, non seguirà uno standard unificato con i paesi vicini.
Cosa impedisce l’unione tra moneta “vecchia” e “nuova”?
Le criptovalute e le CBDC sono strumenti finanziari relativamente nuovi e, di conseguenza, presentano una notevole incertezza. Detto ciò, le valute fiat e la moneta digitale hanno funzioni comuni, e il metodo e la qualità della loro implementazione influenza come verrà creata la soluzione finanziaria multi-formato.
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Sviluppare una soluzione finanziaria multi-formato richiede un approccio unificato alla conformità. Se ogni servizio effettua controlli antiriciclaggio per le transazioni di CBDC e criptovalute seguendo la propria politica, la banca ricevente non le confermerà.
Chi non è profondamente coinvolto nel mondo delle crypto potrebbe pensare che sia impossibile integrare gli asset digitali nei processi commerciali tradizionali, ma non è così. La nostra esperienza mostra che è necessario sviluppare un approccio unificato alla conformità, lo stesso per le fiat tradizionali e per le crypto. La verifica pubblica di tutti i proprietari di asset digitali ostacola questo processo.
Inoltre, gli strumenti applicati nella finanza crypto per le misure AML sono chiaramente più efficaci rispetto al sistema tradizionale. Per esempio, le procedure Know Your Transaction possono mostrare l’intera cronologia delle transazioni per una particolare criptovaluta, dal momento in cui il token è stato creato a quando è stato inviato al wallet dell’utente, includendo tutte le operazioni intermedie.
La versatilità diventa sempre più difficile
Le differenze tra moneta “vecchia” e “nuova” indicate sopra comprendono solo alcuni esempi, ma sono abbastanza significativi da offuscare le prospettive di un utilizzo fluido di forme di denaro differenti. Per questo la compatibilità tra di esse è particolarmente importante per molte banche e servizi fintech.
Stiamo entrando in una nuova era di molteplici intermediari finanziari di ogni tipo e dimensione. Serviranno una nicchia specifica, riunendo diverse tipologie di monete elettroniche, CBDC e criptovalute, usando una varietà di servizi. Per esempio, le carte Visa supportano già il cashback in fiat, crypto, metalli preziosi e Bitcoin (BTC).
Quando le compagnie e gli individui possono scegliere tra diversi tipi di monete/valute/sistemi di pagamento, solo le istituzioni finanziarie che offrono una vasta gamma di formati e servizi contemporaneamente possono essere considerate banche universali.
Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono o rappresentano necessariamente i punti di vista di Cointelegraph