La People’s Bank of China (PBoC), la banca centrale cinese, utilizzerà un nuovo sistema per certificare 11 tipi di prodotti hardware e software fintech relativi ai pagamenti digitali.

Il 29 ottobre, la PBoC e la State Ad­min­is­tra­tion for Mar­ket Reg­u­la­tion (SAMR) - l'ente di regolamentazione del mercato cinese - hanno pubblicato una serie di documenti per il nuovo sistema CFP (Certification of Fintech Products). In essi vengono definiti i prodotti fintech che hanno bisogno di certificazione e le regole da seguire.

Tra i prodotti elencati vi sono software applicativo, piattaforme di cloud computing, software front-end per l'utente, chip di sicurezza, terminali PoS e ATM.

Nel documento intitolato “Fintech Product Certification Rules", la PBoC e la SAMR hanno dichiarato che, per ottenere un certificato CFP dalla banca centrale, i candidati dovranno superare un'esaminazione e delle ispezioni in loco.

Tale certificato avrà una validità di 3 anni e dovrà essere rinnovato dopo la data di scadenza. Durante il periodo di validità, i possessori del CFP dovranno superare delle ispezioni casuali che potranno avvenire in qualsiasi fase del processo di produzione.

Inoltre, sarà vietato l'utilizzo della certificazione a fini pubblicitari, mentre è autorizzata l'integrazione del certificato nel logo.

PBoC: il renminbi digitale non è ancora pronto

Il nuovo annuncio della banca centrale arriva appena un mese dopo che la PBoC ha negato pubblicamente il lancio della sua CBDC, che secondo alcuni rumor sarebbe quasi pronta. Il 24 settembre, la PBoC ha affermato che l'istituto finanziario ha bisogno di più tempo per la ricerca, rivelando che non non esiste una roadmap specifica per il lancio della valuta.

Il 28 ottobre, la Cina ha registrato un forte aumento dell'interesse pubblico verso la tecnologia blockchain, dopo che il presidente Xi Jinping ha esortato il Paese ad adottare più velocemente la tecnologia.