Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana oscillando attorno ai 9.000 dollari, ma quali fattori potrebbero influenzarne le performance?

Cointelegraph Markets analizza i principali elementi su cui dovrebbero concentrarsi i trader di Bitcoin nei prossimi cinque giorni.

La Cina guida la ripresa del mercato azionario...

I future del mercato azionario hanno mostrato un trend incerto ma complessivamente in crescita all’apertura di lunedì. Alcuni dati, in particolare quelli della settimana scorsa relativi all’occupazione negli Stati Uniti, hanno contribuito ad incoraggiare i mercati.

Il mercato azionario continua a crescere, con un boom delle azioni cinesi nonostante la rapida diffusione del coronavirus. L’indice cinese FTSE A50 ha raggiunto i massimi storici.

Considerare questo problema a fronte dei dati economici è una delle chiavi per la lettura delle condizioni del mercato, e la sua volatilità si rifletterà sulle performance di Bitcoin.

La società finanziaria specializzata in criptovalute Amber Group prevede chese questa crescita è un segnale della propensione al rischio cinese, potrebbe essere un buon momento per le criptovalute.

Al momento della pubblicazione, la coppia BTC/USD ha raggiunto quota 9.200$: un livello che non veniva registrato dal 2 luglio. Domenica il prezzo era sceso sotto i 9.000 dollari.

Bitcoin vs. S&P 500 three-month chart

Comparazione performance degli ultimi tre mesi, Bitcoin vs. S&P 500. Fonte: Source: Skew

Come riportato da Cointelegraph, la correlazione tra il Bitcoin e gli indicatori macroeconomici potrebbe rappresentare un problema per gli investitori. La singolare “ripresa” del mercato azionario sta avvenendo a causa di un massiccio intervento nei mercati da parte delle banche centrali.

La scorsa settimana, i grafici delle performance di Bitcoin e dell’oro evidenziavano chiaramente le attuali condizioni di instabilità.

...ma si scaglia contro la privacy finanziaria

La principale news finanziaria di lunedì è l’imposizione da parte della Cina di vari controlli sulle transazioni di grandi dimensioni.

Come riportato da Bloomberg, il programma è in una fase pilota: a pieno regime, circa 70 milioni di persone, sia piccole che grandi imprese, dovranno segnalare in anticipo le transazioni di valore maggiore ai 500.000 yuan (71.000 dollari, 63.000 euro).

Il problema che il governo cinese vuole affrontare è la crescita esponenziale del debito, anche alla luce della crisi innescata dal coronavirus, che sta causando grossi problemi alle piccole banche locali.

Ai residenti in Cina è ufficialmente proibito fare trading di Bitcoin, ma rimangono forti dubbi sulle reali dimensioni del mercato clandestino. Recentemente una mining pool cinese ha registrato un flusso in uscita di dimensioni storiche, portando a speculazioni su una possibile vendita di BTC sui mercati OTC.

Nel frattempo le turbolenze ad Hong Kong, con l’approvazione della nuova legge sulla sicurezza, non hanno ancora avuto un impatto su Bitcoin paragonabile a quanto successo durante le proteste dell’anno scorso. Al tempo Bitcoin si affermò come bene rifugio, anche a causa del crollo del dollaro di Hong Kong e della diminuzione delle scorte di denaro contante.

Fondamentali economici di Bitcoin in crescita

La curva di difficoltà del network Bitcoin dovrebbe nuovamente risalire la prossima settimana, anche alla luce del suo immobilismo alla scorsa correzione.

La difficoltà rappresenta la partecipazione dei miner al network Bitcoin. Il suo valore oscilla a causa di fattori che ne influenzano l’attività, incluso il prezzo. Le correzioni, che avvengono ogni due settimane, sono una parte fondamentale dell’abilità di autoregolazione di Bitcoin, a prescindere dal suo prezzo.

Si stima che, fra una settimana, la difficoltà crescerà di circa il 6%; ciò significa che c’è le transazioni Bitcoin diventeranno più onerose da processare in termini di potenza computazionale.

L’ultima correzione è stata dello 0%: un evento molto raro, dato che precedentemente la difficoltà era cresciuta del 15%, il suo aumento più consistente degli ultimi due anni.

Difficoltà di Bitcoin, grafico degli ultimi sei mesi

Difficoltà di Bitcoin, grafico degli ultimi sei mesi. Fonte: Blockchain

Nel frattempo l’hash rate, una stima della potenza di calcolo incanalata nel mining, ha superato nel fine-settimana i 120 EH/s. L’hash rate è cresciuto del 10% nelle ultime due settimane.

Il “mini gap” dei future non manda segnali incoraggianti

Chi spera che un gap nel mercato dei future di Bitcoin possa spingere i prezzi fino a un certo livello rimarrà deluso. 

Una bassa volatilità durante il week-end ha portato quasi a zero la differenza tra il livello di chiusura della scorsa settimana e l’apertura di questa. Il differenziale è di appena 20 dollari.

Bitcoin tende a "riempire" abbastanza velocemente i gap dei future. A maggio di quest'anno, ci sono voluti soltanto pochi giorni affinché un enorme vuoto da 1.000 dollari fosse cancellato dai guadagni. Tuttavia, il gap di 20$ a 9.100 dollari di questa settimana è stato già riempito.

Future di Bitcoin sul CME, grafico a 30 minuti con i gap

Future di Bitcoin sul CME, grafico a 30 minuti con i gap. Fonte: TradingView

In ogni caso, il mercato dei derivati rappresenta un settore molto importante per gli analisti Bitcoin, dato che rappresenta una fetta considerevole del volume di trading complessivo. La scorsa settimana, Cointelegraph ha analizzato in quale momento del giorno i trader sono più attivi.

Il volume detterà il crollo o la crescita di Bitcoin

Nel breve termine, gli analisti di Cointelegraph Markets ritengono che la cosa più importante per Bitcoin non sia rimanere agganciato a quota 9.000 dollari: anche un valore inferiore rappresenterebbe un buon supporto.

In una nota rilasciata la scorsa settimana, Michaël van de Poppe ha chiarito che il target da proteggere è 8.600 dollari: in caso contrario, potrebbe avvenire un "crollo significativo". Esiste anche la possibilità di una crescita oltre i 10.500 dollari, una soglia di resistenza cruciale. Dipenderà tutto dai volumi di trading.

Michaël van de Poppe, paragonando la bull run del 2019 alla situazione attuale, ha dichiarato:

"Durante il periodo range-bound del 2019, il volume è diminuito nel tempo. L'effettivo picco del volume è stato accompagnato da una crescita, il che significa che i trader hanno raggiunto il loro buy limit e gli shorter hanno raggiunto lo stop/loss.

Questa reazione a catena ha causato un'improvvisa variazione di 1.000 dollari."

La decrescita dei volumi è stata accompagnata da una rinnovata contrazione delle riserve degli exchange; pare infatti che, nel breve periodo, i trader non siano intenzionati a vendere.