Dalla creazione di valore per le aziende al miglioramento dell'esperienza consumer, dalla gamification alla democratizzazione di cui può godere l'utente finale, le opportunità offerte dall'adoption del metaverso sono infinite. Eppure, per abitare a pieno l'ecosistema digitale e trarne il miglior profitto possibile abbiamo bisogno di rapportarci ai nuovi scenari Web 3 con criterio e consapevolezza. 

Come riportato in un'intervista a Rob Lowe – ex amministratore delegato di Digital Play presso LEGO Ventures – pubblicata da McKinsey & Company ad ottobre 2022, per costruire un metaverso sicuro da cui trarre il massimo profitto è necessario che le aziende non scordino tengano ben presenti dei capisaldi fondamentali. Ecco quattro punti che non possono essere trascurati per garantire la sicurezza nell'ecosistema digitale. 

1. Chiedersi come il metaverso si inserisca nelle strategie aziendali

Uno dei primi grandi pilastri da tenere a mente è che l'esperienza del consumer all'interno del metaverso deve essere guidata. Nonostante lo spazio digitale si presenti come un terreno ancora inesplorato e potenziale regno di libera espressione degli utenti, infatti, è fondamentale che le aziende accompagnino gli utenti attraverso le frontiere del nuovo mondo Web 3. Per farlo, dovranno sviluppare strategie coerenti con quelle già proposte ne i loro spazi Web 2, che sappiano dunque porsi in soluzione di continuità con quanto precedentemente perseguito. 

Tale approccio permetterà di porre alle basi del metaverso regole d'azione solide. In questo senso, modellare i propri spazi virtuali da zero dà ai brand l'opportunità di stabilire i confini del gioco. Un'azione repentina, però, è fondamentale: muoversi da subito è fondamentale affinché le stesse non abbiano ripercussioni future.

Come specificato da Lowe, inoltre, gli obiettivi principali delle aziende non devono mai essere alterati nel rapporto con il Metaverso. Altrimenti, il flop nel Web 3 è possibile e rischioso (pensiamo ad esempio al caso Porsche nel mondo NFT). 

2. Mantenere un pensiero phygital

Uno degli obiettivi fondamentali nel rapportarsi al metaverso è che in futuro lo spazio digitale sia aperto e interattivo come lo era Internet al momento del suo lancio. In questo senso, lo spazio digitale non dovrà essere pensato come un'esperienza digital da vivere in solitudine, ma come una realtà che dia modo agli utenti anche di interagire IRI con l'ambiente circostante. Per fare in modo che ciò possa accadere, occorre configurare uno scambio di valore fra brand e consumatori sia nella vita reale che in quella digital.

Tali modalità di interscambio potrebbero essere complesse, ma sicuramente offriranno ottime opportunità creative; soprattutto, un approccio phygital saprà garantire coerenza, persistenza e mancanza di attriti con l'esperienza reale dei brand.

3. Valorizzare i creator

Nella costruzione di giochi ed esperienze di interazione, il metaverso porta con sé grandi opportunità di democratizzazione (alla base dell'esperienza Web 3, tra l'altro). Tuttavia, è necessario che tali esperienze di decentralizzazione siano progettate affinché possano davvero apportare nuovo valore. Ad esempio, soprattutto nei contesti di gamification, infatti, è lecito pensare che gli user siano entusiasti di prendere parte alla produzione di elementi del metaverso stesso, e che abbiano piacere nel rivenderli in un unico grande mercato connesso. La "caduta delle barriere" già in atto nel Web 2 – così la definisce Rob Lowe a McKinsey – potrebbe portare ad innumerevoli nuove opportunità di monetizzazione.

4. I CEO devono avvicinarsi in modo mirato

Ne abbiamo già parlato in un precedente approfondimento pubblicato su Cointelegraph Italia: i CEO devono avvicinarsi al Metaverso in modo mirato e propositivo. Sono ormai noti i successi ottenuti da alcune grandi società di videogiochi: nel 2022 Roblox ha registrato più di 58 milioni di utenti attivi giornalmente, mentre nel 2020 Fortnite ha visto oltre 20 milioni di vendite con un incasso di circa 9 miliardi di dollari. E gli investimenti continuano: Meta sta spendendo almeno 10 miliardi all'anno per lo sviluppo del suo metaverso. Davanti ad un problema che non può essere ignorato, dunque, sarà importante che i CEO si rapportino all'ecosistema digitale con le giuste competenze del caso, non associando univocamente la tecnologia blockchain alle opportunità offerte dal Web 3. Secondo Lowe, infatti, se la blockchain può abilitare determinate funzioni, il metaverso è lo spazio digitale più ampio in cui costruire il futuro del Web 3.

Davanti ad una sicurezza ancora labile – ancora non mancano i problemi di identificazione univoca degli utenti – questi punti sono indubbiamente una buona base per indirizzare positivamente quanto accadrà nei prossimi mesi.