Bitcoin (BTC) inizia la nuova settimana in modo promettente con la price action prossima ai massimi mensili: riuscirà a mantenere il momentum?

Con ritrovato vigore, BTC/USD fluttua attualmente su livelli non registrati da metà dicembre, con la chiusura settimanale che offre spunti di ottimismo.

Il movimento precede una settimana macroeconomica importante per i mercati delle criptovalute, con la stampa dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) di dicembre 2022 degli Stati Uniti.

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, terrà un discorso sull'economia, con i dati sull'inflazione attenzionati da tutti.

All'interno della crypto-sfera continua il contagio FTX, con Digital Currency Group (DCG) in contrasto con i clienti istituzionali per la gestione della solvibilità della controllata Genesis Trading.

Allo stesso tempo, Bitcoin mostra segnali di ripresa dalle turbolenze scatenate da FTX, con i miner che tirano un sospiro di sollievo.

Analizziamo insieme questi fattori in vista della seconda settimana di trading di gennaio.

Bitcoin supera i 17.000$

In data odierna Bitcoin sigla un discreto rialzo, toccando livelli assenti dal 16 dicembre: Cointelegraph Markets Pro e TradingView confermano un massimo locale di 17.250$ su Bitstamp.

Grafico giornaliero di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Nonostante abbia guadagnato solo diverse centinaia di dollari, il movimento non è passato inosservato, considerando il trading range estremamente compresso in atto da svariate settimane.

Tuttavia, nell'ottica di una potenziale continuazione, i trader non sembrano disposti a mutare la loro prospettiva conservativa di lungo termine.

"Avanti verso il mio obiettivo di 17.300 - 17.500$", afferma Crypto Tony su Twitter:

"Ho preso un po' di profitto qui sul mio scalp long, e rimango short finché siamo sotto i 17.500$ sulla chiusura a 4 ore".

Anche Michaël van de Poppe, fondatore e CEO della società di trading Eight, considera possibile una modesta continuazione al rialzo, ma avvertendo che l'inizio della settimana potrebbe presentare degli ostacoli.

"Stiamo ancora osservando un caso come questo su Bitcoin", conferma condividendo un grafico esplicativo:

"Penso che continueremo il rally la prossima settimana, ma probabilmente avremo prima un calo dovuto a Gemini, o magari una correzione lunedì".
Grafico orario commentato di BTC/USD. Fonte: Michaël van de Poppe/ Twitter

Nel frattempo, Venturefounder, analista della piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, ricorda agli investitori di fare attenzione.

"Bitcoin è bloccato tra i 16 e i 18.500$ da due mesi a questa parte", continuando:

"Osservate questo range con molta attenzione, una rottura da una delle due direzioni può innescare il 20% di volatilità, potrebbe accadere presto. Una rottura definitiva dei 16.000$ potrebbe fiondarci verso i 13.000$. Recuperare il supporto a 18.500$ può proiettarci a 22.500$".
Grafico giornaliero commentato di BTC/USD. Fonte: Venturefounder/ Twitter

Conto alla rovescia per il CPI, mentre i trader di asset di rischio attendono volatilità

Questa settimana tutti gli occhi, compresi quelli della Federal Reserve, sono puntati sui dati relativi all'inflazione, con la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) di dicembre.

Il CPI, atteso per il 12 gennaio, è un aspetto chiave della politica della Fed. Gli operatori e gli analisti sono consapevoli che i segnali che fornisce possono innescare cambiamenti nella sua posizione.

Di recente il CPI è diminuito, lasciando intendere che gli attuali aumenti dei tassi di interesse della Fed hanno avuto un impatto positivo sull'inflazione.

Se questo andamento dovesse continuare o addirittura diminuire più del previsto, potrebbero aumentare le speranze che la Fed riduca più rapidamente i rialzi dei tassi, o addirittura che li annulli del tutto.

Questo, a sua volta, offrirebbe una possibilità di rialzo per gli asset di rischio, tra cui le criptovalute.

"Ci aspettiamo un'enorme volatilità. Ho un'enorme posizione in cash e una light position size", dichiara Ted Zhang, trader e analista di ricerca presso Revere Asset Management, descrivendo la settimana del CPI come potenzialmente "enorme".

Altri operatori sottolineano l'insolita tempistica del calendario del CPI, con i dati in arrivo due giorni dopo un discorso sull'economia da parte del presidente della Fed, Jerome Powell.

"Sfortunatamente o fortunatamente il discorso è martedì, mentre il CPI è giovedì, quindi qualsiasi atteggiamento hawkish sarà annullato dopo i numeri del CPI di giovedì!", si legge in un commento, aggiungendo che le reazioni del mercato al discorso di Powell potrebbero essere solo "rumore".

Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le probabilità di un rialzo dei tassi di 25 punti base questo mese sono attualmente pari al 75%, contro il 25% di possibilità di una manovra più ampia di 50 punti base.

Grafico delle probabilità dei tassi target della Fed. Fonte: CME Group/ Twitter

A lungo termine, gli scettici, tra cui l'investitore di "Big Short" Michael Burry, sostengono che l'inflazione tornerà, con la conseguente necessità per la Fed di alzare nuovamente i tassi.

"È improbabile che l'inflazione CPI scenda al 2%, per non parlare di andare negativa", risponde Peter Schiff a Burry:

"Ma sono d'accordo con te che la Fed tornerà al QE e il tasso ufficiale di inflazione raggiungerà un nuovo massimo. Il tasso effettivo non ufficiale raggiungerà un nuovo record di tutti i tempi".

DCG affronta pubblicamente la situazione

Mentre le conseguenze di FTX proseguono, questo mese il gigante degli investimenti istituzionali Digital Currency Group (DCG) viene messo sotto torchio.

