In occasione della chiusura mensile, Bitcoin (BTC) continua a spingere per una fine rialzista di febbraio, dando il via ad un'altra settimana di price action di BTC.

La criptovaluta maggiormente capitalizzata sembra destinata a preservare i propri guadagni in chiusura del secondo mese del 2023, mantenendo vive le speranze dei rialzisti.

Riuscirà a continuare il periodo positivo? La prossima settimana sarà decisiva per un'area chiave della price action di BTC, intorno ai 25.000$.

Gli analisti prevedono un breakout verso i 30.000$ nel caso in cui il supporto diventi più stabile, mentre permane il timore di un ritorno verso la resistenza recuperata a gennaio.

Nel corso di una settimana tranquilla per quanto riguarda i dati macroeconomici, i catalizzatori che determineranno il rialzo o il ribasso di BTC/USD potrebbero provenire da Bitcoin stesso.

Una cosa è certa: come dimostrano i dati on-chain, i detentori di Bitcoin a lungo termine non hanno alcuna intenzione di vendere e, ai prezzi attuali, continuano ad aumentare in massa la loro esposizione a BTC.

Analizziamo insieme alcuni principali fattori che potrebbero influenzare Bitcoin durante questa settimana.

La chiusura mensile di Bitcoin preclude la resa dei conti del trend di marzo

Durante il fine settimana sembrava che la situazione si stesse complicando, ma Bitcoin è riuscito ad evitare un importante ritracciamento invertendo la rotta verso l'alto.

Una chiusura settimanale a circa 23.500$ è risultata decisamente gradita a coloro che desideravano assistere ad un rimbalzo rialzista in tempi brevi.

"BTC è riuscito a tornare al di sopra dei ~23400$, che rappresenta il massimo del macro range mensile", spiega il popolare trader e analista Rekt Capital.

"Questo è ciò che BTC deve continuare a fare per garantire un bias rialzista mentre febbraio si avvicina al termine. La prossima chiusura mensile sarà molto interessante".
Grafico mensile di BTC/USD. Fonte: Rekt Capital/ Twitter

Ai livelli attuali, BTC/USD è in rialzo di circa l'1,25% a febbraio 2023: una percentuale modesta rispetto agli standard storici, ma comunque significativa per preservare i guadagni dell'anno.

Per Rekt Capital, marzo rappresenta il vero mese di svolta per BTC/USD, in quanto si avvicina ad una trendline di lungo periodo, la cui rottura sancirebbe un'inversione di tendenza completa.

"Febbraio si avvicina alla sua chiusura ed in effetti non c'è molta euforia per BTC, come storicamente accade per una candela mensile pre-breakout", ha proseguito.

"Dato che la Macro Downtrend costituisce una trendline inclinata, il prezzo di breakout per BTC sarà un po' più basso a marzo, a ~24500$".
Grafico mensile commentato di BTC/USD. Fonte: Rekt Capital/ Twitter

Un altro post ha ribadito che i 25.000$ sono il livello da violare per "confermare" un macro trend rialzista.

Il collega Crypto Chase è stato più categorico in merito alla price action a breve termine. In un tweet, ha indicato anche lui i 25.000$ come linea di demarcazione.

"Tag perfetto dei 22.700 e rimbalzo. Movimento del fine settimana, però... Non sarei sorpreso di vedere un altro retest di 0,618 o un terzo drive", ha commentato a proposito dei minimi del fine settimana.

"A quel punto, per me diventa una scelta obbligata. Mantenere e raggiungere ancora i 25.000$ con liquidità. Se li perdiamo, il prossimo target sono i 20.000$".
#Bitcoin
Grafico a 4 ore: inversione rialzista a breve termine
 

Nel frattempo, l'account Stockmoney Lizards descrive una "inversione rialzista a breve termine" sia per il prezzo che per l'indice di forza relativa (RSI) sul grafico a 4 ore, mentre il fine settimana volgeva al termine.

