In Francia, le autorità finanziarie stanno rafforzando le normative del paese in materia di criptovalute al fine di prevenire attività illecite come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Il 9 dicembre, diversi ministri francesi hanno introdotto congiuntamente un’ordinanza finalizzata a prevenire le transazioni anonime di asset digitali, mettendo al bando i conti crypto anonimi.

La nuova iniziativa è appoggiata dal ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, dal ministro degli esteri Sébastien Lecornu e il ministro Olivier Dussopt. L’ordinanza si conforma all’Articolo 203 della legge PACTE francese, acronimo di Piano d'Azione per la Crescita e la Trasformazione delle Imprese.

Nel documento, i ministri riconoscono che gli asset digitali o criptovalute forniscono “opportunità significative per l’economia,” evidenziando come il governo francese sia pienamente consapevole della loro importanza.

Nonostante le opportunità promettenti, le crypto comportano anche rischi significativi associati ad attività finanziarie illecite, hanno precisato le autorità.

Nello specifico, i ministri hanno indicato gli arresti di settembre 2020 riguardanti una rete di finanziamento del terrorismo che utilizzava asset digitali per coprire le proprie tracce. Importanti autorità e organizzazioni globali come la Financial Action Task Force, il G7 e il G20 hanno esortato ad attuare misure per prevenire le attività illecite che sfruttano le crypto, hanno spiegato i ministri:

“Il governo intende promuovere lo sviluppo dei crypto asset nelle migliori condizioni di sicurezza e attrattività.”

Pertanto, il governo francese si prepara a introdurre disposizioni normative con l’obiettivo di applicare nuovi strumenti per l’identificazione digitale su transazioni crypto e virtual asset service provider.

Questa richiesta, che proviene dagli operatori nell’ecosistema, renderà possibile contrastare le transazioni anonime di asset digitali, agevolando l’identificazione degli utenti,” recita il documento.

Le autorità francesi sono particolarmente preoccupate per il finanziamento di attività illecite attraverso le criptovalute. Nel mese di ottobre 2020, il ministro della finanza francese Le Maire ha criticato le crypto descrivendole come strumenti aggiuntivi per attività illecite come l’acquisto di sostanze stupefacenti e armi, oltre al riciclaggio di denaro.