Questa settimana, Bitcoin (BTC) torna a salire con un bounce che porta la principale criptovaluta sempre più vicina a un nuovo massimo storico. Cosa bolle in pentola?

Cointelegraph prende in esame cosa potrebbe muovere i mercati di Bitcoin nei prossimi giorni, mentre emergono nuovi compratori e i 16.000$ sono ormai alle spalle... almeno per ora.

Terminano gli sconti del Black Friday per Bitcoin

La notizia principale tra i Bitcoiner nella giornata di lunedì è la sua performance nel corso del weekend.

Dopo il crollo della scorsa settimana concluso a 16.300$ e i tentativi fallimentari di superare i 17.000$ nei giorni seguenti, sabato Bitcoin ha sorpreso i mercati iniziando una scalata che ha raggiunto i 19.300$ il 30 novembre.

Il tempismo ha portato a paragoni con il Black Friday, in quanto BTC/USD è caduto giusto in tempo per il celebre giorno di sconti ed è tornato a salire poco più tardi.

Credo che i saldi del Black Friday su Bitcoin siano ufficialmente finiti. Spero ne abbiate approfittato,” ha riassunto Barry Silbert, CEO del gigante dell’asset management Grayscale.

Al momento della stesura, Bitcoin si trova a 19.200$ dopo un aumento del 17% dai minimi, recuperando gran parte delle sue perdite dovute alla correzione da 19.500$. Si tratta di uno spettacolo familiare per i trader, che ora punteranno sulla capacità di Bitcoin di evitare la pressione di vendita psicologica chiaramente diffusa nel mercato in prossimità del massimo storico a 20.000$.

Un livello cruciale da proteggere è il range 17.700$-17.850$. Se verrà perso, credo che vedremo di nuovo i 16.000$,” ha spiegato l’analista di Cointelegraph Markets Michaël van de Poppe nella sua analisi pubblicata domenica.

Inoltre, van de Poppe ha evidenziato la zona tra 18.500$ e 18.700$ come il punto di breakout decisivo per fomentare un ulteriore ottimismo. Successivamente, Bitcoin è riuscito a superare nettamente il range e a proseguire verso regioni più elevate.

Ad ogni modo, se i livelli attuali resistono, con la fine della giornata di lunedì Bitcoin segnerà la sua chiusura mensile più alta mai registrata.

Grafico orario di BTC/USD su una settimana
Grafico orario di BTC/USD su una settimana. Fonte: TradingView

Gap da 1.300$ nei future su Bitcoin formato più in basso

Uno dei principali argomenti a favore di un’inversione ribassista di Bitcoin arriva sotto forma di un classico “gap” nel mercato dei future.

Grazie alla volatilità del weekend, lunedì il mercato si è aperto con un “gap” notevole sui grafici dei Bitcoin future del CME, situato a quasi 2.000$ più in basso rispetto all’attuale prezzo spot.

I gap indicano lo spazio rimasto vuoto tra la chiusura del trading di venerdì e l’apertura del trading di lunedì per i future. La formazione più recente è ampia 1.300$, dimensioni che rendono questo gap uno dei più grandi mai visti.

Storicamente Bitcoin tende a salire o scendere per “colmare” tali gap una volta comparsi, in genere piuttosto rapidamente, quindi è possibile che i mercati assistano a un nuovo crollo fino a 16.990$, il punto di inizio del gap.

Grafico dei future su Bitcoin del CME Group con i gap
Grafico dei future su Bitcoin del CME Group con i gap. Fonte: TradingView

Dipende tutto da quanto duramente verremo respinti da questo range e da come reagiremo intorno al supporto dei 17.000$, che coincide con la chiusura settimanale dei future sul CME,” ha commentato van de Poppe.

Inoltre, ha segnalato che un rialzo durante il weekend non è un buon punto di partenza per essere rialzisti. Entrare in Bitcoin è una mossa intelligente solo quando vengono raggiunti livelli di supporto su grafici estesi. In sostanza, il gap del CME dovrebbe risolversi prima che la situazione effettiva del mercato possa diventare più evidente.

Nel frattempo, un sondaggio condiviso mostra una ripartizione delle risposte quasi pari tra i 6.000 partecipanti a cui è stato chiesto se BTC/USD toccherà prima i 14.000$ o i 22.000$.

Le azioni crollano dopo un mese da record

Escludendo Bitcoin, il quadro macroeconomico a fine mese è contrastante. Novembre ha registrato una crescita del 13% per i titoli azionari in tutto il mondo, un mese da record dovuto alle forti aspettative legate al vaccino contro il Coronavirus.

