Il progetto Libra di Facebook ha spinto le banche centrali a prendere in considerazione due grossi problemi presenti nei sistemi di pagamento globali: sono le parole di Benoit Coeure, un dirigente della Banca Centrale Europea (BCE), rilasciate durante un recente incontro del Comitato per l'agenda digitale tenuto nella sede del parlamento tedesco.

Secondo Coeure, membro del consiglio d'amministrazione della BCE nonché presidente del Comitato per i pagamenti e le infrastrutture di mercato, i sistemi di pagamento internazionali risultano ancora poco accessibili ed efficienti per i piccoli consumatori.

Per tale motivo, 1,7 miliardi di adulti in tutto il mondo non dispone di alcun accesso ai più elementari servizi di pagamento, nonostante 1,1 miliardi di essi possieda un telefono cellulare e circa un quarto abbia accesso a internet.

Al tempo stesso, in un'economia globale i piccoli pagamenti internazionali sono estremamente importanti, in quanto vengono utilizzati regolarmente dai migranti per inviare denaro al proprio paese di origine. Tuttavia, spiega Coeure, queste transazioni risultano "generalmente più lente, più costose e meno trasparenti rispetto ai pagamenti domestici."

Libra è progettata per risolvere entrambi i problemi

Svariati progetti basati sulla tecnologia blockchain sono stati progettati per affrontare almeno uno di questi problemi: Libra consente di risolvere entrambi, sottolinea Coeure.

Tuttavia, la soluzione ideata da Facebook presenta numerose sfide per politici e legislatori, come lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, nonché la presenza di discrepanze giuridiche fra le varie regioni del pianeta.

Coeure ha infine ribadito che bisogna comprendere pienamente Libra, nonché testare la criptovaluta nel mondo reale e su larga scala, prima che il prodotto venga effettivamente lanciato.

Un campanello d'allarme per le banche centrali

Ciononostante, Libra è stata "senz'ombra di dubbio un campanello d'allarme per banche centrali e mondo della politica", ha concluso Coeure. L'uomo ha poi continuato:

"La domanda per pagamenti internazionali veloci, affidabili ed economici è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni. Banche centrali e politici dovrebbero rispondere a tali sfide."