I dati sui derivati mostrano che i trader di Ether (ETH) sono meno rialzisti rispetto a quelli di Bitcoin (BTC). Anche se l’altcoin ha registrato un guadagno quasi del 200% nella prima metà del 2021 contro il modesto aumento del 22% di Bitcoin, i trader sembrano più colpiti dalla recente sottoperformance di Ether.
Anche i flussi istituzionali appoggiano il ridotto ottimismo visto nei derivati su Ether. La scorsa settimana i veicoli d’investimento su ETH hanno subito deflussi da record, mentre i flussi di Bitcoin hanno iniziato a stabilizzarsi. Stando ai dati di CoinShares, nell’ultima settimana i fondi su Ether hanno registrato un deflusso pari a 50 milioni di dollari.

A giugno, Ether ha sottoperformato Bitcoin del 16%. L’hard fork London previsto per luglio e la sua proposta centrale, EIP-1559, limiteranno le commissioni gas di Ethereum. Questo cambiamento ha tuttavia irritato i miner, che otterranno meno profitti dalle proprie operazioni.
Gli investitori in Ether potrebbero pertanto essere preoccupati a causa di queste incertezze. Il supporto dei miner per una blockchain concorrente o qualche altro colpo di scena inaspettato potrebbe influenzare negativamente il prezzo di Ether.
Qualunque siano i motivi dietro l’attuale price action, gli indicatori dei derivati stanno segnalando meno fiducia rispetto a Bitcoin.
Il premium dei future su Ether a dicembre mostra debolezza
In mercati sani, i contratti future trimestrali dovrebbero presentare un sovrapprezzo rispetto ai normali exchange spot. Oltre al rischio di cambio, il venditore sta ‘bloccando’ fondi posticipando il regolamento. Un premium tra il 4% e l’8% sui contratti con scadenza a dicembre dovrebbe essere sufficiente a compensare tali effetti.
Una situazione simile si presenta in quasi tutti i mercati di derivati, anche se le criptovalute tendono a comportare rischi, e pertanto premium, più elevati. Tuttavia, quando i future si trovano al di sotto di questo range segnalano un sentiment ribassista nel breve termine.

Il grafico riportato sopra mostra il premium dei future su Bitcoin con scadenza a dicembre tornare al 3,5%, mentre i contratti su Ethereum non hanno seguito la stessa traiettoria. Anche se entrambi gli asset presentano una situazione neutrale-ribassista, l’indicatore dimostra che gli investitori nell’altcoin sono meno ottimisti circa una ripresa nel breve termine.
Un altro crollo danneggerà ulteriormente le altcoin
Un’altra ipotesi che potrebbe incidere negativamente sul premium di Ether è l’impatto di un potenziale crollo del 30% di Bitcoin. Filbfilb, analista di mercato indipendente e co-fondatore della trading suite Decentrader, ha affermato che un crollo del 30% di Bitcoin potrebbe spingere le altcoin a perdere il doppio.
Anche Clem Chambers, direttore generale del sito web di analisi finanziaria ADVFN, ha previsto un altro movimento ribassista, che replicherebbe il crypto winter di fine 2018. Chambers sostiene che una potenziale capitolazione riporterebbe Bitcoin verso i 20.000$.
Sebbene il sentiment di mercato generale sia neutrale-ribassista, sembra ragionevole aspettarsi uno scenario più preoccupante per Ether, considerando anche le incertezze legate alla transizione alla Proof-of-Stake (PoS).
Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.