Abbiamo partecipato all’evento “Blockchain Italy Summit”, organizzato da Osservatorio ADR e svolto nella “Sala della Lupa” della Camera dei Deputati: si tratta dello stesso luogo dove nel 1946 la Corte Suprema di Cassazione proclamò i risultati del referendum istituzionale che diede vita alla Repubblica Italiana. 

All’evento hanno partecipato numerosi ospiti e importanti nomi del settore imprenditoriale ed istituzionale, allo scopo di discutere di tecnologie decentralizzate e del loro rapporto con il nostro paese.

Gennaro Migliore

All’evento era presente l’onorevole Gennaro Migliore, membro della Commissione Permanente 1ª Affari Costituzionali, il quale ha affermato:

“Ritengo che la costruzione di una proposta che affronti il nodo tra tecnologia e democrazia sia un elemento fondamentale che corrisponde anche a delle precise responsabilità istituzionali.”

Ha poi spiegato che siamo attualmente immersi in quella che egli stesso definisce “una società 2.0”, nella quale il controllo dei dati può radicalmente cambiare i comportamenti delle persone: basti ad esempio pensare ai social network, e alla loro influenza sulla società.

Secondo l’uomo bisognerebbe pertanto studiare e approfondire il potenziale delle nuove tecnologie decentralizzate prima che queste possano avere effetti negativi, o persino anarchici, sulle nostre vite.

Tommaso Marvasi

Tommaso Marvasi, Presidente del Tribunale delle Imprese di Roma e dell’Osservatorio ADR, ha espresso un’opinione positiva sulla tecnologia blockchain:

“La blockchain può essere uno strumento che, se adeguatamente utilizzato, può portare dei benefici.”

In particolare, l’uomo cita gli enormi vantaggi che la blockchain può apportare in campo bancario, nei sistemi di rimborso delle compagnie aeree e nel settore dell’energia: per queste industrie il periodo iniziale di comprensione dei registri distribuiti è già terminato, e stanno già lavorando a delle implementazioni reali.

Alex Grech

Durante la conferenza è intervenuto anche Alex Grech, direttore del Commonwealth Center for Connected Learning di Malta e membro del Blockchain Observatory Forum dell’Unione Europea. Ha spiegato che il processo evolutivo di Malta è stato estremamente rapido, divenendo in poco tempo un paese all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia blockchain.

Ha raccontato che inizialmente nel paese discutere di queste tematiche con il mondo istituzionale non era affatto semplice, ma col tempo l’interesse verso tali tecnologie è divenuto molto più forte.

E grazie all’aiuto di esperti di tutto il mondo, il governo maltese ha potuto definire linee guida chiare per registri distribuiti e contratti intelligenti, allo scopo di trovare soluzioni pratiche ed efficienti.

Il fervore generale ha attirato le attenzioni di numerosi individui, compresi purtroppo anche malintenzionati desiderosi soltanto di generare profitti sfruttando le regolamentazioni favorevoli di Malta. Per questo motivo il paese ha dovuto studiare a fondo questa tecnologia, per garantire che la propria struttura giuridica non potesse essere strumentalizzata per scopi nefasti.

Francesca Tempesta

L’avvocato Francesca Tempesta ha invece affrontato l’argomento decentralizzazione da un punto di vista più ampio, per certi versi più filosofico:

“Fornire soluzioni che vadano oltre i sistemi centralizzati significa ripensare alla nostra società mettendo al centro l'uomo. [La blockchain] rappresenta un’opportunità di umanizzazione.”

In futuro, ha poi spiegato la donna, “gli attuali sistemi di valore non spariranno, ma coesisteranno” con soluzioni decentralizzate di nuova generazione. Sarà pertanto necessario educare una nuova classe di avvocati e professionisti, capaci di comprendere i concetti di smart contract e token economics.

Laura Garavini

Abbiamo anche assistito all’intervento della senatrice Laura Garavini, membro del Partito Democratico, la quale pianifica di rendere la blockchain lo strumento cardine della propria proposta di riforma del sistema di voto per gli italiani all'estero. 

La trasparenza di questo tipo di voto è sempre stata messa in discussione, e macchiata da accuse di brogli e manipolazioni: per tale motivo il Partito Democratico ha intenzione di proporre al Governo l’introduzione di un nuovo sistema decentralizzato di voto per i cinque milioni di italiani residenti all’estero.

Antonio Felice Uricchio

Il tema della cyber security, fortemente connesso all'uso delle nuove tecnologie, è stato trattato durante la lectio magistralis tenuta da Antonio Felice Uricchio, rettore dell'Università degli Studi di Bari.

In Italia, spiega Uricchio, è presente un grosso problema di competenze. All’interno di ospedali e strutture pubbliche "usano i nostri sistemi persone di ogni tipo", anche se poco qualificate. Ciò comporta ovviamente gravi rischi per la sicurezza.

A tale problematica si aggiunge che, pur cercando in Italia di rendere le reti quanto più sicure possibile, queste vengono realizzate con alla base dispositivi e tecnologie acquistate da altri paesi, delle quali si conosce in realtà ben poco.

Per rimanere al passo delle innovazioni, come la blockchain, secondo Uricchio è necessario un "cambio di passo" significativo: bisogna dare maggiore valore alle competenze dei giovani, già a partire dalle università, e realizzare norme adeguate allo sviluppo della tecnologia.

 "Per poter usare tecnologie avanzate c'è bisogno di una normativa avanzata", ha spiegato.

Premiazioni e riconoscimenti

Alla Banca Popolare di Sondrio è stato consegnato il "Junior Blockchain Prize 2019", per celebrare il suo impegno nella sperimentazione con le nuove tecnologie. L’istituzione è infatti riuscita ad applicare con successo la blockchain al settore delle assicurazioni per automobili. Il medesimo premio è stato vinto anche dall’avvocato Damiano Di Maio e da Marco Giorgino, responsabile scientifico dell'Osservatorio Fintech&Insurtech.

A Cecilia Nostro, Alessandro Cadoni, Daniele Scaglia e Giorgio Pallocca, co-fondatori della startup Friendz, protagonista di una ICO di successo, è stato invece consegnato il premio "Blockchain Prize".

Anche l'Italia è orientata al futuro

Blockchain Italy Summit testimonia che diversi enti, organizzazioni e membri del mondo istituzionale italiano sono a conoscenza del potenziale della blockchain. Certo, siamo ancora lontani da realtà come quella maltese, in cui le aziende del settore trovano già oggi un terreno fertile per il proprio sviluppo. 

Eventi come questo, ed iniziative come la creazione di un gruppo di esperti sulla blockchain da parte del governo o il Decreto Semplificazioni che introduce nella nostra giurisdizione il concetto di criptovaluta, sono segnali che anche il nostro paese potrebbe in futuro diventare teatro dell'innovazione tecnologia attualmente in corso nel resto del mondo.