Bitcoin (BTC) potrebbe far cadere i trader in una "classica bull trap", quando la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina entrerà nella sua prossima fase, avverte un'analisi. In un comunicato del 10 aprile, la società di trading QCP Capital ha lanciato un avvertimento riguardo alla recente ripresa dei prezzi delle criptovalute.
I mercati azionari e crypto hanno registrato un rally nelle ultime 24 ore, a seguito della decisione del presidente statunitense Donald Trump di sospendere molti dei suoi nuovi dazi.
Ma la Cina è stata una chiara eccezione a questa politica, dato che Trump ha invece raddoppiato i dazi su Pechino mentre alleviava la pressione sugli altri Paesi. Secondo QCP Capital non è il momento di tirare un sospiro di sollievo, ma al contrario di prepararsi alla prossima mossa della Cina:
"Con la Cina messa così esplicitamente nel mirino, i trader dovrebbero prepararsi alla risposta di Pechino. Se la ritorsione dovesse materializzarsi con forza, l'esuberante rally potrebbe rapidamente trasformarsi in una classica bull trap."
Grafico di BTC/USD. Fonte: Cointelegraph/TradingView
Un simile scenario ripeterebbe un comportamento del mercato già visto questa settimana. Come riportato da Cointelegraph, una precedente voce sulla sospensione dei dazi (che non ha poi trovato conferma ufficiale) aveva innescato simili movimenti rialzisti:
"La svolta politica a sorpresa ha temporaneamente calmato l'ansia del mercato, spingendo al ribasso la volatilità a breve termine delle crypto. Tuttavia, raccomandiamo cautela. Continuiamo ad osservare vendite in aumento per maggio e giugno, suggerendo che i market maker stanno sfruttando il rally come un'opportunità per liberarsi di posizioni indesiderate."
La svalutazione dello yuan cinese sarà un bene per BTC
Altri hanno evidenziato potenziali benefici per Bitcoin, legati alla svalutazione dello yuan cinese come misura tampone nella disputa commerciale. Il tasso USD/CNY ha toccato il minimo degli ultimi 18 anni a 7,35.
Su X, Arthur Hayes ha a tal proposito commentato: "Nessun accordo, la Banca Popolare Cinese continua a indebolire lo yuan in modo molto graduale. Le cose si stanno facendo interessanti. Fortunatamente, BTC ama la stampa di moneta e l’indebolimento delle valute correlate."
No deal, PBOC continues a very gradual yuan weakening. Shit ‘bout to get spicy. Luckily $BTC loves money printing and associated ccy weakness. pic.twitter.com/RcVkSj54O3
— Arthur Hayes (@CryptoHayes) April 10, 2025
Sina, co-fondatore della società di asset management 21st Capital, in un post rivolto ai suoi follower su X ha dichiarato:
"L’inizio della svalutazione della valuta cinese non è solo un segnale economico, è un grilletto. Storicamente, quando lo yuan si indebolisce, il capitale non rimane fermo. Fugge. Una parte fluisce verso l’oro, un’altra verso asset esteri... e una fetta significativa finisce in Bitcoin."
Grafico di USD/CNY. Fonte: Cointelegraph/TradingView
Sina ha suggerito che la realtà macroeconomica renderà l’esposizione a BTC sempre più attraente in futuro:
"Ora aggiungeteci dazi in aumento, commercio globale in rallentamento e una sempre minore fiducia nei sistemi finanziari tradizionali. Il risultato? Una domanda crescente per asset neutrali, senza confini e incorruttibili. Bitcoin non è più solo una copertura contro la svalutazione del denaro fiat. Sta diventando una necessità in un mondo che cerca stabilità al di fuori del controllo delle singole nazioni."