Il 7 maggio, il fondatore di Microsoft Bill Gates ha rilasciato delle dichiarazioni negative su Bitcoin alla CNBC, sostenendo che avrebbe intenzione di shortarlo (ossia scommetterebbe sul calo del prezzo, n.d.r).

Durante il programma Squawk Box dell'emittente televisiva, Gates, che in passato aveva dichiarato che le criptovalute "hanno causato morti in maniera piuttosto diretta", non ha però scartato l'ipotesi di entrare nel mercato.

"Come asset class non producono nulla, quindi non ci si dovrebbe aspettare che aumentino", ha affermato.

"Lo shorterei, se ci fosse un modo semplice per farlo."

Il tempismo delle parole di Gates è abbastanza curioso. Nell'anno in cui gli investitori istituzionali possono shortare Bitcoin utilizzando i future, il gigante bancario Goldman Sachs ha confermato non solo di aver intenzione di scendere in campo, ma anche di offrire direttamente investimenti di Bitcoin ai clienti.

Come riportato qualche giorno fa, la Goldamn pensa che le criptovalute "non siano una truffa", e anche se costituiscono un "rischio elevato" non le ritiene "nulla di incomprensibile".

Per il magnate di Microsoft, tuttavia, tali asset appaiono troppo rischiosi per utilizzi a lungo termine, sia per i clienti che per le istituzioni.

"Credo che il Bitcoin e le ICO siano due delle cose più speculative che io conosca", ha aggiunto.

I commenti di Gates si rifanno a quelli rilasciati sabato dagli esponenti di Berkshire Hathaway Warren Buffett e Charlie Munger. In particolare, Munger è arrivato a paragonare Bitcoin al "letame".

"La gente compra letame e voi pensate: «Devo farlo anche io!»."