L'attenzione macro si sposta sulla liquidità delle banche centrali

In un piacevole cambiamento rispetto alle due settimane precedenti, i dati macroeconomici rilasciati dagli Stati Uniti saranno più contenuti all'inizio di marzo.

Come riportato da Cointelegraph, tuttavia, gli analisti guardano sempre più ai comunicati della controparte asiatica come potenziali fattori di influenza del prezzo di BTC.

Le iniezioni di liquidità delle banche centrali – in contrasto con la Federal Reserve – rimangono un argomento chiave.

"La liquidità globale, prevista in aumento nel 2023, recentemente si è contratta", ha twittato in giornata il popolare analista Tedtalksmacro.

"La Cina ha iniettato ~450 miliardi di dollari nei mercati monetari a dicembre e gennaio mentre la liquidità degli Stati Uniti è rimasta stabile e quella dei governi ha superato di recente il QT della Fed. I mercati sono il prodotto di liquidità * propensione al rischio".
Grafico di confronto della liquidità macro. Fonte: Tedtalksmacro/ Twitter

Tedtalksmacro ha tuttavia evidenziato una potenziale controtendenza costituita dalla banca centrale giapponese, la Bank of Japan (BoJ), che ha avvertito che potrebbe ancora ricorrere a una stretta finanziaria per domare l'inflazione.

"Lo scorso venerdì, l'inflazione di fondo giapponese ha raggiunto il livello più alto dal 1981 --> alimentando le speculazioni sul fatto che la BOJ dovrà inasprire le misure dopo anni di politica monetaria estremamente accomodante", ha evidenziato.

Confrontando la performance dei macro asset statunitensi con quella delle criptovalute in seguito alla stampa dei dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) di gennaio, ha aggiunto che gli asset crypto siano rimasti "ostinati" nonostante altri abbiano iniziato a salire.

Grafico di confronto degli asset macro. Fonte: Tedtalksmacro/ Twitter

La piattaforma di analisi Mosaic Asset si è concentrata sulla possibilità che la Fed aumenti i tassi di interesse di riferimento più del previsto in occasione della riunione di marzo.

"Con l'assenza di segnali di rallentamento dell'economia e l'ennesimo rapporto sull'inflazione superiore alle attese della scorsa settimana, la Federal Reserve sta aumentando la pressione per continuare ad aumentare i tassi più rapidamente e più a lungo di quanto i mercati si aspettino", riporta nell'ultima edizione della sua serie di aggiornamenti, "The Market Mosaic", del 26 febbraio.

"Questo si riflette nelle probabilità di entità del prossimo rialzo dei tassi, dove le stime implicite del mercato sono attualmente a favore di un altro aumento dello 0,25%. Ma le opinioni si stanno rapidamente spostando verso la possibilità di un aumento dello 0,50%, con altri rialzi in arrivo mentre i tassi rimarranno più elevati a lungo".

Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le probabilità di un rialzo dello 0,5% invece dello 0,25% previsto a febbraio sono attualmente del 27,7%.

Grafico delle probabilità dei tassi target della Fed. Fonte: CME Group

I venditori assistono alla prima settimana di perdite nette nel 2023

Sebbene Bitcoin sia in rialzo di oltre il 40% da inizio anno, la strada verso la ripresa per l'investitore medio rimane delicata.

Questa è la conclusione degli ultimi dati della società di ricerca Santiment, che mostra come la price action altalenante di BTC della scorsa settimana sia riuscita a produrre perdite nette realizzate tra i venditori.

Ether (ETH) ha registrato lo stesso fenomeno, segnando la prima settimana dell'anno in cui i venditori hanno subito una perdita.

"Bitcoin ed Ethereum hanno entrambi un maggior numero di trader che vendono in perdita piuttosto che in profitto questa settimana, la prima settimana di questo tipo del 2023", osserva Santiment.