Lunedì tuttavia i progressi hanno iniziato a ritirarsi, con la Cina alla guida di un’inversione da guadagni a perdite e i future europei in seguito.

Secondo le previsioni di Bloomberg, il dollaro statunitense, già sotto pressione, potrebbe precipitare verso i suoi livelli più bassi da aprile 2018. Come segnalato da Cointelegraph, l’indice del dollaro statunitense (DXY) ha trascorso le ultime settimane in costante caduta, cancellando i guadagni precedenti.

Solitamente Bitcoin reagisce positivamente alla debolezza del DXY. Anche se la sua relazione più generale con gli asset macro stia diminuendo, movimenti improvvisi nell’indice rimangono inclini a dettare la direzione di mercato nel breve termine.

Al momento della stesura, il DXY si trova a 91,64, dopo aver perso il livello di supporto a 92, il quale ha resistito persino ad agosto quando Bitcoin ha raggiunto i 12.000$ per la prima volta quest’anno.

Grafico orario dell’indice del dollaro statunitense su una settimana. Fonte: TradingView

Nel frattempo, le preoccupazioni legate al virus continuano a diffondersi nei paesi occidentali. L’economia del Regno Unito, stando alle stime di Bloomberg condivise dall’osservatore di mercato Holger Zschaepitz, vedrà la contrazione più grave degli ultimi 300 anni.

Altre questioni specifiche per il mercato, come il debutto di Tesla nell’S&P 500, sono sul radar dei trader.

Mercati macro caratterizzati da "Extreme greed"

La “Extreme Greed” sta caratterizzando il sentiment degli investitori sia nei mercati delle criptovalute che in quelli tradizionali, secondo all’indicatore del Fear & Greed Index.

Un popolare misuratore del sentiment, soprattutto per le crypto, l’indice utilizza un insieme di fattori per valutare quanto il mercato risulta ipercomprato o ipervenduto in base al comportamento degli investitori, collocando il punteggio su una scala da 0 a 100. Più alto il risultato, più è probabile che il mercato sia diretto verso una correzione.

Negli ultimi giorni, Cointelegraph ha evidenziato più volte il Crypto Fear & Greed Index diretto verso il massimo storico di 95/100. Un recente picco di 94 è stato registrato appena prima del crollo da 3.000$ di BTC/USD in un giorno.

Lunedì l’indice si trova a 88, un valore inferiore rispetto alle scorse settimane ma ancora saldamente nella fascia “Extreme Greed.”

Grafico annuale del Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

Secondo Zschaepitz, tuttavia, il punteggio identico di “Extreme Greed” assegnato ai mercati tradizionali risulta distorto a causa degli interventi delle banche centrali nell’ambito delle misure contro il Coronavirus.

Per mettere le cose nella giusta prospettiva. il Fear & Greed Index di CNN è arrivato a 92 mentre gli investitori diventano estremamente avidi,ha twittato domenica.

“Ma forse tale avidità è dovuta soprattutto alla liquidità introdotta dalla banca centrale, quindi questo non è più un indicatore attendibile per una correzione imminente!”
Fear & Greed Index sui mercati tradizionali
Fear & Greed Index sui mercati tradizionali. Fonte: CNN

Dal marzo di quest’anno, le banche centrali hanno acquisito una vasta gamma di asset problematici per creare l’illusione della concorrenza nel mercato, una mossa che ha raccolto critiche considerevoli dalle cerchie di Bitcoin.

Lasciamo fare ai compratori professionisti?

Come ha sottolineato l’analista PlanB in un promemoria pubblicato domenica, una nuova settimana significa un nuovo round di acquisti di Bitcoin da parte di un gruppo di volti familiari: Grayscale, Square e PayPal.

La situazione si ripete di settimana in settimana: i colossi aziendali devono soddisfare la domanda dei clienti acquistando il numero sempre minore di monete disponibili ai prezzi attuali.

Questo nuovo status quo, formatosi quando PayPal ha lanciato le sue funzioni legate alle criptovalute, ha portato a stime secondo cui, molto semplicemente, non ci sono abbastanza Bitcoin per tutti. Le esigenze delle tre compagnie superano la quantità che i miner possono produrre, e competono comunque con la domanda proveniente da altre fonti.

L’unico esito logico, nel caso in cui la domanda cresca o rimanga allo stesso livello, è che il prezzo di Bitcoin rispetto ad altri asset aumenterà : una semplice equazione tra domanda e offerta.

In un’intervista a CNBC rilasciata la scorsa settimana, Dan Schulman, il CEO di PayPal, ha spiegato che la compagnia ha fatto una scommessa sulla maggiore adozione generale di Bitcoin come valuta.