Google ha ampliato le sue funzioni per consentire agli utenti di cercare i saldi dei wallet su diverse blockchain, come Bitcoin, Arbitrum, Avalanche, Optimism, Polygon e Fantom. Quando si inserisce l'indirizzo del wallet, i risultati della ricerca visualizzano il saldo del token in base alla rete e l'ora dell'ultimo aggiornamento.

Gli utenti possono cercare tre formati di indirizzi Bitcoin — P2PKH, P2SH e Bech32 — e visualizzare i saldi attuali e le transazioni recenti.

L'incorporazione dei dati Bitcoin nei risultati di ricerca aumenta l'accessibilità di Google all'attività on-chain, sfruttando il suo ampio volume di ricerca giornaliero. 

Sebbene alcuni acclamino la nuova funzione di Google come un passo avanti verso l'adozione mainstream, i sostenitori di Bitcoin attenti alla privacy hanno sollevato preoccupazioni circa l'aggregazione centralizzata dei dati e il suo impatto sulla privacy.

Esempio di ricerca di un wallet Bitcoin su Google. Fonte: Google

L'ultima funzione di Google arriva dopo l'introduzione nei risultati di ricerca dei domini Ethereum Name Service (ENS), che consentono agli utenti di controllare i saldi dei wallet con nomi di dominio leggibili come "vitalik.eth" per gli indirizzi Ethereum.

La recente espansione di Google si basa sull'iniziale introduzione della funzione di ricerca per i saldi dei wallet Ethereum nel Maggio 2023. Nel 2022, Google ha integrato una funzione crypto che permetteva ad alcuni indirizzi di wallet Ethereum di avere i loro saldi in Ether (ETH) monitorati dal motore di ricerca di Google, eliminando la necessità di recarsi su Etherscan.

L'aggiunta delle ricerche sui wallet segna un cambiamento nell'atteggiamento del gigante tecnologico. Nel 2018 Google ha vietato le pubblicità relative a Bitcoin, ma di recente ha invertito la sua posizione, consentendo le pubblicità di exchange-traded fund (ETF) Bitcoin (BTC) spot dopo la loro approvazione negli Stati Uniti a Gennaio.

Ora i prodotti ETF di importanti asset manager come BlackRock appaiono nei risultati di ricerca.

A Ottobre 2022, Google ha stretto una partnership con Coinbase per consentire ai suoi clienti di pagare i servizi cloud con le crypto.

L'azienda tecnologica aveva anche lanciato un conto alla rovescia per l'evento Ethereum Merge — il passaggio di Ethereum da proof-of-work (PoW) a proof-of-stake (PoS) nel 2022 — presentando panda animati che si muovevano in sincrono.

Nel 2023, Google Cloud ha unito le forze con la startup Web3 Orderly Network per creare strumenti di sviluppo orientati all'utente per la finanza decentralizzata (DeFi), al fine di ridurre la barriera d'ingresso nel mondo DeFi.

La collaborazione mirava a risolvere i principali ostacoli della DeFi: le barriere d'ingresso e i problemi di sicurezza, che da tempo costituiscono una sfida per l'ecosistema.