"Storicamente, quando il pubblico esce più frequentemente dalle posizioni con una perdita, è più probabile che si formino dei bottom".
Bitcoin, Ethereum: perdite realizzate. Fonte: Santiment/ Twitter

La sfortuna dei venditori contrasta con la strategia ancora saldamente in atto per i detentori a lungo termine, che continuano ad aumentare le loro posizioni in BTC.

Secondo la società di analisi on-chain Glassnode, la variazione della posizione netta degli hodler ha raggiunto un nuovo massimo di quattro mesi questo fine settimana, riflettendo il tasso di accumulo in corso.

Grafico della variazione della posizione netta di Bitcoin Hodler. Fonte: Glassnode/ Twitter

Inoltre, la percentuale di offerta di BTC inattiva da almeno cinque anni è ora più alta che mai, pari al 28,24%.

Percentuale di offerta di Bitcoin attiva l'ultima volta più di 5 anni fa. Fonte: Glassnode/ Twitter

Le entrate di Bitcoin raggiungono un massimo di 8 mesi

Una situazione sostanzialmente simile si sta verificando tra i miner di Bitcoin.

In tal caso, i dati di Glassnode dimostrano che, su una base di 30 giorni, i miner stanno conservando più BTC di quanti ne vendano, sebbene i prezzi attuali mantengano una tendenza precaria.

Benché non sia necessario un calo dei prezzi per tornare alla vendita netta, le condizioni attuali rimangono molto più sane di quelle dei mesi precedenti.

Grafico della variazione della posizione netta dei miner di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Il lato positivo è rappresentato dalle entrate dei miner, che pur essendo modeste sono comunque ai massimi degli ultimi otto mesi.

Grafico dei ricavi dei miner di Bitcoin. Fonte: Glassnode/ Twitter

Le entrate sono state favorite dalle fee degli ordinal, che a febbraio hanno superato la soglia di 1 milione di dollari.

Le commissioni per gli ordinal pagate ai miner di Bitcoin superano 1 milione di dollari

Cos'è un ordinal: sono dati arbitrari memorizzati sulla blockchain di Bitcoin in un indirizzo taproot. Le dimensioni dei blocchi sono aumentate a 4 MB per blocco, consentendo l'archiviazione di dati, come gli NFT, sotto forma di immagini.

Nonostante gli ordinal comportino una "mempool più piena" per Bitcoin, come evidenziato da una ricerca della scorsa settimana, i miner di Bitcoin sono riusciti a svuotarla, come rivela Glassnode.

Mempool di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Per le whale di Bitcoin, è come l'inizio del 2020

Per quanto possano essere responsabili di alcuni eventi interessanti sugli order book degli exchange, il numero di whale di Bitcoin sta diminuendo.

Con i prezzi ancora inferiori del 65% rispetto ai massimi storici, i maggiori investitori in Bitcoin non hanno ancora deciso se sia giunto il momento di tornare sul mercato.

Secondo Glassnode, il numero di whale è ora al minimo degli ultimi tre anni: solo 1.663 entità uniche controllano 1.000 BTC o più. Tre anni fa, a febbraio 2020, Bitcoin era scambiato a meno di 10.000$.

Glassnode definisce un'entità unica come "un gruppo di indirizzi controllati dalla stessa entità di rete".

Al loro picco di febbraio 2021, si contavano 2.161 entità whale.

Whale di Bitcoin. Fonte: Glassnode

I "cluster" di transazioni delle whale possono comunque offrire una visione del supporto e della resistenza, anche in presenza di un numero ridotto di entità.

Come evidenziato dalla risorsa di monitoraggio Whalemap, questo mese i 23.000$ rimangono un prezzo chiave grazie al "fattore whale".

BTC ha superato la resistenza della bolla

Ora sarà il nostro supporto nel caso in cui dovessimo iniziare a scendere

I 27.100$ sembrano essere l'obiettivo più vicino stando alle indicazioni on-chain sul percorso di crescita

Performance bestiale di BTC oggi

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