L'esposizione a FTX ha accentuato la pressione su alcune filiali di DCG in una vicenda sempre più complessa che ha persino sollevato interrogativi sul futuro del più grande veicolo di investimento istituzionale in Bitcoin.

Il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) ha attualmente in gestione asset in BTC per oltre 10 miliardi di dollari. Il prezzo delle sue azioni, secondo i dati di Coinglass, viene scambiato con uno sconto implicito del 44% rispetto al prezzo spot dell'asset.

Come riportato da Cointelegraph, l'exchange Gemini ha subito il congelamento di alcuni asset della società DCG Genesis Trading dopo aver bloccato i prelievi alla luce del fallimento di FTX. Il suo cofondatore, Cameron Winklevoss, si è appellato pubblicamente all'amministratore delegato di DCG, Barry Silbert, per ottenere risposte.

L'8 gennaio, rivolgendosi a Silbert, segnala una scadenza per la risoluzione della situazione, ma a tempo scaduto, lo stesso Silbert contesta la cosa.

"DCG ha consegnato a Genesis e ai tuoi consulenti una proposta il 29 dicembre e non ha ricevuto alcuna risposta", risponde via Twitter a Winklevoss il 2 gennaio.

Se gli eventi dovessero prendere una piega imprevedibile, le implicazioni per i mercati di Bitcoin potrebbero aggravarsi, considerando la rilevanza di DCG come entità di investimento.

Descrivendo i recenti eventi, Checkmate, analista principale di Glassnode, riferisce che DCG sta continuando ad "esplodere al rallentatore".

"Nel frattempo, Bitcoin è fondamentalmente una stablecoin", ha aggiunto.

"Il 2023 dipende tutto da DCG a questo punto", prevede Justin Herberger, autore della newsletter Invest and Prosper:

"Se in qualche modo dovesse crollare, le cose si metterebbero male. Potrebbe essere la nostra ultima tappa verso l'85% di ribasso dal massimo storico di Bitcoin".
GBTC premium vs. asset in holding vs. BTC/USD. Fonte: Coinglass

I miner interrompono una forte tendenza di vendite

I miner di Bitcoin sono stati nel mirino per la maggior parte del 2022, ma il crollo del prezzo dell'asset seguito al fallimento di FTX ha decisamente peggiorato una situazione già precaria.

I miner hanno iniziato a disinvestire i loro Bitcoin per rimanere finanziariamente sostenibili, con i parametri on-chain che riportano una "capitolazione" degli operatori già in corso da tempo.

Come riportato da Cointelegraph, tuttavia, né l'entità del sell-off né la sua durata sono apparse critiche, e di recente la situazione si è stabilizzata.

"La forte pressione in vendita da parte dei miner di Bitcoin, che ha impattato sul mercato negli ultimi 4 mesi, per ora si è finalmente placata", riassume questo fine settimana William Clemente, fondatore della società di ricerca crypto Reflexivity, insieme ai dati della società di analisi on-chain Glassnode.

Tali dati hanno mostrato che la variazione della posizione netta a 30 giorni per i miner ha iniziato ad aumentare rispetto al mese precedente.

Grafico della variazione della posizione netta dei miner di Bitcoin. Fonte: William Clemente/ Twitter

I dati di Glassnode confermano l'andamento: l'8 gennaio le riserve di BTC dei miner hanno toccato il massimo da un mese a questa parte.

Bilancio di Bitcoin dei miner. Fonte: Glassnode/ Twitter

Osservando l'hash rate di Bitcoin – la potenza di elaborazione stimata dedicata al mining – Jan Wuestenfeld, analista della crypto società di ricerca e consulenza Quantum Economics, si è detto altrettanto ottimista sullo status quo.

"È pazzesco come l'hashrate, nonostante i miner siano sotto forte pressione, si sia corretto solo leggermente negli ultimi due mesi del 2022 e adesso stia addirittura aumentando considerando la media mobile a 30 giorni", ha evidenziato.

La scorsa settimana, la difficoltà di rete di Bitcoin si è corretta al ribasso di circa il 3,6%, tenendo conto di un calo della concorrenza tra i miner attivi. Secondo le ultime previsioni di BTC.com, tuttavia, il prossimo aggiustamento cancellerà queste perdite, aumentando del 9% il livello di difficoltà, siglando così un nuovo massimo storico.

Panoramica dei fondamenti della rete Bitcoin. Fonte: BTC.com

"Paura estrema" coincide con minimi di 18 mesi dei volumi

Secondo il Crypto Fear & Greed Index, il sentiment sul mercato delle criptovalute è quanto mai incerto relativamente alle prospettive di breve termine.

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Durante il fine settimana, l'indice, che formula un punteggio di sentiment estratto da un paniere di fattori ponderati, è nuovamente sceso nella fascia più ribassista, "paura estrema".

L'area, rivisitata per la prima volta nel 2023, è tuttavia familiare agli operatori di lunga data, che hanno assistito alla più lunga permanenza del sentiment nella zona più bassa dell'indice lo scorso anno.

Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

Allo stesso tempo, agli attuali livelli di prezzo, l'interazione con le criptovalute appare notevolmente carente.

I dati della società di ricerca Santiment rilevano il volume di transazioni più basso da metà 2020.

"Il volume delle altcoin è particolarmente basso", riporta la nota condivisa con il grafico.

Grafico delle spent output value band di Bitcoin. Fonte: CryptoBitcoinChris/ Twitter

Ulteriori dati di CryptoQuant, riportati dal popolare account CryptoBitcoinChris, denotano come anche la vendita da parte delle whale sia diminuita da dicembre, il che potrebbe creare un trend ed un "effetto positivo sul sentimento del mercato".

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